Un disegno per la pace

Come ogni anno, un concorso di arte

di Giulia Gobbi e Caterina Tosca

10/11/2016

Alcuni ragazzi delle classi 1^A ,1^B, 1^C della scuola “Giuseppe Mazzini” hanno partecipato al Concorso “Un disegno per la pace”.

A proporre questo coinvolgente progetto sono stati i membri del Lions Club, un’associazione umanitaria la cui fondazione è risalente al 1917 che al termine di quest’ ultimo ha anche giudicato i lavori dei ragazzi.

I ragazzi avevano a disposizione una settimana per realizzare i loro lavori. Una volta consegnati, dopo alcuni giorni, il professor Bernini ha comunicato alle classi la vincitrice: Giulia Gobbi della classe 1 A.

Ecco il suo disegno.

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Esso rappresenta il legame presente tra i diversi paesi del mondo sottolineando che l’unione fa la forza e che razzismo e guerre non hanno motivo di esistere.

Ora proponiamo un’intervista alla vincitrice.

D. Come ti è venuta l’idea?

R. Ascoltando le notizie sui conflitti che ancora si combattono nel mondo al  telegiornale, ho immaginato come potrebbe essere la mia vita in quelle realtà e ho riflettuto su quanto sia importante la pace.

D. Hai avuto delle difficoltà a disegnare la tua opera?

R. No, però mi ci sono voluti alcuni giorni per completarla.

D. Ti è piaciuto partecipare a questo concorso? E in generale ti piace disegnare?

R. Sì, mi sono divertita molto e mi piace anche disegnare.

Per fare questo disegno Giulia ci rivela che ha utilizzato pestelli di vari colori grazie hai quali è riuscita ad esprimere le sue idee su un foglio di carta. Ci confida anche che è stata una bella esperienza ed è orgogliosa della sua vittoria.

Il secondo classificato. Stefano Villanueva

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Le terze classificate sono: Anna Bisotti e Elisa Panelli.

A Elisa è venuta questa idea riflettendo sul fatto che il mondo è diviso in due a causa del razzismo. Le mani unite rappresentate sulla parte inferiore del foglio portano a riflettere sull’ inutilità del pregiudizio. Sulla parte superiore vi è un ago che al posto del filo ha un arcobaleno simbolo che sta ad indicare che con la pace è possibile “ricucire” il mondo.

Come mostra il disegno di Anna anche due animali totalmente diversi tra di loro possono andare d’ accordo e allo stesso modo dovrebbero fare le persone.

Questo concorso ci ha fatto riflettere sul vero senso della parola “PACE” rappresentandola con dei disegni fantasiosi.

Gita al Parco giardino Sigurtà!

Le classi prime di Castello e Sarmato in visita ad uno dei più bei parchi d’Europa

di Beatrice Marzoli, Sveva Dell’Acqua e Emma Cavallini in collaborazione con Jessika Hoxha  e Flavia Farina

11/05/2017

Il giorno 24 Aprile 2017, alcune classi prime della Scuola secondaria di Castel San Giovanni e Sarmato si sono recate in gita al Parco giardino Sigurtà, a Valeggio sul Mincio, in provincia di Verona.

Premiato come “Parco Più Bello d’Italia 2013” e “Secondo Parco Più Bello d’Europa 2015”, è visitato ogni anno, da marzo a novembre, da centinaia di migliaia di visitatori di diverse nazionalità, tra cui molti studenti,  per godere dell’incantevole paradiso terreste che si è preservato nella storia e che viene mantenuto e valorizzato giorno dopo giorno. In questi anni in particolare è stata fatta una approfondita ricerca sulla fioritura dei tulipani che colora il parco nel mese di aprile e, ad oggi, con il suo milione di bulbi, è considerata la più importante del Sud Europa.

Diverse le attività che ci sono state proposte, dopo esserci fermati al bar dell’ingresso per riprenderci dalle fatiche del viaggio!

Saliti a bordo del trenino abbiamo potuto percorrere l’Itinerario degli Incanti, su un sentiero di 6 km. Durante la visita una voce guida ci ha intrattenuto e raccontato i segreti del Parco. La seconda attività è stata “Fogliamondo”: un percorso multisensoriale tra gli alberi del Parco. Abbiamo potuto toccare le cortecce degli alberi e degli arbusti, incontrando carpini, bagolari, tigli, aceri giapponesi, alberi di Ginkgo e notare le differenti tipologie di foglie, con approfondimenti sulle loro caratteristiche: le latifoglie semplici e composte, tipiche delle querce, e le aghifoglie, che crescono nei pini.
Subito dopo abbiamo pranzato nel prato immenso del parco, abbiamo giocato e scherzato fin verso le 14:00.

La terza attività, che ha animato il pomeriggio,  è stata “Parc’orienteering”, durante la quale, divisi in squadre e dotati di una cartina, una bussola e una fotocamera, ci siamo avventurati nel parco per immortalare i soggetti suggeriti da cercare nel Parco: ha vinto il gruppo che ha effettuato tutti gli scatti richiesti dei punti di interesse.

Questa giornata è stata bellissima per noi ragazzi, perché ci siamo divertiti molto e allo stesso tempo ci hanno insegnato cose nuove.

A spasso tra i fornelli…

Alla riscoperta di una rubrica sempre presente in tutti i giornali cartacei della “Voce dell’Olubra”

di Jessika Hoxha e Flavia Farina

09/05/2017

Rileggendo le vecchie edizioni del giornale della scuola, ci siamo accorte di una rubrica chiamata “A spasso tra….i fornelli”, al cui interno abbiamo trovato l’interessante rubrica “Cucina dall’Europa”: ci è piaciuta molto e abbiamo deciso di riportarne alcune ricette:

DALLA GRANBRETAGNA

Recipe for an apple-pie
Ingredients:
1/2 lb. flour
1/4 lb. butter (or margarine)
salt
water
3 apples
lemon juice
2 oz. sugar
An apple-pie is not very difficult to make. You will need 3 nice apples and a few ingredients.

1. Pell the apples and out them into slices
2.Put them into a saucepan with a little water and 2 ounces of sugar.
3.boil for 10 to 15 minutes. Now you have to prepare the dough.
4.Take half pound of flour, a quarter of a puond of butter (or margarine), and mix them together.
5.Add some salt, and a little water (not very much), and mix again.
6.when the dough is ready, you can roll it

DALLA FRANCIA

Le nougat de Montélimar (il torrone di Montélimar):
Il faut remonter au retour del premières Croisades, au XII seicle pour dècouvrir le nougat.
quand les croisès rapportent du Proche-orient le sucre de canne un confiseur decidè de le melanger avec des noix,des pistaches des blancs d’oeufs et de la farine.
Cette prèparation recoit le nom de nougat, derivè de noix.
Aujourd’hui les noix sont remplacees par des amandes.

Queste sono solo due delle tante ricette presenti in ogni edizione e visto che ci hanno particolarmente colpito le abbiamo scelte.
Chissà se qualche nostro predecessore le avrà sperimentate davvero dopo averle lette nel giornale cartaceo, provate a immaginare la scena di una mamma che cucina con una vecchia edizione vicino ai fornelli….
Con questa immagine chiudiamo il nostro curioso articolo, grazie per averlo letto e  ciao!

L’accoglienza al Campo Scout per le classi prime

Cronaca di una divertente mattinata al Campo Scout di Castel San Giovanni insieme alle professoresse Pozzi e Ferri

di Clara Frattini  e Aurora Manduco

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Il 23 settembre 2016 alle ore 9 tutte le classi prime della Scuola secondaria, sia di Castel San Giovanni che di Sarmato, si sono recate al Campo Scout, dove ad aspettarle c’erano le scattanti professoresse di Educazione motoria Pozzi e Ferri.

Alcuni ragazzi delle classi terza erano già pronti nelle varie stazioni di gioco con degli oggetti; una volta divisi in squadre, due per classe, tutto è cominciato.

La prima tappa consisteva in un cruciverba: si doveva indovinare il maggior numero di parole possibili, date le definizioni, come in una vera settimana enigmistica; nella seconda tappa bisognava vestire un compagno, recuperando vestiti e accessori in una tenda, ovviamente il percorso era ad ostacoli.

La terza tappa consisteva in una corsa ad ostacoli; nella quarta tappa bisognava riuscire a fare canestro in uno scatolone con delle palle da basket.

La quinta tappa consisteva nel memorizzare degli oggetti e poi scriverli su un foglietto; nella sesta tappa si doveva correre il più veloce possibile con in mano un paletto e ogni volta che veniva completato un giro si riceveva un tappo di sughero.

Nella settima tappa bisognava mimare le azioni che erano scritte su un foglietto; nell’ottava tappa si faceva la corsa con i sacchi.

Durante la nona tappa venivano consegnati dei numeri, ognuno ne teneva uno: una ragazza di terza proclamava a voce alta una cifra e bisogna essere il più veloci possibili per comporla; infine nell’ultima tappa si giocava a pallavolo e bisognava realizzare il maggior numero di passaggi senza lasciarla cadere a terra.

Alla fine della giornata, erano circa le ore 12:00, le prof.sse hanno sommato i punti di entrambe le squadre, per avere il totale di ogni classe, e hanno scoperto quella vincitrice…

1° posto: 1D di Castello

2° posto: 1A di Castello

3° posto: 1A e 1B di Sarmato

Tutti i ragazzi hanno trascorso una bellissima mattinata di giochi e divertimento, sempre all’insegna della collaborazione e della sana competizione.

Atletica leggera: i lanci

Al campo sportivo “Soressi”, durante le gare di atletica leggera, vanno in scena il getto del peso e il lancio del vortex

di Cristian Hyka e Matteo Valla

02/05/2017

Il primo aprile al campo sportivo Soressi le classi seconde e terze dei plessi “Giuseppe Mazzini” e “Guido Moia” hanno partecipato ai giochi sportivi studenteschi.

In particolare ci dedichiamo ai lanci: getto del peso e lancio del vortex, specialità che richiedono agli atleti forza ed accelerazione nel braccio. Il getto del peso, che deriva dalle gare di lancio delle pietre dell’Antica Grecia, ha come scopo quello di scagliare una sfera di metallo, detta peso, il più lontano possibile.  Il lancio del vortex, che prende il nome dal particolare attrezzo, propedeutico per il lancio del giavellotto, consiste invece nel lanciare con forza l’oggetto dimateriale sintetico (plastica e spugna) dalla forma aerodinamica. L’attrezzo deve atterrare di punta.

 

Si tratta di due specialità sempre molto gettonate, tanto da richiedere una selezione dei partecipanti.

Vi elenchiamo i primi tre classificati:

Getto del peso (3kg) femminile:

-classi seconde:

  1. Sula Laura – m. 7.50
  2. Mazzocchi Aurora – m. 6.55
  3. Paratici Lara – m. 5.95

-classi terze:

  1. Hysenay Pamela – m. 7.65
  2. Lauriola Marianna – m. 7.55
  3. Mori Emma – m. 6.70

Getto del peso (3kg) maschile:

-classi seconde:

  1. Bertoni Michele – m. 9.20
  2. Volpato Giona –   m. 7.70
  3. Maini Lorenzo – m. 6.55

-classi terze:

  1. Stefanelli Tommaso – m. 11.05
  2. Cappelletti Filippo – m. 10.15
  3. Bersani Simone – m. 9.45

Lancio del vortex femminile:

-classi seconde:

  1. Meazza Giulia – m. 29.55
  2. Medina Angela – m. 29.50
  3. Hoxha Jessika – m. 20.95

-classi terze:

  1. Brignoli Greta – m. 32.20
  2. Nikolaychuk Maria – m. 29.55
  3. Vegetti Viola – m. 28.40

Lancio del vortex maschile:

-classi seconde:

  1. Farina Bilal – m.  39.80
  2. Razza Luca – m. 28.75
  3. Gjuzi Kristi – m. 27.40

-classi terze:

  1. Turco Aisha – m. 49.70
  2. Nicolin Braian – m. 47.90
  3. Agazzi Marco – m. 46.35

 

La giornata si è svolta nel migliore dei modi, è stato un momento che ci ha permesso di sviluppare le competenze sportive e sociali, con gran divertimento!

 

Il proprio corpo come attrezzo

I risultati delle discipline del salto, grandi protagoniste ai Giochi della gioventù del nostro Istituto

di Davide Zito, Leonardo Bassanini e Rodolfo Siciliano

02/05/2017

Come ogni anno nel mese di Aprile si svolgono le gare di atletica leggera dell’istituto, che decidono chi andrà ai campionati provinciali e soprattutto chi salirà sul podio nella propria disciplina.

La giornata si è aperta con i salti: nell’atletica leggera i salti sono un gruppo di specialità nelle quali l’atleta deve saltare il più lontano o il più in alto possibile, dopo una fase di rincorsa (più o meno lunga), che ha lo scopo di far raggiungere all’atleta la velocità ideale per saltare al meglio.

Ecco i risultati complessivi.

Salto in lungo femminile

  • classi terze:
  1. Mezzatesta Michaela 3°B S.     m. 3,40
  2. Bossi Marta                  3°A         m.3,14
  3. Driza Elena                  3°A         m. 3,12
  • classi seconde:
  1. Porro Sara                     2° D         m. 3,25
  2. Grasselli Asia               2° B          m. 3,02
  3. Roscigno Aida              2° B          m. 3,00

    Salto in Alto femminile

  • classi terze:
  1. Gelfiori Sofia                  3° A S.      m. 1,34
  2. Netti Fabiola                  3° B S.      m. 1,31
  3. Sgobbi Elisa                    3° E          m. 1,28
  • classi seconde:
  1. Lecini Fatma                  2° D         m. 1,31
  2. Turati Giulia                   3° C         m. 1,28
  3. Adnani Doha                   2° F         m. 1,10

Salto in lungo maschile

  • classi terze:
  1. Nicolin Brayan               3° C         m. 4,30
  2. Montini Dennis              3° D         m. 4,18
  3. Strozzi Mariano             3° B          m. 4,14
  • classi seconde:
  1. Jarnane Wassim             2° A S.     m. 3,90
  2. Goldoni Jacopo               3° E          m. 3,50
  3. Salinelli Luca                  2° A S.      m. 3,15

Salto in alto maschile

  • classi terze:
  1. Rossi Lorenzo                 3° B         m. 1,41
  2. Bassanini Leonardo      3° D         m. 1,38
  3. Maggi Christian            3° A         m. 1,35

 

Nella ricerca del talento è importante tenere presenti le caratteristiche ideali per un “giovane saltatore”:

  1. STRUTTURA FISICA IDONEA (altezza, lunghezza degli arti);
  2. BUON RAPPORTO PESO – POTENZA;
  3. TIPOLOGIA MUSCOLARE, con caratteristiche esplosive predominanti;
  4. CARATTERIALMENTE E PSICOLOGICAMENTE : Tenace, Curioso, Perseverante, Coraggioso, Intelligente.

In poche parole dovrebbe essere “VELOCE-FORTE-LEGGERO-ABILE”. 

E se il nostro giovane saltatore non possiede le caratteristiche ideali?

Teniamone conto… ma non troppo!!! La regola ha visto eccellere in pedana tanti atleti con caratteristiche ideali… ma anche alcune eccezioni!!!

 

 

 

 

“Chi legge vola”

Al secondo anno la manifestazione di promozione della lettura dell’Istituto “Card. Casaroli”

di Chistian Maggi, Elia Fugazza, Marta Bossi

27/4/2017

Venerdì 21 aprile 2017 si è svolta, in piazza XX Settembre, la grande manifestazione “Chi legge vola” dedicata alla promozione della lettura.

Hanno partecipato tutte le classi della scuola primaria, alcune della secondaria e il gruppo musicale PMB.

Intorno alle 10.20 hanno cominciato ad affluire i bambini della primaria: circa 600 inneggianti alla lettura. Palloncini, cartelloni, maschere, magliette, casacche, collane, striscioni, ogni classe si è sbizzarrita a rappresentare uno o più libri dopo averli letti e rielaborati nei mesi precedenti. C’erano simpatici coniglietti, panda spaziali, elefanti variopinti, buffe maschere, libri colorati.

Il gruppo PMB ha fornito il sottofondo musicale: l’inno della giornata è stato “Leggere è bello”, canzone – sigla rielaborata dai ragazzi delle medie.

Anche la cittadinanza ha partecipato all’evento tramite l’associazione commercianti che ha proposto ai suoi aderenti di accogliere libri, disegni e materiale prodotto dai bambini nelle loro vetrine. Così, dopo il saluto dell’assessore all’istruzione, della rappresentante della scuola e della presidente dell’associazione commercianti, i bambini si sono recati a vedere le vetrine allestite con un allegro serpentone che si è snodato per il nostro Corso Matteotti.

“Chi legge vola” perché “leggere è bello, bello davvero, apre la mente e vola il pensiero”!

 

 

Intervista a Gian Andrea Guerra

Il nostro professore – musicista ci ha raccontato di se’

a cura della classe 3 A

27/4/2017

Abbiamo intervistato il professor Guerra che lavora nella nostra classe da tre anni.

D – Quando è iniziata la sua passione per la musica?

R – La mia passione per la musica è nata all’età di 6 anni, grazie a mio zio Gino Montanari che era un violinista dell’arena di Verona ed è stato il mio primo maestro.

D – Con quale strumento ha intrapreso la sua carriera da musicista?

R – Ho iniziato con il violino, con un piccolo violino adatto ad un bambino. Ora suono tutti tipi di violino, a seconda della musica che scelgo: quello classico con le corde in acciaio, quello elettrico se suono musica moderna e contemporanea che lo richiede ma il mio preferito è quello classico con le corde in budello che uso per suonare la musica barocca.

D – Quale scuola ha frequentato?

R – Ho frequentato la scuola media associata al Conservatorio “G. Nicolini” a Piacenza. Potevo frequentare 6 ore settimanali di musica; io avevo il vantaggio di conoscere già lo strumento e quindi facevo anche parte dell’orchestra. Poi ho frequentato il liceo classico “M. Gioia” e ho proseguito con il Conservatorio.

D – Quando ha iniziato a suonare in pubblico?

R – Ho iniziato da subito, da piccolo, perché prima si inizia più si riesce a contenere la paura, l’ansia e la tensione di esibirsi su un palcoscenico. La vita di un musicista è paragonabile a quella di uno sportivo perché più ci si allena, più il nostro corpo riesce ad affrontare le tensioni. Quando ci si esibisce, infatti, si fa una prestazione molto impegnativa, bisogna tenere i nervi saldi per riuscire al meglio e questo richiede esercizio ed esperienza.

D – Con quali artisti di successo ha collaborato?

R – L’artista con cui ho lavorato che prediligo è Sergio Azzolini, che suona il fagotto. Provate ad ascoltarlo, è un artista straordinario, considerato anche lo strumento particolare che suona. Inoltre ho suonato nei dischi di Luciano Ligabue, Eros Ramazzotti, Negramaro, Roberto Vecchioni, i Muse. Un altro artista che mi ha molto coinvolto è Serj Tankian, armeno, con il suo gruppo “System of a down”. Ho accompagnato un suo tour nel quale affiancava la musica classica della mia orchestra alla musica hard rock: un mix esaltante!

D – Qual è il suo genere preferito?

R – Mi piace molto il periodo barocco, i miei artisti preferiti sono Vivaldi e Bach.

D – Momentaneamente sta lavorando a qualche progetto?

R – Sì, sto lavorando ad uno spettacolo di musica e immagini basato sulle colonne sonore di  Joe Hisaishi, il Morricone giapponese e sulle immagini dei film del premio Oscar Hayao Myazaki che lo ha scelto come autore delle sue colonne sonore

D – Quando ha iniziato a lavorare come professore?

R – I miei genitori sono stati insegnanti entrambi, era quasi naturale che io finissi ad insegnare! Comunque ho iniziato dieci anni fa, prima al liceo per poi lavorare con i ragazzi delle medie.

D – Se potesse scegliere tra musicista o insegnante, cosa sceglierebbe di fare?

R – L’ideale sarebbe fare il professore di musica al conservatorio perché la musica non è trattata molto bene nella scuola italiana: poche ore, poco presente nelle superiori, poche possibilità di aggiornamento

D – Vuole dirci qualcosa per concludere?

R – Ascoltate e fate musica perché la musica aiuta ad unire le persone: è un linguaggio comune a tutto il mondo. Poi cercate sempre di essere curiosi, di non fermarvi alle apparenze, di andare in profondità: solo così si vive veramente!

Il flash-mob del nostro Istituto

Con un cuscino e un libro a leggere in piazza

di Pamela Hysenaj, Arianna Traversi, Paola Prifti

28/4/2017

Chi fosse passato sabato 22 aprile 2017 in piazza XX Settembre, a Castel San Giovanni, alle ore 11.00, avrebbe assistito ad uno strano spettacolo: centinaia di ragazzi e bambini seduti in mezzo alla piazza a leggere un libro con il sottofondo del “Bolero” di Ravel.

Si è trattato del nostro Flash mob, un modo originale di inaugurare “Il maggio dei libri”, manifestazione che, in tutta Italia, richiama l’attenzione sull’importanza della lettura.

Eravamo proprio in tanti, ragazzi delle medie e delle elementari, maestri, professori, genitori, persino il nostro sindaco si è seduto a leggere con noi!

Abbiamo dedicato 20 minuti a leggere tutti insieme creando un evento che ha attirato la curiosità di molti e che voleva significare che ognuno può leggere dove vuole, quello che vuole e in ogni momento: leggere è un atto di libertà!

L’evento era inserito nell’ambito dell’iniziativa “CHI LEGGE VOLA”, proposta dal nostro Istituto e condivisa con la cittadinanza.

Vi proponiamo il video del momento vissuto.

 

Recensione del film “Sopravvissuto – The Martian”

di Emiljan Sina, Sara Virtuoso, Adam El Assali

28/4/2017

regia:  Ridley Scott

protagonista principale: Matt Damon

In un futuro non troppo lontano, durante un’esplorazione su Marte della missione Ares 3, l’astronauta Mark Watney è presunto morto dopo una terribile tempesta di sabbia e abbandonato dai suoi compagni che lasciano il pianeta.

Ma Watney è sopravvissuto: si ritrova disperso e solo nel bel mezzo di un pianeta ostile.

Con il poco cibo che ha deve trovare il modo per sopravvivere:  la missione successiva è programmata per arrivare dopo quattro anni. Inoltre deve cercare un modo per comunicare con la Terra. Ci riuscirà e quindi, milioni di chilometri lontano, la NASA e una squadra di scienziati internazionali lavoreranno incessantemente per trovare il modo di riportare “il Marziano” a casa. Durante questa avventura tutto il mondo unisce gli sforzi per salvare Watney e l’astronauta dovrà fare appello a tutte le sue conoscenze per sopravvivere su Marte.

E’ un film avvincente dove viene messo in evidenza quanto siano grandi le risorse dell’uomo di fronte alla situazione estrema e quanto progresso si potrebbe fare se la tecnologia venisse usata solo a vantaggio e non contro l’uomo.

Dal punto di vista scientifico, il giornale “National Geografic” ha evidenziato alcune discrepanze tra scienza e fantascienza:

  • nel film il protagonista si muove sul suolo marziano con agilità, come se non vi fosse differenza sostanziale tra la gravità marziana e quella terrestre. In verità la differenza c’è, visto che su Marte l’accelerazione gravitazionale è circa il 40% di quella a cui siamo normalmente abituati. Per fare un paragone, sulla Luna tale tipo di valore è intorno al 16%. Dunque su Marte gli astronauti non avrebbero la stessa leggiadria nei movimenti che mostra il film.
  • Mark Watney ha un grosso problema su Marte: produrre acqua, necessaria sia per coltivare che per idratarsi ed evitare la morte. La soluzione gli arriva sfruttando i materiali a sua disposizione, ovvero unendo l’idrazina all’iridio. Ma è tutta fatica sprecata poiché dai recenti studi geologici di Marte, l’acqua è presente nel sottosuolo marziano stesso. Ogni metro cubo di terra ne contiene circa 35 litri e a Watney sarebbe bastato scavare, raccoglierla e riscaldarla.
  • Il pericolo maggiore, non considerato dal film, è quello delle radiazioni: grazie alla missione Curiosity si è infatti determinato il grado di radiazioni che un futuro astronauta sarebbe chiamato ad assorbire sia durante il viaggio di 180 giorni verso Marte, sia durante eventuali missioni “in esterna” sulla superficie del pianeta. Curiosity da determinato che si assorbirebbero radiazioni 15 volte sopra il limite annuale fissato per un lavoratore di una centrale nucleare. Limite che rende le future missioni su Marte ancora un’incognita