Di Bianca Piombino
13/11/2025
Il giorno mercoledì 29 ottobre, siamo usciti dalla scuola con la prof. Baldini e la prof. Antoniotti. Ci siamo diretti verso il viale Amendola per fare conoscenza con gli alberi di tiglio che compongono il viale.


Arrivati, per lavorare meglio, siamo stati divisi in gruppi da 3 o 4 ragazzi per ogni albero. Abbiamo cominciato ad osservare le foglie, che hanno una tipica forma a cuore, infatti, la prof. Antoniotti ci ha ricordato che in classe avevamo letto alcuni miti sugli alberi che raccontavano che questa forma ha reso l’albero sacro alla dea dell’amore, Venere. Abbiamo analizzato poi la corteccia, facendo un lavoro di rilievo con un foglio e un pastello nero. La prof. Baldini ci ha fatto notare anche che c’era un altro tipo di foglia, che protegge i fiori e i frutti e li fa volare lontano: una piccola ala.


Come ultima cosa, abbiamo osservato i polloni, cioè delle piccole piantine che stanno alla base dell’albero, che solitamente vengono sradicate perché rubano il nutrimento all’albero stesso. Alla fine, abbiamo misurato la circonferenza di alcuni alberi con un filo e un metro da sarta. Abbiamo scoperto che un tiglio che si trova dietro l’edificio del Comune, in piazza Olubra, è l’albero più grande, con una circonferenza di ben 2,08 metri. Probabilmente è ancora uno degli alberi piantati nel 1934 nel nostro paese e quindi sta per compiere l’età di 100 anni!