Recensione del libro: “Coraline”

di Rebecca Benchea in collaborazione di Aicha Nadif

05/02/2018

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TITOLO: Coraline

AUTORE: Neil Gaiman

CASA EDITRICE: Mondadori

Mi chiamo Coraline Jones e sono una ragazzina di 11 anni. Da poco mi sono trasferita con la mia famiglia in una nuova casa in Michigan. I miei vicini di casa sono: due attrici in pensione che si chiamano Miss Spink e Miss Forcible e Mr Bobo, un uomo che dice di essere un domatore di topi. In casa mia c’è una porta che dà su un muro di mattoni. Un giorno, quando ero finalmente da sola in casa, ho deciso di aprire quella porta e ho visto che il muro di mattoni era scomparso! Dietro quella porta ho trovato una casa identica alla mia, dove viveva una donna uguale a mia madre e un uomo uguale a mio padre, ma con due bottoni al posto degli occhi! L’altra madre mi ha proposto di rimanere per sempre in quel mondo, dove sono viziata e coccolata, però dovrei lasciarmi cucire dei bottoni al posto degli occhi. Perplessa sono tornata nell’altro mondo. Una volta tornata a casa, mi sono accorta che i miei genitori erano scomparsi. Colpa dell’altra madre? Tanti indizi inquietanti mi mettono in guardia… l’altro mondo sembra così malvagio… devo tornare e riprendermi i miei genitori…  Chi vincerà la sfida tra Coraline e l’altra madre? E riuscirà a rivedere i suoi genitori?

Questo libro ci è piaciuto perché è pieno di suspance, avventura e abbiamo ammirato molto la protagonista per il suo coraggio e la sua determinazione.

Recensione del libro ” Il cacciatore di sogni”

Di Giulia Gobbi e Caterina Tosca

26/02/2018

Autore: Sara Rattaro

Editore: Mondadori

Questo libro narra la storia di Luca, un ragazzino di dodici anni in vacanza a Barcellona insieme a sua mamma e suo fratello maggiore Filippo. I due fratelli litigano sempre e, a causa di ciò, Luca si frattura una mano perché Filippo lo spinge facendolo cadere alla pista di pattinaggio. Luca si ritrova subito in ospedale con una mano ingessata, con l’umore sotto i piedi e con la grande preoccupazione di non poter più realizzare il suo sogno, ossia di non poter più suonare il pianoforte, desiderio che ha fin da piccolo. A causa di ciò il volo verso Roma viene rimandato. Dopo l’intervento alla mano possono finalmente ripartire verso casa, è il 4 luglio 1984. In aeroporto, per la felicità del fratello Filippo, incontrano il calciatore Maradona. Su questo aereo, la vita di Luca cambierà ma non a causa di Maradona, tutto inizia quando uno sconosciuto signore anziano si siede accanto a lui e, vedendolo preoccupato, gli chiede il permesso di raccontargli una storia. Il racconto parla di Albert Sabin, un famoso scienziato ebreo che inventò il vaccino contro la poliomielite, una malattia incurabile fino ad allora e che procurava migliaia di morti. Ma Sabin non volle però brevettare il suo vaccino, così che tutti potessero averne una dose gratuitamente, anche i più poveri.

Chi è lo sconosciuto signore  seduto accanto a Luca e come mai decide di raccontargli proprio quella storia? Riuscirà Luca a realizzare il suo sogno e diventare pianista?

Questo libro ci ha fatto riflettere sul vero significato della parola “eroe”mettendo a confronto due personaggi famosi: Maradona e Sabin. Chi è il vero eroe? Come fare ad affrontare gli ostacoli senza arrendersi mai? A noi è piaciuto molto il fatto di avere un sogno nel cuore e di custodirlo tutta la vita senza mai abbandonarlo.

 

 

Il logo per il progetto Erasmus+

Alcuni ragazzi si cimentano nella realizzazione di un disegno per il logo del progetto Erasmus+

di Rizzi Elisa e Panelli Elisa

26/02/2018

In previsione del progetto Erasmus+, alcuni alunni del nostro istituto e del liceo ”A. Volta” hanno realizzato dei bozzetti per il logo ufficiale. Di questi solamente uno sarebbe stato scelto per metterlo a confronto con quelli delle altre scuole coinvolte per la scelta definitiva. In occasione della visita in Germania, appena conclusa,  soltanto uno di questi è stato scelto come logo del progetto.

Prima che i ragazzi partissero per la Germania, ogni alunno della nostra scuola è stato chiamato a votare il disegno migliore, secondo la sua opinione. Questi i bozzetti finalisti presentati:

Nel nostro istituto è stato scelto il disegno di una ragazza di terza media, Chiara Botteri, raffigurante una colomba che tiene nel becco un piccolo zaino che reca la scritta “Erasmus”.

Il logo vincitore della nostra scuola

In Germania il disegno di Chiara, tra tutte le scuole partecipanti, si è classificato secondo, mentre quello del liceo “A. Volta” di Castel San Giovanni è arrivato primo, battendo i disegni di Norvegia, Spagna, Germania e Bulgaria.

Ecco il logo vincitore

Questo è il logo vincitore del concorso e verrà usato per identificare il progetto. Siamo orgogliosi che sia italiano e, in più, castellano!

 

 

 

 

 

 

 

 

La corsa campestre delle classi seconde

Cronaca di una mattinata all’insegna dello sport e del divertimento

di Simone Prevedini, Andrei Ciobotariu, Matteo Barattieri e Fabio Taina

19/02/2018

Nella mattinata soleggiata, ma fredda, del 31 ottobre 2017, al Campo Sportivo “Soressi” si è disputata la corsa campestre delle classi I e II della Scuola Sec. di I grado di Castel San Giovanni e Sarmato, gara di resistenza impegnativa, in quanto richiede forza, coordinamento e lucidità di ragionamento.  Dopo i preparativi e il riscaldamento di rito, i primi a partire sono stati i maschi di prima, successivamente le femmine della medesima classe e, a seguire, le classi seconde.  È proprio su queste ultime che concentriamo la nostra attenzione, informando i nostri affezionati lettori sull’andamento delle gare, molto combattute. La categoria maschile delle classi seconde gareggiava su un percorso di 1350 m e i primi cinque classificati sono stati:

  1. Faccioli Juan Marco con un tempo di 4’31”
  2. Spinello Francesco con un tempo di 4’36”
  3. Berni Amedeo con un tempo di 4’38”
  4. Risposi Jacopo con un tempo di 5’05”
  5. Morar Aser con un tempo di 5’08”

La corsa femminile invece prevedeva un percorso di 1150 m. Le prime cinque classificate sono state:

  1. Nako Klea con un tempo di 4’30”
  2. Tirinti Giada con un tempo di 4’39”
  3. Laurino Giada con un tempo di 4’46”
  4. Capelli Carlotta con un tempo di 4’52”
  5. Dominici Giorgia con un tempo di 4’54”

È stata un’esperienza un po’ faticosa (soprattutto per i meno allenati), ma divertente, che ci ha permesso di misurarci in una bella atmosfera agonistica.

 

Aspettando Pinzolo….

Grande attesa per la mini settimana bianca di Istituto, in programma dall’11 al 17 marzo

di Giada Bombardieri e Benedetta Curati

19/02/2018

Anche quest’anno noi ragazzi delle scuole medie di Castel San Giovanni e Sarmato parteciperemo, dall’11 al 17 marzo, ad un’esperienza di vita in campo sportivo che ci aprirà, ad alcuni per la prima volta, le porte del mondo dello sci. La mini settimana bianca, perché di questo si tratta, si svolgerà in due turni, visto il grande numero di aderenti: il primo per le classi seconde e terze, ed il secondo per tutte le prime.

In vista di questo avvenimento, che si rinnova solo una volta all’anno, ci si deve attrezzare con tuta da sci e abbigliamento molto caldo, dal momento che trascorreremo gran parte della giornata sulle piste. All’attrezzatura sportiva provvederemo invece, tramite il noleggio, una volta arrivati. Alcuni di noi sanno già sciare, mentre altri no, per questo verremo divisi in gruppi, in base alle nostre capacità in questo sport.

Una volta arrivati a Pinzolo le nostre giornate saranno strapiene: sveglia alle 7:00, colazione e subito sulla neve! Faremo quattro ore di sci in tutto: due al mattino e due al pomeriggio. Faremo anche attività ricreative e andremo a dormire verso le 23:00. Tra le attività ricreative ci sarà anche il nuoto, data la splendida piscina presente nell’hotel che ci ospiterà. Il prezzo è molto vantaggioso, dato che in esso è compreso il viaggio di andata e ritorno in pullman, la pensione completa all’Olimpic Royal Hotel per tre giorni e due notti, le lezioni di sci e lo skipass (compreso il noleggio dell’ attrezzatura necessaria questa pratica sportiva: caschetto da sci, scarponi da sci e sci). Ci accompagneranno i proff. Manfredi Pierluigi e Beghi Paolo, che rimarranno in loco per una settimana intera, e a rotazione le proff. Chiesa Angela, Ricci Maria, Giglio Alessandra, Scotti Barbara e Massarini Mia Astrid. Insomma, dobbiamo solo pazientare ancora qualche giorno e poi… siamo sicuri che ci divertiremo un sacco!!!

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http://www.scuolascipinzolo.it/it/gallery/
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http://www.scuolascipinzolo.it/it/gallery/

 

 

 

 

 

 

Salice Terme, una nuova avventura per le classi prime

Resoconto di una giornata spettacolare all’aria aperta

di Alice Gatti, Camilla Fanzini e Giulia Cagnani

19/02/2018

Nei giorni conclusivi del mese di settembre 2017, le classi prime della Scuola Sec. di I grado “G. Mazzini” e “G. Moia” si sono recate a rotazione al Parco Avventura di Salice Terme, attività prevista da alcuni anni all’interno del “Progetto accoglienza” e sempre molto apprezzata. La nostra classe (1^B) vi si è recata il giorno 27, insieme alla 1^C. Scesi dal pullman, i ragazzi, entusiasti e un po’ agitati, si sono diretti al parco, attraverso un vialetto. Il parco era immenso e pieno di alberi, sui quali si trovavano delle piattaforme collegate con dei percorsi che gli studenti dovevano attraversare. C’erano percorsi a ostacoli di ogni genere: percorsi brevi o più lunghi su alberi alti o più bassi, percorsi più complessi o semplici e infine delle carrucole,  su cui si scivolava alla velocità della luce!

Quando gli studenti sono arrivati, gli istruttori del parco li hanno accolti e hanno mostrato loro come ci si doveva comportare sui percorsi. Gli istruttori hanno poi aiutato i ragazzi ad indossare l’imbragatura: una specie di cintura, con attaccati due moschettoni, da agganciare alle corde legate intorno agli alberi. Gli istruttori hanno raccomandato ai ragazzi di non staccare mai i due moschettoni insieme per cambiare percorso, ma di attaccarne prima uno e poi l’altro. Oltre ai due moschettoni, attaccato all’imbragatura c’era anche l’aggancio per la carrucola. Il tutto è quindi avvenuto nella massima sicurezza.

I ragazzi più audaci potevano addirittura salire su un albero da arrampicata alto 15 metri e, arrivati in cima, suonare una campana per poi saltare giù, tenuti dall’imbragatura. Il nostro compagno Elia Kashari è riuscito nell’impresa, incitato e poi applaudito da tutti. A mezzogiorno gli scolari potevano mangiare i panini su una gradinata affacciata su un campo, dove si poteva giocare. Per il resto della giornata i ragazzi hanno continuato a fare percorsi e alle 15:00 si sono avviati verso il pullman e sono tornati a casa, stanchi ma felici.

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Alcuni alunni dell’Istituto sono coinvolti in uno scambio culturale con la Finlandia

 Di: Beatrice Marzoli, Sveva Dell’Acqua e Benedetta Ferrari

05/02/2018

Quest’anno il nostro istituto parteciperà al progetto Erasmus+ e ad altre attività di scambio culturale con stati europei. Per questo sono stati selezionati alcuni alunni delle classi seconde e terze per andare in Finlandia (20 alunni) e in Germania (5 alunni).

Gli alunni interessati si recheranno in una famiglia che li ospiterà per una settimana e a loro volta i finlandesi e i tedeschi saranno ospiti nelle case dei ragazzi italiani. Nelle classi seconde, i ragazzi non selezionati potranno comunque  partecipare l’anno successivo a questo progetto.

I ragazzi che andranno in Finlandia partiranno il 9 marzo, faranno scalo ad Amsterdam e poi ripartiranno per Helsinki. Arrivati nella capitale, prenderanno il treno per poi  recarsi a Vaasa; il rientro è previsto per il 16 marzo.

Gli alunni in visita faranno varie attività tra cui andare a scuola a Vaasa e vivranno le giornate come abitanti del posto, parlando inglese per comunicare. Dovranno adeguarsi alle usanze del luogo: togliere le scarpe per camminare nei luoghi chiusi e attenersi alle regole dell’istituto Onkilahden Koulu. Impareranno a cucire e a lavorare il legno e mangeranno insieme agli ospiti.

Auguriamo a tutti buona permanenza e che l’esperienza sia coinvolgente!

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Onkilahden Koulu, scuola indirizzo musicale finlandese
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paesaggio finlandese

 

 

Le classi prime al campo scout

A settembre i ragazzi di prima vengono accolti con giochi e attività di gruppo

Di Emma Piva e Sara Zavattarelli

05/02/2018

Mercoledì 20 settembre tutte le classi prime della scuola secondaria sia di Castel San Giovanni che di Sarmato si sono recate al campo scout di Castel San Giovanni; tra queste c’era anche la nostra classe. Ad aiutare i professori c’erano alcuni ragazzi di terza media. Arrivati al campo, ogni classe è  stata divisa in due gruppi: gruppo A e gruppo B. Al via dei professori, sono partiti i giochi: ogni classe doveva ruotare e visitare diverse stazioni che proponevano diverse tipologie di attività. da quelle più riflessive a quelle più scatenate!

Palla nel canestro

Nel primo gioco che abbiamo svolto dovevamo trovare le differenze tra due immagini,

Trova le differenze

nel secondo invece abbiamo lanciato dei palloni da basket nel canestro.

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Un gioco di abilità affrontato dai ragazzi

Successivamente siamo andati a fare un gioco di memoria: una ragazza di terza doveva sollevare per un breve periodo di tempo il coperchio di una scatola all’interno dell quale c’erano alcuni oggetti; dopo averceli mostrati dovevamo scrivere quelli che ci ricordavamo tentando di indovinarli tutti.

Un gioco di memoria

dopo di che siamo andati a fare la staffetta, la corsa con i sacchi e molti altri giochi.

Secondo noi l’attività più divertente è stata quella in cui, a turno, facendo un percorso a staffetta, si doveva prendere un indumento e metterlo addosso al compagno che era seduto su una sedia: alla fine, dopo averlo rivestito con indumenti assurdi, l’effetto era davvero buffo!

Alla fine della giornata hanno annunciato la classifica: purtroppo noi non ci siamo qualificati. Per noi è stata una giornata molto bella e divertente perché abbiamo conosciuto meglio la nuova classe e perché abbiamo lavorato in gruppo, ognuno secondo le proprie abilità.

Intervista alla nuova arrivata!

di: Silvia Bernini e Buga Olga

5/02/20018

Nel mese di giugno 2017 è arrivata in Italia dalla Moldavia per ricongiungersi con il padre, la nostra compagna Olga. Da settembre ha iniziato la scuola italiana ed oggi la intervisteremo perché vogliamo conoscere meglio lei e il suo paese di origine.

D: Perché ti sei trasferita?

R: Mi sono trasferita  in Italia perché mio papà lavorava qui  ed io e la mia famiglia volevamo stargli vicino.

Chisinau, le porte della città

D: Quando sei arrivata in Italia sapevi già parlare italiano? Hai incontrato qualche difficoltà nella lingua?

R: L’italiano è difficile, l’ho imparato anche grazie all’aiuto di mio vicino di casa. Poi ho iniziato la scuola e i corsi di italiano. Ascolto la televisione, mi scrivo le parole nuove sul quaderno. Ora va meglio, il mio problema principale era la pronuncia delle lettere.

D: Com’era  la tua scuola in Moldavia?

R: La scuola era molto grande, però non c’erano apparecchiature elettroniche come quelle che usiamo in Italia.

Danze tradizionali moldave

D: Quali sono le tradizioni principali della Moldavia?

R: Le tradizioni sono molto varie ma le più importanti sono la danza che è molto allegra e vivace, i vestiti che sono di colore giallo, rosso, bianco e verde.

Costumi tradizionali della Moldavia

D: Quali sono le città più visitate della Moldavia?

R: Le città più importanti che mi ricordo sono: Chisinau e Soroca.

Chisinau, cattedrale

D: Cosa ti manca di più?

R: Della Moldavia mi mancano i miei amici e soprattutto la mia nonna Elena.

D: Torneresti a vivere in Moldavia?

R: Sì, perché  mi ero affezionata molto alla mia città.

Grazie Olga, speriamo che ti troverai altrettanto bene a Castel San Giovanni!