Se state cercando un videogioco gratis e non sapete quale scaricare, noi vi consigliamo “Paladins”, un gioco per PC scaricabile attraverso la piattaforma “Steam”.
Paladins è un gioco simile a Overwatch, è ambientato nell’antichità e come personaggi presenta eroi con poteri magici e armi futuristiche.
Per vincere la partita bisogna “spingere” un carro con un tesoro fino alla meta, cioè la base avversaria; i vostri antagonisti ovviamente intralceranno la missione.
Potrete scegliere cinque modalità: Siege, Payload, Survival, Pve challenge e Test queue. Al termine di ogni partita, il gioco mostrerà il miglior giocatore, l’eroe da lui utilizzato e un breve replay del suo momento migliore. Sarà inoltre possibile segnalare al produttore, Hi-Rez Studios, i giocatori che hanno tenuto un comportamento scorretto.
Come personaggio vi consigliamo Maeve, veloce e scaltra come una gatta, o Buck, forte ed energico.
Il videogioco presenta aspetti positivi: è gratis e costantemente aggiornato con personaggi nuovi.
Come di consueto, all’inizio della nostra attività un incaricato intervista il direttore: Leonardo Bassanini alla guida della redazione n. 2
di Rodolfo Siciliano e Leonardo Bassanini
14/02/2017
Come ogni anno un giornalista intervista il direttore, chiedendogli i suoi gusti sportivi, scolastici, i progetti per il suo futuro e qualche consiglio…
D. Caro direttore, iniziamo con una domanda classica: cosa ti ha spinto ad entrare nella redazione due anni fa?
R. Prima di tutto volevo sentirmi in una vera e propria redazione giornalistica, poi ho sempre amato scrivere e amavo i libri: passavo molto del mio tempo libero a leggere, mi piacevano soprattutto i libri fantasy.
D. Quali sono le tue più grandi passioni?
R. Sono sempre stato un grande appassionato di sport: pratico calcio a livello agonistico, mi piace molto il basket, i motori e lo sci, in più ho sempre amato l’atletica e quest’anno mi sono qualificato secondo alla corsa campestre e undicesimo ai campionati provinciali.
D. Riguardo al tuo futuro, che scuola frequenterai l’anno prossimo?
R. A Settembre andrò al Liceo Classico “Melchiorre Gioia” a Piacenza; in futuro mi piacerebbe fare l’avvocato o il notaio e avere la possibilità di viaggiare e vedere tanti paesi. Ho scelto questa scuola perché mi sembra la più adatta per la mia persona e per il mio modo di essere, in più amo la letteratura e trovo affascinanti le lingue antiche, anche se non mi sono ancora approcciato al Greco, per quanto riguarda il Latino invece frequento il corso a scuola.
D. Vuoi dare qualche consiglio ai ragazzi che hanno appena iniziato questa attività?
R. Sì, vorrei dire ai più inesperti di scegliere gli articoli che più li interessano e di inserire impressioni personali e opinioni, di usare il metodo più semplice e conosciuto da tutti, quello delle “cinque w”, e infine di documentarsi bene sui fatti che raccontano.
Il giorno 10 marzo, abbiamo accolto un gruppo di 23 studenti spagnoli accompagnati da due insegnanti provenienti dalla scuola “Parque Goya” di Saragozza.
Sono in visita in Italia grazie al progetto di scambio interculturale previsto dal programma europeo Erasmus +. Resteranno una settimana presso alcune famiglie del nostro paese e conosceranno alcuni aspetti della nostra cultura. A fine aprile sarà la volta dei nostri studenti che si recheranno in Spagna e saranno a loro volta accolti dai compagni di Saragozza.
Come abbiamo visto nella canzone vincitrice del Festival di San Remo 2017, “Occidentali’s Karma” gli animali sono spesso protagonisti di canzoni, libri e film. Ad esempio, nelle favole, genere letterario molto antico, spesso incarnano i nostri vizi e le nostre virtù, spingendoci a prendere atto dei nostri comportamenti sbagliati.
Vi proponiamo quindi alcune poesie sugli animali degli alunni della classe 1A. Si tratta di filastrocche divertenti e buffe, scritte per il divertimento del lettore.
La compagna Caterina ha scelto di parlare del canguro perché è un animale australiano e lei adora l’ Australia! Questa poesia è breve ma molto fantasiosa!
Il canguro
Il canguro saltella
Nello spazio su una stella
Guarda in basso il paesaggio
E gli viene un gran coraggio
Dal marsupio spunta fuori
Un musetto a colori
Che dormendo beato
Sogna un mondo fatato.
Anna ha scritto una poesia con protagonista il suo cavallo perché è una delle sue passioni. Quella che vi presentiamo è una poesia abbastanza breve che racconta dell’incontro con il giovane cavallo.
Il cavallo
Piccolo cavallo quando mi vedi arrivare
Mi annusi e le carote inizi a cercare
Poi scendiamo giù ed entriamo in campo
Salgo e corri veloce come un lampo
Bravo! Sei proprio migliorato
E le carote ora ti sei proprio meritato
Adesso ti porto nella tua casetta, è finita la tua giornata
Ti saluto e ti auguro una buona nottata.
La poesia di Elisa parla dell’ amicizia non ricambiata tra lei e il suo criceto, è una poesia dolce e divertente.
Il criceto
Il mio criceto è così piccolino
Che non vedi il suo nasino
E’ un batuffolo di cotone
Che tutto il giorno fa il dormiglione
Quando con lui voglio giocare
Tenta sempre di scappare
Anche se con me non vuole stare
Il mio criceto posso solo amare.
Per finire, l’animale più di moda: uno scimpanzé davvero pazzerello!
Il gruppo musicale del nostro istituto partecipa alla commemorazione del 4 novembre
di: Melis Noemi
21/02/2017
I ragazzi del gruppo musicale, il 4 novembre 2016, si sono recati in piazza XX Settembre per le celebrazioni di rito. Erano presenti le autorità, i rappresentanti delle associazioni del territorio, gli alpini.
Celebrazione del 4 novembre 2016
Il gruppo musicale ha suonato e cantato melodie aventi come tematica la guerra, come “Tapum”, canto della Prima Guerra Mondiale, scritto dai soldati, il cui titolo e ritornello riproduce a parole il rumore dello sparo di un fucile. E’ un rumore che i soldati della Grande Guerra avevano impresso nella mente e sentivano giorno e notte.
Le altre canzoni che abbiamo cantato sono “Fuoco e mitragliatrici” e “Blowin’ in the wind”, canzone contemporanea di Bob Dylan contro la guerra. I canti sono stati intervallati e introdotti da poesie lette da ragazzi della classe 3 A.
Ha concluso l’intervento il canto dell’Inno d’Italia, che ha coinvolto tutti i presenti.
di Rebecca Benchea in collaborazione con Aicha Nadif
07/02/2017
TITOLO : Le streghe
AUTORE : Roald Dahl
CASA EDITRICE : Salani Gl’istrici
Questo libro parla di una nonna che racconta a suo nipote la storia delle vere streghe. Ma non di quelle che volano sulla scopa, piuttosto di quelle elegantissime, somiglianti alle signore che probabilmente già conosciamo e che incontriamo tutti i giorni. Per riconoscerle bisogna stare attenti a chi porta i guanti -le streghe autentiche hanno artigli-, a chi si gratta la testa -sono calve e soffrono di “parrucchite”-, a chi porta le scarpe a punta -hanno piedi squadrati- a chi ha i denti azzurrini -la loro saliva è blu- . Soprattutto le streghe odiano i bambini, fanno di tutto per eliminarne il numero maggiore. Un giorno, il nipote e la nonna andarono in vacanza in un hotel. La nonna regalò al nipotino due topi ma era vietato tenerli all’interno della struttura. Quindi i ragazzino, in cerca di solitudine, entrò in un salone: troppo tardi si accorse che era in corso una riunione di donne e che una signora su un palco diceva al pubblico di togliersi le scarpe, la parrucca, i guanti e la maschera… era un convegno di streghe! Cercò di scappare, ma la porta era chiusa a chiave. Riuscirà ad uscire da quella stanza e a salvarsi dalla strega suprema, la strega più cattiva?
Il libro mi è piaciuto perché è divertente, i personaggi sono descritti bene, in modo originale. L’autore usa uno stile ironico e molto coinvolgente. Se volete salvarvi la vita… leggete come sopravvivere alle streghe!
di Elisa Rizzi in collaborazione con Martina Fonso
07217
Titolo:” La stanza 13″
Autore: Robert Swindells
Casa Editrice: Mondadori
Questo libro parla di una bambina di nome Felicity, chiamata Fliss che, con la sua classe, parte per una gita nella cittadina di Whitby.
La notte prima della partenza, ha un incubo che la spaventa moltissimo tanto da farle venir voglia di non partire.
Nel sogno vede una porta con il numero tredici ,una stanza con una cassa nella quale si può distinguere una figura che cerca di afferrarla… tutto le fa pensare che possa trattarsi di un presagio su Whitby.
Una volta arrivata all’albergo con i compagni, Fliss ritrova subito delle somiglianze con il suo sogno e da quel momento in poi cominciano a susseguirsi una serie di strani eventi: una compagna che sparisce dietro a una misteriosa porta, la famosa porta numero tredici, il cui numero solo a mezzanotte si materializza sull’uscio…
Fliss comincia ad indagare aiutata da altri ragazzi. Riuscirà a sconfiggere le sue paure e a scoprire cosa succede nel vecchio albergo? Salverà la sua compagna?
Questo libro è molto insolito, incute timore, è ricco di suspance e colpi di scena.
E’ un racconto fantastico molto coinvolgente, che incuriosisce fino all’ultima parola ma, avendo alcuni elementi realistici, sembra quasi una storia vera.
Dalla genetica alla storia contro ogni forma di razzismo
Di Emiljan Sina, Susanna Bosio
07/02/2017
Tutte le classi terze hanno partecipato al progetto “Il gene dell’ eroe”, inserito nel percorso di “Didattica della Memoria” per l’anno scolastico 2016/2017.
Il senso delle attività consiste nello specificare al genere umano che NON esistono razze migliori o superiori ma tutti gli uomini fanno parte della specie ‘homo sapiens sapiens’. Di conseguenza non esiste neppure un “gene dell’eroe” ma decidiamo noi in prima persona chi vogliamo essere con le nostre scelte.
Come prima fase del progetto, ogni classe ha conosciuto e studiato personaggi che si sono distinti nella storia per le loro caratteristiche: hanno aiutato gli altri, salvato vite, si sono battuti per i loro ideali. Abbiamo incontrato Nelson Mandela, Gino Bartali, Malala Perlasca, Schinder e altri importanti personaggi.
Quindi abbiamo scritto racconti aventi come protagonista un ragazzo (o una ragazza) della nostra età di nome Gene, che ha conosciuto questi eroi e ha cercato di coglierne il “segreto” oppure abbiamo cercato di riprodurre su un foglio di carta, attraverso un tema inventato da noi, come si possano sentire tutti quei ragazzi criticati, giudicati e bullizzati, nelle situazioni in cui il debole viene sopraffatto dal più forte.
Un regista piacentino, Andrea Canepari, è poi intervenuto nelle classi per presentare come si realizza un cortometraggio. Per prima cosa si deve scrivere una sceneggiatura, dopo questo montare il set e iniziare a fare le riprese; per creare un cortometraggio ci vuole molto tempo e pazienza.
Il percorso si è arricchito inoltre di un laboratorio di genetica che alcuni compagni hanno frequentato per estrarre il loro DNA così da capire l’origine storica, le radici genetiche delle loro famiglie.
Vi aggiorneremo sui risultati del laboratorio di genetica appena saranno pronti i risultati ed in seguito vi aspettiamo per assistere alla proiezione del nostro lavoro al cinema.
La corsa campestre d’istituto si è tenuta il giorno 28 ottobre 2016 al campo sportivo “P. Soressi” di Castel San Giovanni.
Le assistenti di gara impegnate all’arrivo
Le classi prime hanno aperto la gara con il gruppo femminile seguite dai maschi. Finalmente arriva il nostro momento! Arrivate in campo avevamo già le gambe tremanti dal terrore. Dopo qualche minuto di riscaldamento e di spiegazioni, ci siamo disposte in fila sulla linea di partenza, eravamo circa una cinquantina. In quel momento non si sentivano più gli urli di incoraggiamento dagli spalti. Il silenzio più totale prima della partenza. Eravamo tutte con il cuore in gola e l’ unico rumore esistente in quell’istante è stato il conto alla rovescia dell’ arbitro.
3…2…1… VIA! E tutte in corsa affannandosi per superare gli avversari.
Un momento della gara
La gara è stata impegnativa ma ricca di soddisfazioni: ci siamo messe alla prova e abbiamo provato a tenere duro, sfiorando i nostri limiti.
Il giorno 28/10/2016 tutta la scuola si è recata al campo sportivo “Soressi” a Castel San Giovanni, per la fase di Istituto della corsa campestre. Le classi terze sono state le ultime a gareggiare.
Le prime a partire sono state le ragazze: hanno percorso 1150 metri.