Le classi terze presentano il loro cortometraggio

Nell’ambito del progetto “Didattica della Memoria” è stato realizzato il corto “Il sogno di Gene”

a cura della redazione

26/4/2017

Tra storia, attualità e genetica, i ragazzi dell’istituto hanno prodotto, sotto la guida del regista Andrea Canepari, un cortometraggio utilizzando la tecnica dello stop motion.

Mercoledì 3 maggio verrà presentato al pubblico presso il Cinema Teatro Moderno: alle ore 11 per i ragazzi e alle ore 21 per famiglie e cittadinanza.

“Chi legge vola”: l’Istituto Comprensivo festeggia il mese del libro

Tre appuntamenti per porre l’attenzione sulla lettura

a cura della redazione

19/4/2016

In occasione dell’iniziativa “Il maggio dei libri”, l’Istituto promuove la lettura con una serie di iniziative che hanno come protagonisti bambini e ragazzi.

Nelle mattine dei giorni 21/22/23 aprile si terranno le seguenti iniziative:

Vi aspettiamo numerosi perché. come dice la sigla dell’iniziativa. “leggere è bello, bello davvero, apre la testa, vola il pensiero!”

Un tautogramma per il giornale d’istituto

a cura della redazione

11/04/2017

Abbiamo dedicato due tautogrammi (testo le cui parole iniziano con la stessa lettera) al nostro giornale d’istituto:

Giorno per giorno, girando per il globo e gustando un gelato al gianduia, gesticolavo con Giulia gridando: “Che gioia il Giornalino!”

Giovanna gettava il giornale alla gemella Gaia gridando: “Il Giornalino è galattico e gassoso!” Gaia ghignò: “Guarda che è grandioso, non gassoso!”

 

 

Un tuffo nel passato: in redazione Marco Terni

Intervista ad un ex-direttore del giornalino scolastico, in redazione per il progetto Alternanza Scuola Lavoro

di Leonardo Silva e Marco Maserati

04/04/2017

Quest’anno il nostro giornale di Istituto si è arricchito di presenze autorevoli e preziose. Sono infatti presenti alcuni studenti del Liceo Volta di Castel San Giovanni, impegnati nell’Alternanza Scuola Lavoro, opportunità unica per avvicinare la scuola al mondo professionale. Oggi rivolgiamo con piacere qualche domanda ad uno di loro, una “vecchia” conoscenza della nostra redazione, dal momento che ne è stato direttore in tempi non lontani: Marco Terni.

D. Ciao Marco, prima di tutto bentornato, prova a spiegarci un po’ meglio come mai ti trovi qui fra noi…

R: Sto svolgendo l’attività di alternanza scuola-lavoro, obbligatoria per tutti gli studenti a partire dal terzo anno della Scuola Secondaria di II grado, che consiste nel fare un numero di ore lavorando o dedicandosi ad attività proficue extra-scolastiche. Potevo scegliere tra vari corsi alle medie, dove fornire il mio aiuto ma, avendo sempre fatto il giornalino, non ho avuto il minimo dubbio su quale ambito scegliere…è sempre bello tornare qui.

D: Quali argomenti preferivi trattare nei tuoi articoli del giornalino?

R: La maggior parte degli articoli che ho scritto erano su tematiche sportive, ma ricordo di aver affrontato diversi argomenti, per esempio lo scambio culturale, interviste im-possibili a personaggi famosi e anche la poesia!

D: Alcuni di noi sono ormai alla fine del loro percorso in questa scuola. Raccontaci qualcosa del mondo delle scuole superiori.

R: Ci sono diverse differenze rispetto alla Secondaria di I grado, la più significativa è la libertà che viene concessa agli studenti dai professori. Inoltre varia molto anche il metodo di studio da applicare, sia a scuola che a casa. Sicuramente si deve studiare di più.

D: Quali nuove materie ci sono alle scuole superiori?

R: Dipende dagli indirizzi, io ho scelto il Liceo delle Scienze Umane, dove ci sono più materie dall’aspetto umanistico come filosofia, psicologia, pedagogia, antropologia…  altri indirizzi sono improntati sull’ambito scientifico, linguistico…

D: In generale, preferisci le scuole medie o le scuole superiori?

R: È  una scelta difficile, a volte penso che mi piacerebbe tornare alle medie, mi divertivo molto, ma se dovessi scegliere tra le due preferirei il liceo, perché si è più indipendenti e il percorso di studi è già più orientato verso i propri interessi.

Ti ringraziamo per i tuoi consigli “sul campo” e in materia di orientamento e… buona continuazione!

A Sarmato 170 ore di promozione alla lettura

Le classi I della Scuola Sec. di I grado di Sarmato partecipano al maxi-progetto della Biblioteca comunale, finalizzato alla promozione della lettura. Ce ne parla il bibliotecario Gianluca Misso.

 di Beatrice Marzoli e Sveva Dell’Acqua

21/03/ 2017

Nel mese di novembre 2016 le classi I A e I B della Scuola Sec. di I grado di Sarmato hanno iniziato a partecipare al progetto “Letture in biblioteca”, che consiste nel ritrovarsi una volta al mese al mattino presso la Biblioteca comunale adiacente ai locali della nostra scuola, per leggere varie fiabe di autori italiani e stranieri. Finora, Gianluca Misso, il bibliotecario, ci ha intrattenuti proponendoci le seguenti fiabe: “NONSO”  di Guido Gozzano (1883-1916), “IL PRINCIPE CANARINO”  di Italo Calvino (1923-1985) , “L’ACQUA DELLA VITA” dei F.lli Grimm (1785-1863), “ENRICHETTO DAL CIUFFO” di Carlo Collodi, “I 4 FRATELLI INGEGNOSI”, ancora dei F.lli Grimm. Si tratta di un momento sempre molto atteso, sia perché ci permette di ascoltare e approfondire storie a noi sconosciute e appassionanti, sia perché è un modo diverso di fare lezione.

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Questo progetto rientra in una delle tante iniziative di promozione della lettura, attivate nell’a.s. 2016/2017 presso la Biblioteca comunale di Sarmato e rivolte ai ragazzi  delle scuole di ogni ordine e grado presenti sul territorio comunale: Asilo nido, Scuola dell’infanzia, Scuola primaria e Secondaria di I grado.  Abbiamo rivolto alcune domande all’ideatore e animatore dei diversi laboratori, il bibliotecario Gianluca Misso.

D. Ciao Gianluca, parlaci di questo progetto, che riscuote sempre più successo.

R. L’idea non è nuova, anzi, viene portata avanti già da alcuni anni, ma quest’anno, in particolare, l’aumento della richiesta di partecipazione ci ha portati ad avere 170 h, con un incremento del finanziamento da parte del Comune e della Regione. Ogni fascia di età ha il suo percorso dedicato: all’asilo nido protagonista delle storie è Giulio Coniglio, dell’autrice Nicoletta Costa, alla Scuola dell’Infanzia i racconti hanno per oggetto i diritti dei bambini, alla Primaria si passa dai racconti illustrati (classi I e II), alle fiabe e favole (classi III), ai racconti di Andersen (classi IV), per finire con i Viaggi di Ulisse di Roberto Piumini (classi V). Alla Sec. di I grado, invece, oltre al vostro sulla fiaba, è stato attivato per la classe II un percorso sulle storie di ragazzi, dalle avventure di tutti i giorni alle grandi avventure, scegliendo sempre episodi tratti da grandi classici, per permetterne la riscoperta (Le Avventure di Tom Sawyer, I ragazzi della Via Pal, Il giardino segreto, Capitani coraggiosi, Le avventure di Huckelbarry Finn…). Diverso quest’anno il discorso per le classi III, solitamente coinvolte nella lettura di racconti di guerra: realizzeranno una nuovissima Guida di Sarmato, fra storia e arte.

D. In quale fascia di età riscontri maggior coinvolgimento?

R. A livello di entusiasmo i più piccoli sono eccezionali, ma anche voi ragazzi della scuola media mi date molta soddisfazione. Con voi infatti riesco a discutere, prendendo spesso spunto dalla corrispondenza fra quello che leggiamo insieme e quello che vivete quotidianamente. È sempre una bella sfida!

Grazie Gianluca per questo servizio importante che offri a tutti noi!

An interview with Matteo Corradini

a cura della redazione

6/4/2017

Gli studenti italiani e spagnoli che partecipano al programma Erasmus + hanno incontrato, il giorno 14 marzo 2017, lo scrittore Matteo Corradini presso il salone d’onore di Villa Braghieri.

Di seguito riportiamo l’intervista rilasciata dall’autore, in inglese, la lingua veicolare del progetto.

Q: When did you start to write?

A: When I was six years old, when I learnt to write. When I was twelve I began to write some novels about history. I studied Hebrew at university and I wrote some books about the Shoah. I was 34 when I became a writer.

Q: When you were a child, what was your favourite book?

A: It was “Treasure Island” by Stevenson, a fantastic adventure book. I can’t swim so my favourite book is about the sea. I love pirates and now I want to write a book about them.

Q: Which of your books is your favourite?

A: The next one.

Q: And your favourite writer?

A: I think it is better to read a book without knowing the writer. They are dangerous guys.

Q: How long does it take you to write a book?

A: It’s different for every book: some weeks or some years. I take a lot of time to prepare the story, the ideas for the book. Like a climber, I get ready for the climb for a long time and then I begin

Q: What about the work based on Anne Frank?

A: I was born to do it. It’s the work of my life.

Q: What gives you inspiration?

A: Everything in my life. Inspiration is an ordinary thing. I don’t know if inspiration exists. I believe in ideas and not in inspiration. You have to find and search for ideas. When I go around the street, for exemple, I take a lot of photos. I take ideas from reality: it is something so creative!

Q: What is the importance of reading, for you?

A: Today young people read a lot but not books. Reading is a journey, it’s an experience that can speak to your soul. It’s a very important experience that can make you know yourself without danger. Reading makes me free, social networks try to convince me about what I have to do. Reading is a personal experience of freedom.

Q: When you finish writing a book, what do you do?

A: I send it to some friends of mine that read it in a very short time. When they give me their “OK”, I send it to my publisher. Then I move on to another book and I forget about the old one.

Q: Tell us something about Anne Frank

A: When I started to study Anne Frank, I began to study her life. She wrote many diaries, personal diaries with colours and photos, not like books.

She wrote in Dutch, she went to a Dutch school. She was born in Germany but she escaped to Holland because of the racial laws. She had some friends in Holland, Dutch Jewish people and German Jewish people. She went to a Montessori school. Then, to escape the nazi persecution, with her family she hid in a secret place, near the building where her father worked. The diary was the only way to remain safe, to protect herself from fear, loneliness, pain. The responsability to publish this work was of her father. She read in Dutch, in German and French, she listened to the BBC radio in English: she was a European girl!

Anne Frank died in Bergen Belsen, in a concentration camp. The English army burned the camp and now nothing remains there, now you can only see trees and fields. There are fifty thousand people buried there, among them there is Anne Frank. Nothing in the place reminds us of the Shoah but we must see and remember with our minds and not only with our eyes: this is the real meaning of memory.

L’abbazia di San Colombano a Bobbio

Un tuffo nel passato del nostro territorio

di Rebecca Benchea e Aicha Nadif

28/03/17

bobbio

L’abbazia di San Colombano è stata fondata nel 614 dal monaco irlandese Colombano che compì un lungo viaggio per evangelizzare l’Europa. E’ stata costruita tra il 1456 ed il 1522 sopra i resti di una precedente chiesa conventuale anteriore al 1000.

Giunto a Bobbio, Colombano ottenne dal re longobardo Agilulfo e dalla regina Teodolinda l’uso del terreno della vallata e qui fondò la prima base del monastero.

Sotto la guida dell’abate San Bobuleno, venne introdotta la regola benedettina che poi, con il passare del tempo, divenne obbligatoria. Così il  monastero bobbiese entrò a far parte della congregazione di Montecassino.

Durante l’Alto Medioevo l’abbazia di Bobbio fu uno dei più importanti centri monastici d’Europa dal punto di vista: religioso, politico e culturale. È famoso soprattutto per il suo scriptorium, il cui catalogo comprendeva oltre 700 codici e che conservò 25 dei 150 manoscritti più antichi della letteratura.

Intervista a Susanna, la nuova direttrice

Susanna, la nostra direttrice dinamica, appassionata e sportiva
di Susanna Bosio ed Emiljan Sina

14/03/2017

Vogliamo presentarvi il direttore della redazione: ecco a voi Susanna Bosio, alla guida della redazione numero 1.

D: Salve direttore, iniziamo con una semplice domanda: cosa ti ha spinto ad entrare nella redazione?

R: Il mio amore per la lettura e per lo scrivere ha contribuito a farmi entrare in questa redazione giornalistica. Il giornalino è un fantastico passatempo oltre che un’ottima attività che rafforza le proprietà comunicative e sociali; è un’attività che consiglio a molti.

D: Quali sono le tue passioni?

R: Fin da piccola ho sempre praticato danza classica e tutt’ora passo tre pomeriggi a settimana in accademia. Oltre alla danza amo anche la pittura e il disegno.

D: Quale scuola frequenterai il prossimo anno?

R: La mia prossima meta sarà il Liceo Classico “Melchiorre Gioia” a Piacenza. E’ stata una decisione molto difficile, tuttavia penso che questo liceo sia la scuola che è più adatta alla mia persona, infatti amo maggiormente le materie letterarie rispetto a quelle scientifiche, nonostante io abbia ancora un po’ di dubbi riguardo la lingua greca. Nel futuro mi piacerebbe intraprendere la carriera di avvocato, maestra o giornalista.

D: Qualche consiglio da dare ai ragazzi che frequentano il giornalino?

R: Posso affermare che il giornalino è un’ottima attività pomeridiana. Consiglio i più giovani e inesperti di iniziare con cose semplici e con argomenti che intrigano sia chi li crea sia i lettori, in modo da inserire emozioni personali e arricchire il testo.

D: Grazie direttrice, non le rubo altro tempo!

R: Buon lavoro a tutti!