Recensione del libro”Il Castello errante di Howl”

a cura della redazione

17/5/2016

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TITOLO: Il Castello errante di Howl

AUTORE: Diana Winnie Jones

CASA EDITRICE: Kappa editore

Il libro è ambientato in un luogo surreale chiamato Terra di Ingary dove vive la protagonista chiamata Sophie, la figlia di un cappellaio del paese di nome Market Chipping. All’ inizio la vita di Sophie procede bene, ma alla morte del padre, essendo la primogenita fra le sorelle, eredita la bottega di suo padre dove si ritrova a lavorare così tanto da cominciare a parlare con i cappelli! Ma per la povera Sophie il peggio deve ancora arrivare, infatti qualche tempo dopo, arriva nella sua bottega una cliente inaspettata, la strega delle Terre Desolate che, non essendo contenta dei cappelli propostigli da Sophie, la trasforma in una vecchia.

La protagonista cerca di arrivare dalla sorella Marta per trovare un rimedio alla sua situazione ma, durante il tragitto, incontra Howl, un terribile mago di cui si dice che mangi il cuore a tutte le ragazze che incontra. Non meno inquietante, il suo mitico Castello errante, nel quale abita e con il quale si muove. Nonostante la paura, Sophie decide di entrare nel castello dove conoscerà il mago che si rivelerà molto meno spietato del previsto. Rimarrà con Howl  ed il suo apprendista come donna delle pulizie. Con il passare del tempo si affezionerà al mago e a tutti gli strani personaggi che lo circondano, tra spaventapasseri animati e demoni del fuoco. Riuscirà Sophie a riconquistare la sua giovinezza e, grazie a Howl, a infrangere la maledizione della Strega?

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Il castello nel film di Myiazaki

“Il castello errante di Howl” è un libro fantasy affascinante e divertente, ricco di personaggi originali. Insegna che l’aspetto fisico non è tutto, conta molto di più l’interiorità. Da questo libro è stato tratto l’omonimo film del maestro Hayao Miyazaki, maestro del cinema di animazione giapponese.

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Howl e Sophie

 

 

Gita alla conoscenza di Genova della classe 1 C

di Angelica Pagliafico, Irene Prati,Camilla Todi.

10-05-2016

I giorni 28 e 29 Aprile la classe prima C si è recata a Genova,una delle città marinare. Ci hanno accompagnato la prof. Centenari e il prof. Don Pezzani. Alle 8.15 ci siamo trovati davanti alla stazione di Castel San Giovanni, eravamo tutti addormentati ed avevamo un sacco di valigie. Quando è arrivato il treno, siamo saliti e la prof. Centenari ha iniziato a dirci il programma della giornata. Durante il viaggio abbiamo chiacchierato, ridacchiato e fatto foto e alle ore 10 siamo arrivati a destinazione, abbiamo cercato l’hotel e scaricato i bagagli. Abbiamo visitato una chiesa con accanto un ospedale che accoglieva i pellegrini e poi abbiamo visitato i carrugi ovvero delle vie strette dove abitavano i pescatori. Velocemente è arrivata l’ora del pranzo e ci siamo avviati verso il porto antico dove abbiamo pranzato.

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Insegna dell’ingresso all’acquario

Verso le 14.00 ci siamo recati all’acquario,dove abbiamo visitato numerose vasche con diversi tipi di animali: pesci, stelle marine, squali, delfini, meduse,…

 

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Alcuni animali visti all’acquario

Alle 16.00, finita la visita, siamo ritornati in hotel e ci siamo divisi nelle varie stanze. Successivamente, la prof. Centenari ci ha detto di farci ritrovare alle 19.30 nella hall per andare al ristorante.

La mattina ci siamo svegliati presto e, dopo aver fatto colazione, sono iniziate le visite ai palazzi. Ci siamo recati a Palazzo Rosso dove di fronte era situato Palazzo Bianco; in entrambi abbiamo osservato quadri e affreschi e su alcuni soffitti c’erano raffigurate le stagioni.

 

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Palazzo Rosso

Più tardi abbiamo visitato la Cattedrale di San Lorenzo, era decorato a righe bianche e nere, segno di nobiltà e bellezza.

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Cattedrale di San Lorenzo

Infine siamo tornati in hotel per riprendere le valigie e tornare a Castel San Giovanni.

Secondo noi questa gita è stato un modo per stare insieme, divertirci e per imparare cose nuove.

Una giornata a Spettine con la classe seconda B

Giochi, attività nel verde e geocaching

di Davide Zito

10/5/2016

Il giorno 11 aprile, le classi 2 B di Sarmato e di Castel San Giovanni si sono recate alla base scout di Spettine per passare una giornata immersi nel verde.

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La base scout di Spettine, immersa nella natura

Partiti da Piazza Olubra alle 8, siamo arrivati alla base scout alle 8.30. Appena scesi al pullman, ci siamo messi in cerchio e abbiamo conosciuto i vari capi scout che ci hanno diviso in sei diversi gruppi. Al mattino abbiamo svolto tre diverse attività: durante la prima, due esperti ci hanno insegnato a utilizzare le cartine e i punti cardinali. Nella seconda, ci hanno spiegato la storia dello scoutismo e ci hanno fatto provare delle attività sul gioco di squadra; nella terza attività, abbiamo potuto passeggiare nel bellissimo paesaggio della Val Nure e ci hanno portati sulla cima della collina a visitare il castello diroccato di Spettine.

Tornati alla base, abbiamo pranzato e avuto un po’ di tempo libero. Quindi ci siamo di nuovo messi in cerchio e ci hanno spiegato l’ultimo gioco: il geocaching! Il gioco è una specie di caccia al tesoro che consiste nel cercare dei contenitori nascosti in particolari luoghi identificati dalle coordinate geografiche, i cosiddetti “cache”.

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http://www.geocaching.com

I contenitori contengono un “logbook”, ossia un piccolo blocco note sul quale il geocacher lascia un segno del suo passaggio sotto forma di firma o anche di un commento. Nei nostri contenitori erano presenti dei foglietti che dicevano di fare delle foto tutti insieme, una volta trovati. All’inizio della gara, i vari capi hanno dato ad ogni squadra una mappa che diceva dove si trovavano i vari involucri. Al termine dell’attività, si consegnavano le foto agli educatori che a fine giornata hanno proiettato le immagini di tutti i ragazzi.

Una volta preparate le classifiche, ci hanno consegnato dei premi in base alle nostre posizioni. Quindi ci siamo salutati, siamo tornati in pullman e, un po’ a malincuore, ce ne siamo tornati a casa.

Recensione del libro: “Cioccolato al latte”

Di Simone Bersani con la collaborazione di  Traversi Arianna, Sara Virtuoso e Paola  Prifti

10/05/2016

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Titolo: Cioccolato al latte

Autore: Adrian Fogelin

Editore: Buena Vista

La protagonista della storia è Cass, una ragazzina che frequenta la seconda media e  vive  a Tallahassee in Florida con il papà, la mamma e due sorelle.

Nella casa vicina alla sua, è andata ad abitare una famiglia di neri. Visto che suo padre è razzista, ha deciso di costruire una palizzata per non avere niente a che fare con loro. Nonostante la palizzata, Cass è curiosa di vedere i nuovi vicini e un giorno, per caso, incontra Jemmie, una sua coetanea. Contro ogni pregiudizio, le due ragazzine diventano amiche, scoprendo di avere in comune tante cose, tra cui la passione per la corsa. Si allenano ogni giorno e formano una squadra: le “Cioccolato al latte”, anche se il papà di Cass non è d’accordo sulla loro amicizia e tenterà di separarle. Si presenta l’occasione per le due ragazzine di gareggiare e di mostrare che il bianco e il nero possono stare insieme. Riusciranno nel loro intento, superando i dubbi delle loro famiglie?

Questo libro mi è piaciuto molto perché mi ha fatto capire che non conta il colore della pelle, le persone sono tutte uguali e per questo vanno rispettate. E’ una bellissima storia di amicizia, molto attuale, nella quale lo sport diventa uno strumento di integrazione.

La classe 3 E impegnata nel progetto di “Didattica della Memoria”

Un cortometraggio attualizza il messaggio dell’intervista a Franco Pesaro

di Frattola Matilde, Lombardi Elisa, Magistrali Elena , Mozzi Carolina

10/5/2016

La classe 3E, come le altre terze, ha aderito al progetto sulla Didattica della Memoria, che ha come obiettivo conoscere, riflettere e attualizzare il messaggio della storia del Novecento, con tutte le sue discriminazioni, razzismi e tragedie.

Abbiamo avuto il compito di costruire un prodotto multimediale che sarebbe poi stato unito al lavoro delle altre terze attraverso un film, intitolato “Una storia speciale, il racconto di una vita: intervista a Franco Pesaro”. Ci ha guidato un regista piacentino: Andrea Canepari.

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Il dvd del film delle classi terze

Innanzitutto alcuni ragazzi hanno intervistato Franco Pesaro, fratello di Tina scomparsa a Dachau in un campo di sterminio. La nostra classe ha poi deciso di approfondire la parte dell’intervista riguardante il viaggio del signor Pesaro che, durante la Shoah, è scappato in Svizzera con i suoi fratelli per salvarsi la vita. Siamo partiti dal racconto del suo viaggio, con tutti i disagi, le incertezze e la paura, per  paragonarlo al viaggio che ha portato al nostro paese i nostri compagni stranieri.

Abbiamo scelto come set  la nostra classe e la piazza Agostino Casaroli.

Abbiamo preparato un copione nel quale i nostri compagni hanno raccontato il loro viaggio. Poi abbiamo usato la forma dell’ intervista: abbiamo fatto noi le domande ai compagni per far risultare le risposte e di conseguenza il video, più spontanei.

Inoltre, per arricchire il nostro lavoro, abbiamo utilizzato la tecnica dello “stop motion”: tante foto messe in sequenza hanno creato il movimento di alcuni pupazzetti che rappresentavano i compagni di classe. Ci sono volute tanta pazienza, concentrazione e precisione.

Una volta visto il risultato finale al Cinema Teatro Moderno, siamo stati molto soddisfatti e fieri del nostro lavoro.

 

Il nostro giornale vince il premio nazionale “Giornalista per 1 giorno” 2016

Una rappresentanza della redazione a Chianciano per ritirare il premio

articolo di: Muselli Sara e Nani Camilla

3/05/2016

L’associazione nazionale Alboscuole, che si occupa di giornalismo scolastico, ha assegnato al nostro giornale “La voce dell’Olubra” il premio “Giornalista per 1 giorno” 2016, nella categoria “Critica e recensioni”.

L’Associazione Nazionale di giornalismo scolastico nasce il 1 ottobre 2002 grazie all’attuale Presidente Ettore Cristiani. Alboscuole non persegue finalità di lucro, è libera ed indipendente da ogni partito politico, non è espressione di alcun gruppo finanziario o imprenditoriale e persegue i seguenti scopi: progettare, organizzare e realizzare attività per la ricerca, tutela, valorizzazione e promozione del giornalismo scolastico nelle scuole italiane.

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Il presidente di Alboscuole al Meeting

Il 28 aprile, una rappresentanza della redazione, composta da dodici ragazzi e accompagnata dalle professoresse Antoniotti e Scotti si è recata a ritirare il premio a Chianciano Terme una località presso Siena, dove si sarebbe tenuta la cerimonia di premiazione e la festa relativa.

Abbiamo preso il treno a Piacenza e abbiamo raggiunto Chianciano in tarda mattinata. Abbiamo depositato i bagagli in albergo, pranzato e, nel pomeriggio, ci siamo recati presso il palazzetto dello sport della città per partecipare al Meeting Alboscuole.

C’erano ragazzi provenienti da tutta Italia, non solo appartenenti alle scuole Secondarie ma anche a quelle Primarie. In tutto sono state premiate cento scuole selezionate tra alcune migliaia.

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L’affollato palazzetto dello sport di Chianciano

Ogni scuola premiata ha ricevuto una targa ricordo ed ha avuto la possibilità di presentarsi a tutti i partecipanti.

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La premiazione

 

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L’organizzazione dell’evento è stata molto efficiente e durante il pomeriggio non ci sono stati tempi morti ne’ possibilità di annoiarsi: le premiazioni sono state intervallate da momenti di ballo e movimentate da un ottimo servizio di animazione. Dopo la cena era in programma una serata danzante: ci siamo scatenati nello stesso palazzetto dello sport, trasformato per l’occasione in un’enorme discoteca!

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La serata danzante

Stanchi ma davvero entusiasti, ci siamo ritirati in albergo per la notte: il giorno dopo ci aspettava una bellissima giornata in giro per Firenze! Infatti, dopo la colazione, abbiamo preso il treno ed eccoci nella capitale toscana!

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La chiesa di Santa Croce

Abbiamo trascorso da turisti l’intero giorno: passeggiando, ammirando i monumenti, visitando bellezze artistiche incredibili, ammirando negozi.

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Le tombe medicee di Michelangelo

Le tombe medicee di San Lorenzo, realizzate da Michelangelo, Santa Croce, la Sinagoga, Ponte Vecchio, il duomo di Santa Maria del Fiore con la piazza antistante, Santa Maria Novella sono state le mete dal nostro itinerario.

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La Sinagoga

Al termine della giornata, di nuovo in stazione: il treno ci ha riportati a casa, molto soddisfatti per il riconoscimento ricevuto e per le meraviglie che abbiamo potuto ammirare.

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Santa Maria Novella

Recensione del libro: “Il gladiatore”

L’avventura epica del piccolo Marco, che risorgerà da schiavo ad eroe…

Di Silva Leonardo e Ianaro Jacopo

03-05-2016

Autore: Simon Scarrow

Editore: Giunti

Copertina del primo Episodio

“Il Gladiatore” è un romanzo storico per ragazzi suddiviso in quattro libri. E’ stato scritto da Simon Scarrow e pubblicato per la prima volta nel 2012 dalla casa editoriale Eagles in lingua inglese. In Italia è stato pubblicato dalla Giunti.

Simon Scarrow è un celebre scrittore di romanzi storici per adulti, bestseller nelle classifiche internazionali. Questo è il suo esordio nella letteratura per ragazzi.

Il libro racconta la storia di un ragazzo di nome Marco che dopo aver perso il padre Tito, ex generale romano, è reso schiavo insieme alla madre da un usuraio di nome Decimo; in seguito, durante un tentativo di fuga, la madre viene ricatturata e Marco prosegue la sua avventura da solo.

La sua fuga finisce in un porto, dove tenta di salire su una nave; qui viene scoperto e mentre sta per essere ucciso viene salvato da Porcino, proprietario di una scuola per gladiatori vicino a Capua in Campania, che nota il suo potenziale. In questa scuola viene addestrato per affrontare battaglie contro altri gladiatori e alla fine di questo percorso di allenamento, combatte contro il “bullo” della scuola in uno scontro all’ultimo sangue per intrattenere dei nobili romani tra cui erano presenti Cesare e sua nipote Porzia. Vince l’incontro e umilia l’avversario senza ucciderlo e così è messo alla prova un’altra volta, armato di un solo pugnale, contro due lupi. Riuscirà a cavarsela di nuovo e a diventare un gladiatore?

Consigliamo questo libro perché, oltre a divertire, ha una trama molto intrigante e appassionante.

Recensione del libro: “Harry Potter e la pietra filosofale”

Dopo quasi vent’anni, il giovane mago incanta ancora

di Sofia Roscio in collaborazione con Jessika Hoxha

3/5/20016

Autore: J. K. Rowling

Editore: Salani

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“Harry Potter e la pietra filosofale”  è il primo di una serie di sette romanzi che hanno come protagonista il giovane mago Harry Potter. Il libro fu pubblicato per la prima volta il 30 giugno 1997 dalla casa editrice londinese Bloomsbury . Il romanzo ha riscosso un successo incredibile con quasi 120 milioni di copie vendute nel mondo e ha vinto numerosi premi. E’ stato scritto da J. K. Rowling che ebbe l’idea della storia di Harry Potter nel 1990, nel periodo in cui si doveva trasferire a Manchester con il fidanzato, durante un viaggio in treno. Iniziò a scrivere quella sera, anche se ammette che le prime pagine non avevano niente a che fare con l’opera finale. Dopo la morte della madre e la nascita della figlia Jessica, la Rowling spedì a varie case editrici le prime bozze; al secondo tentativo trovò un agente e nel 1996 la Bloomsbury accettò il romanzo, pubblicandolo l’anno successivo.

Tutta la saga di Harry Potter ha inizio quando in una strada di Little Whinging in Inghilterra ,un anziano signore barbuto di nome Albus Silente abbandona, sulla soglia della casa della famiglia Dursley, un neonato di un anno, accompagnato da una lettera. E’ il nipote, Harry Potter, che ha appena perso i suoi genitori in un presunto incidente stradale – in realtà si scoprirà essere il sopravvissuto ad uno scontro con il più malvagio mago di tutti i tempi. Gli zii sono costretti ad accettarlo, obbligandolo però a vivere un’ infanzia infelice, piena di cattiverie, costretto a subire le prepotenze del cugino Dudley. Harry è esattamente l’opposto del cugino: Dudley è grande e grosso, violento e prepotente, mentre lui è mingherlino ed educato, dagli occhi verde brillante e dai capelli neri e spettinati con una caratteristica particolare: una sottile cicatrice sulla fronte a forma di saetta che, a detta degli zii, sarebbe l’unico segno dell’incidente stradale accaduto alla sua famiglia. Intorno a lui, però, accadono da sempre cose strane ed inspiegabili: per esempio, ogni volta che gli zii tentano di tagliarli i capelli sempre in disordine, gli ricrescono in una sola notte… Al compimento degli undici anni, Harry riceve la sua prima lettera, recapitata da una civetta e subito sequestrata dagli zii; a questa ne seguono moltissime altre, tutte uguali alla prima, che invadono la casa e costringono la famiglia, che evidentemente nasconde qualcosa, a trasferirsi in una catapecchia su uno scoglio sulle rive del mare.  A questo punto la storia prende una piega del tutto nuova: a presentarsi nella nuova abitazione dei Dursley per consegnare personalmente la lettera a Harry, è un uomo dalle dimensioni giganti, ma dal cuore d’oro: Hagrid.  Egli gli svela la verità sul suo conto: Harry è un mago, proprio come i suoi genitori che dieci anni prima erano stati uccisi da un perfido mago, Lord Voldemort. Harry frequenterà quindi la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts! La magia entra dunque nella sua vita: salirà sull’Espresso per Hogwarts alle 11:00 del 1° settembre dal binario 9 e 3/4 e lì conoscerà i suoi più cari e fedeli amici:  Ron Weasley ed Ermione Granger. Incontrerà però anche il ragazzo che diventerà il suo acerrimo nemico, Draco Malfoy. Giunti al castello di Hogwarts, gli alunni del primo anno vengono smistati nelle quattro Case: Grifondoro, Tassorosso, Corvonero e Serpeverde. Durante l’anno scolastico, i tre amici studieranno, conosceranno insegnanti speciali, svilupperanno le loro arti magiche e vivranno la loro prima avventura: infatti c’è il sospetto che il professor Severus Piton, insegnante di Pozioni, voglia rubare la Pietra Filosofale, una pietra magica che trasforma ogni metallo in oro e produce l’Elisir si Lunga Vita. Tale pietra è nascosta al castello di Hogwarts perché si sussurra che Voldemort, l’oscuro signore, non sia morto ma ridotto in puro spirito e voglia tornare… Ma in realtà si sbagliano….

E’ incredibile che sia arrivata alla mia veneranda età di 13 anni senza aver letto nessun “Harry Potter”! E’ difficile recensire un libro che milioni di lettori in tutto il mondo hanno già letto. Mi ha stupito scoprire che le tematiche principali del libro sono quelle dell’adolescenza. Il maghetto più famoso del mondo è un ragazzo incompreso, che ha provato dispiaceri e umiliazioni, si sente insicuro e inadeguato ma smanioso di essere diverso dagli altri e di trovare amici che la pensano come lui e condividono gli stessi valori. Uno di noi, insomma!Forse è questo il motivo del suo successo. Il tutto però ambientato in una scuola molto diversa dalla nostra!

Giochi sportivi studenteschi 2016: salto in lungo delle classi prime

Di: Simone Floridi, Andrea Zanardo, Emanuele Zaffignani

26/4/2016

l giorno  22 aprile 2016, i ragazzi delle classi prime delle scuole medie di Castel San Giovanni e di Sarmato si sono recati al campo sportivo “P. Soressi” per partecipare ai Giochi sportivi studenteschi.

Vi rendiamo conto della specialità del salto in lungo, che riscuote sempre molto successo tra i giovani atleti.

Hanno iniziato i maschi, dato che le femmine erano impegnate nelle specialità delle corse.

Ora intervistiamo la ragazza che è arrivata 1^ nel salto in lungo, Irene Prati di 1^C:

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Simone: Che sport pratichi?

Irene: Pratico pallavolo

Simone: Ti aspettavi di vincere?

Irene: Sinceramente non me lo aspettavo, perché molte ragazze erano alte molto più di me!

Simone: Eri emozionata prima della gara?

Irene: Sì, ero molto emozionata!

Complimenti Irene, il tuo è stato è stato un ottimo salto!!

 

Giochi Sportivi Studenteschi 2016 delle classi prime

Tutti al campo sportivo per le competizioni di atletica leggera

Di Matteo Valla, Federico Bosini, Filippo Frattola, Alice Buonocore

3/5/2016

Il 22 aprile, le classi prime della scuola secondaria di I grado “G. Mazzini” e della scuola corrispondente con sede a Sarmato, si sono recate al Campo Sportivo per svolgere i giochi sportivi studenteschi. Le specialità nelle quali gli alunni si sono cimentati sono state quelle classiche: salti, corse, lanci.

Una volta arrivati, i ragazzi si sono divisi nelle varie postazioni che, in diversi punti del campo, erano adibite alle diverse gare. E i giochi hanno avuto inizio. Ognuno è stato impegnato in una o più specialità per tutta la mattinata, con soddisfazioni per tutti.

Queste le classifiche:

Salto in alto maschile

  1. Silva Leonardo
  2. Decan David
  3. Tosca Mathias

Salto in alto femminile

  1. Prati Irene
  2. Lecini Fatma
  3. Adnani Doaa

Salto in lungo maschile

  1. Frigerio Alessandro
  2. Sartori Ettore
  3. Jarane Wassim (Sarmato)

Salto in lungo femminile

  1. Prati Irene
  2. Sula Laura
  3. Roscigno Aida

Getto del peso maschile

  1. Volpato Giona
  2. Decan David
  3. Boca Gabriele

Getto del peso femminile

  1. Sula Laura
  2. Sciarratta Gaia
  3. Piro Veronica

Lancio Vortex maschile

  1. Farina Bilal (Sarmato)
  2. Dallevalle Sean
  3. Menouar Omar

Lancio Vortex femminile

  1. Medina Angela
  2. Prati Irene
  3. Roscigno Aida

Resistenza maschile

  1. Farina Bilal (Sarmato)
  2. Nemtanu Andrei
  3. Volpato Giona

Resistenza femminile

  1. Porro Sara
  2. Buonocore Alice
  3. Meazza Giulia

Velocità maschile

  1. Jarnane Wassim (Sarmato)
  2. Ibra Alessio (Sarmato)
  3. Merli Tommaso

Velocità femminile

  1. Adnani Doaa
  2. Corleto Sofia
  3. Lecini Fatma

Staffetta mista

  1. classe 1a
  2. classe 1d
  3. classe 1c