Fare memoria non è solamente ricordare.
Fare memoria è guardare avanti.
Grazie alla nostra storia, abbiamo conosciuto le nostre radici.

Ora sappiamo di dover mettere i nostri germogli e spingerci più in alto.
Stiamo crescendo e a volte è difficile pensare al futuro, ma sappiamo di poter contare su chi ci sta intorno e su coloro che lavorano con noi e per noi come pazienti giardinieri.
Per mesi abbiamo riflettuto su problemi, valori ideali interrogando al storia e l’attualità, cercando inoltre le parole per esprimerci e sperimentando la potenza del linguaggio poetico.

Guidati anche dalla testimonianza e dall’incontro con la poetessa Chiara Carminati, ci siamo lasciati incantare dalle possibilità della parola che distrugge e che costruisce.
Alcuni di noi si sono espressi anche attraverso segni, colori, immagini e altri attraverso le note: tanti linguaggi uniti per amplificare il nostro messaggio.

Il risultato si è concretizzato in un percorso fatto di video e poesie, accompagnati dalle canzoni del gruppo musicale, che ha preso avvio dalle parole: parole che offendono, che feriscono, che distruggono, parole che
costruiscono, parole di speranza.

Hanno dato il loro contributo anche le maestre e i bambini di quinta della scuola primaria.
La commemorazione della Giornata della Memoria si è svolta il giorno 19 febbraio presso il teatro Verdi.
Non è mancato il ricordo di Tina Pesaro, nostra concittadina scomparsa ad Auschwitz, della quale abbiamo celebrato il centenario della nascita.
di Marco Terni