Pensando al nostro modo di vivere ho scoperto che possiamo vivere con molto meno di quello che spendiamo ora.
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Mestieri e culture antiche: tradizioni che purtroppo sono scomparse
Siamo in un periodo di profonda crisi. Lo sentiamo ripetere ogni giorno. Le nuove generazioni non sanno come fare fronte a questo momento di emergenza. Manca il lavoro, non si sa come arrivare a fine mese eppure c’è chi è stato peggio di noi, basterebbe guardare indietro e prendere esempio. E’stato intervistato un campione di dieci persone che hanno vissuto la loro gioventù nel dopoguerra, qui nella nostra città: dalle loro testimonianze è emersa una saggezza antica, fatta di una cultura acquisita non certamente dai libri di scuola, ma dall’esperienza di una vita conquistata giorno per giorno con una forza di volontà che oggi a noi è praticamente sconosciuta.
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Impressioni di viaggio…
Al ritorno dalla gita a Trieste, ai partecipanti è stato chiesto di raccontare in una frase le impressioni, le emozioni, i luoghi e le vicende che sono risultate più significative per ognuno di loro. Di seguito sono state riportate in forma anonima, così come ogni alunno le ha scritte. Ci è sembrato giusto non correggerle o riassumerle per evitare le ripetizioni o raggrupparle in base ai temi, ma presentarvele così come noi le abbiamo ascoltate, perché l’emozione di questo viaggio possa giungere anche a voi con al spontaneità con cui lo abbiamo vissuto noi….
I docenti accompagnatori
“Tra mare e montagne, come tra Italia e Slovenia. L’uomo ha saputo abbellirla e renderla splendente: ecco Trieste.”
“Una città piena di fascino e di storia.”
“Insieme di emozioni indimenticabili.”
“Ciò che si fa in compagnia si fa perfettamente.”
“Grazie a questa gita abbiamo imparato cose interessanti e indimenticabili.”
“La Risiera di San Sabba è stata, per me, la parte più toccante della gita, perché siamo stati negli edifici nei quali sono passate tante persone, magari anche nostri parenti.”
“Redipuglia: ‘Ricordati che coloro che qui riposano si sono sacrificati anche per te.’”
“Foiba di Basovizza: dolore, rancore per persone morte ingiustamente. Amore per la mia Patria.”
“Foiba, scorcio di un abisso scuro, sofferente e interminabile, anche tu soffri come tutti quelli che hai divorato involontariamente, nel rancore e nella vergogna di deturpare la terra più bella.”
“Il tramonto sul mare.”
“Il posto che mi è piaciuto di più è stato il Sacrario di Redipuglia, perché ho cercato il mio prozio defunto.”
“Risiera di San Sabba: sterminio degli ebrei, dolore e morte di persone innocenti.”
“Trieste è una città fantastica e ci tornerei volentieri. Soprattutto a piazza Unità d’Italia di sera.”
“San Martino del Carso: è il mio cuore il paese più straziato.”
“Gita impressionante, perché ho toccato con mano i luoghi dove migliaia di persone sono morte e hanno sofferto. Ma mi sono anche divertito.
La città che abbraccia il mare,
al dolce tramonto, è la più bella,
ma le più sofferta: tante innocenti vittime
ha visto morire, eppure rimane sempre così;
bellissima, sperduta nel rosa mare.”
“La piazza Unità d’Italia vista illuminata da tantissime luci che la rendevano uno spettacolo emozionante…”
“Risiera di San Sabba: ho provato compassione e dolore.”
“Questa gita mi è piaciuta perché ho imparato delle cose interessanti e sono stato insieme ai miei amici.”
“Una gita divertente e interessante, con molte emozioni.”
“Trieste occuperà sempre un pezzettino del mio cuore.”
“Redipuglia: presente!”
“Risiera di San Sabba: celle piccole e buie. Persone trattate peggio degli animali.”
“Nella gita a Trieste mi ha colpito la grande quantità di guerre, battaglie, e problemi che hanno dovuto affrontare.”
“Redipuglia: non curiosità di vedere, ma proposito di ispirarvi vi conduca.”
“W Trieste: questa gita mi è piaciuta per la compagnia e i luoghi visitati.”
“Il Castello di Miramare è stato il luogo che mi ha colpito di più, perché di fronte al mare sono uscite tutte le mie emozioni.”
“Non dimenticherò mai le lunghe passeggiate nel centro di Trieste. Sono state un momento di riflessione ma anche di divertimento.”
“Alla fine di una lunga camminata, la libertà di imparare. Redipuglia… un’emozione per sempre.”
“Mi è piaciuto molto il museo della Grande Guerra (Gorizia) e l’acqua della pizzeria “Copacabana”!
“Il luogo che mi è piaciuto di più è stato il museo di Joyce (ragazzo un po’ sfortunato).”
“Risiera: al pensiero di tutti quei crimini commessi, di tutte quelle famiglie costrette ad allontanarsi dalle proprie case e condotte nei campi di concentramento, di quei poveri bambini cremati nei forni, il mio cuore si stringe e il mio pensiero vola a quelle anime innocenti.”
“Quando siamo andati alla Foiba di Basovizza ho provato molta tristezza e dolore nei confronti di quelle persone che sono state uccise ingiustamente e gettate in quelle enormi buche.”
“Chi sono i cavalieri della stanza 321?”
“La Foiba di Basovizza è stata il luogo che mi è piaciuto di più, perché ho ampliato le mie conoscenze sulla Seconda Guerra Mondiale.”
“Redipuglia: morte e distruzione per salvare la Patria.”
“Foiba, scorcio di un abisso scuro, sofferente e interminabile, anche tu soffri come tutti quelli che hai divorato involontariamente, nel rancore e nella vergogna di deturpare la terra più bella.”
“Sacrario del Redipuglia: non potremo mai capire quello che hanno provato ragazzi come noi, quasi coetanei, in quel massacro. Di tempesta s’odono proiettili.”
“Il luogo che mi ha colpito di più è Miramare, perché è rilassante.”
“Alla Foiba di Basovizza mi sono emozionato a sentire quello che accadeva lì.”
“ – 1) I “cavalli” della 321.
– 2) Bello, tutto bello, tranne l’acqua del rubinetto del ristorante Copacabana
– 3) Non ho ancora capito come funzionava la luce del bagno.”
“La gita è stata molto bella, vorrei ritornarci.”
“Il luogo che mi è piaciuto di più è stato il Redipuglia, perché ho scoperto le sofferenze dei nostri antenati durante la guerra.”
“Io e i miei amici “cavalli” ci siamo divertiti in questa calorosa avventura.”
“Redipuglia: davanti ai miei parenti.”
“Il posto che mi ha colpito e porterò sempre nel mio cuore è stato Piazza Unità D’Italia, perché è un luogo bello e accogliente.”
“L’ultima sera a Piazza Unità d’Italia: divertimento sulle luci blu.”
“ Hotel accogliente
Redi puglia presente
Le foibe fan star male
Ma il più bello è sempre il mare
Colmo di ricordi
E anime che sono sempre nel nostro cuore
Infatti nessuna croce manca.”
“Tutto è stato fantastico ed emozionante.”
“Redipuglia, luogo di dolore e fierezza per tutti i morti per difendere l’Italia.”
“Redipuglia: tanti caduti per un solo desiderio.”
Gli alunni delle classi 3E e 3 A
Viaggio d’istruzione a Trieste: una relazione per non dimenticare…
I giorni 22, 23 e 24 aprile 2013 hanno visto le classi 3^A e 3^E impegnate in una importante gita scolastica.

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A holiday in Egypt
When I was 8 years old I went to Egypt. The first day we visited the city of Cairo and it was very quaint.
Giornata della memoria: i ragazzi di 3^C recitano il Nabucco
Ogni anno la nostra scuola media dedica molta attenzione alla celebrazione della Giornata della Memoria, organizzando una cerimonia durante la quale i ragazzi delle classi terze presentano i loro lavori legati al tema dell’Olocausto.
La classe terza C ha deciso di rappresentare in forma teatrale un’Opera, il Nabucco, che è il simbolo dell’oppressione e della persecuzione dei popoli da parte di altri popoli; nell’opera si parla del popolo ebraico, ma in essa possiamo riconoscere tutti quei popoli ai quali è negata la propria libertà e dignità.
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La gita a Roma della classe 3^C
Finalmente il giorno così tanto atteso è arrivato!
Quando le strade si dividono
Base Scout.
Attività di Orientamento: tutti pronti a vincere la gara!
Sarà una normale gara o un’esperienza in un mondo fantastico?
Un’attività sportiva diventa un pretesto per scrivere un racconto fantastico.
Il nostro sguardo sul mondo di ieri e di oggi
L’associazione A.D.A. in collaborazione con UIL Pensionati Emilia Romagna ha indetto un concorso “Il nostro sguardo sul mondo di ieri e di oggi”, rivolto agli studenti delle scuole medie e superiori per promuovere una migliore conoscenza da parte dei giovani della storia, dell’ambiente e dell’economia del proprio territorio di ieri e di oggi.
I ragazzi di IIIC e di altre classi classi terze del nostro Istituto, aderendo a questa iniziativa, hanno affrontato diverse tematiche:
-temi sociali (lavoro, comunità, relazioni sociali..)
-temi ambientali (territorio, tradizioni, culture, prodotti della terra..)
Attraverso video, interviste, temi, presentazioni, foto… hanno realizzato un proprio progetto personale. A Maggio verrà comunicato il vincitore di questo concorso, che vincerà una somma di denaro.
Ecco alcuni esempi di elaborati dei ragazzi di 3C.
CORRIERE DELLA SERA
(Edizione straordinaria)
Qualche giorno fa, in una scuola media di Castel San Giovanni in provincia di Piacenza, abbiamo scoperto che molti ragazzi hanno deciso di partecipare ad un concorso: dovevano intervistare un nonno, una nonna, una zia, un vicino di casa, per scoprire cosa accadeva “nella loro epoca” e cosa accade oggi, in un determinsto. Riportiamo sotto un esempio di questi lavori, una ragazza Lucia della classe 3^C ha intervistato il nonno Giulio che da tanti anni, lavora nel settore navale ed è a capo di un’azienda. La sua idea è stata quella di fare il confronta tra l’azienda (nella quale lavora il nonno) come è oggi e come era all’inizio del suo sviluppo, inoltre ha voluto illustrare come la crisi economica possa aver influenzato il lavoro.
È bello notare che i ragazzi di oggi, nonostante abbiano solamente quattordici anni si interessino del passato, del presente e del loro futuro.
Ecco una semplice domanda che abbiamo posto a Lucia:
Lucia, sei ancora giovane, ma ti interessi della situazione economica del nostro paese? Come mai hai scelto di intervistare tuo nonno e parlare della sua azienda? Cosa sai di questa ditta?
“Sono molto giovane, ma anche da piccola mi sono sempre interessata di ciò che succedesse in Italia, nel mondo e nel mio piccolo paese. Essendo molto vergognosa, non ho mai parlato direttamente con mio nonno del suo lavoro, non ho mai avuto il coraggio di chiedere i dettagli dell’azienda, di cosa ci fosse al suo interno e come funzionasse lavorare nel settore navale, quindi quando ho avuto la possibilità di partecipare a questo progetto, ho colto l’occasione per scoprire cose e farle scoprire anche agli altri. Non sono molto informata a proposito dell’azienda, ma parlando in famiglia so che l’azienda si chiama “RTN” ed è la sigla di “Realizzazioni Tecniche Navali”.
Questa ditta si trova tra Castel San Giovanni e Borgonovo Val Tidone, negli anni ha cambiato spesso sede, oggi invece ha trovato stabilità in un grande edificio dove si trovano gli uffici nella quale lavorano gli ingegneri e l’officina, dove vengono costruite le macchine e i pezzi necessari alla produzione.
Il campo della costruzione di navi è molto importante sia nel campo economico sia nel campo lavorativo.”
Ecco l’intervista che Lucia ha posto a suo nonno:
Quando è nata l’azienda?
“L’azienda è nata il 2 marzo del 1968.”
Chi è che ha avuto l’idea di fondarla? A che età?
“Dopo essermi laureto in ingegneria meccanica ho lavorato per qualche anno allo stabilimento Fiat, mi sono appassionato ai motori, da allora ho deciso di fondare un’azienda che riguardasse le navi. Quando ho preso questa decisione avevo 33 anni benchè non sapessi ciò che mi aspettava.”
In quel periodo com’era l’economia?
“Quando ho fondato l’azienda l’economia era piuttosto stagnante.”
È stato difficile entrare a far parte del mercato navale?
“È stato molto difficile, perchè non è un settore molto sviluppato, è raro trovare aziende di questo tipo.”
Si è evoluta negli anni?
“Certamente si è evoluta negli anni, all’inizio è stato difficile portarla avanti, ma grazie alla collaborazione con altri paesi si è arrivati ad una fiorente attività. “
È aumentato il numero di collaboratori?
“Il numero di collaboratori è cresciuto di tanto in tanto, non sempre nel cammino abbiamo trovate persone all’altezza del proprio lavoro e consapevoli delle proprie responsabilità, oggi invece lavoro con persone giovani che hanno spirito di iniziativa e molte idee.”
[IERI- Un operaio al lavoro]
[OGGI- Degli operai al lavoro]
Ci sono mai stati rapporti con paesi europei o extraeuropei?
“Nel corso degli anni abbiamo avuto rapporti con Germania, Spagna, Tunisia, Cecoslovacchia, Norvegia, Svezia, Cina, Argentina ed Inghilterra. Tutt’oggi ci sono stretti rapporti con questi paesi e si spera per un fiorente successo in campo mondiale.”
Ci sono delle differenze nel modo di costruire navi dal passato ad oggi?
“Le differenze ne l modo di costruire navi dal passato ad oggi sono molte, le principali però sono che in passato lo scafo veniva tutto chiodato ed era costruito in legno, mentre attualmente è saldato e vengono utilizzati vari materiali. Nel campo della propulsione invece si è passato da motori lenti e pesanti a quelli veloci con risparmio in peso e consumo.”
[IERI- Uno scafo antico]
Quante aziende di questo tipo ci sono in tutta Europa?
“In tutta Europa ci sono tre aziende di questo tipo.”
Come è strutturata?
“L’azienda è strutturata in diversi settori: “Reparto ricerca e sviluppo” dove alcuni ingegneri sono preposti allo sviluppo di nuovi prodotti. Esiste inoltre il “raparto commerciale” che si occupa della vendita mondiale dei prodotti, un altro è il “reparto assistenza tecnica” che si occupa della gestione delle macchine vendute. “Reparto ricambi” si occupa della fornitura nella post vendita, c’è il “reparto produzione” dove si costruiscono i prodotti per la vendita, “reparto contabilità e finanza” dove avvengono i controlli e le fatturazioni ed infine il “reparto spedizioni”.”
Un tempo, non c’erano tutti questi reparti, si sono sviluppati negli anni.
Cosa si è fatto per migliorare?
“Le ricerche si sono sviluppate negli anni, grazie a studi che hanno permesso di ottenere un prodotto che sia di giovamento sia in campo ecologico sia in campo energetico.”
[OGGI- Una parte del motore]
[OGGI- Un motore]
La crisi ha influenzato l’azienda?
“Si, la crisi attuale ha influenzato l’azienda, perchè in questo campo la crisi è dovuta al fatto che nel periodo del boom sono state prodotte molte navi che attualmente sono in disarmo e pertanto i cantieri non hanno nuovi ordini.”
Sono molte le richieste di produzione?
“Nel campo delle navi si ha l’indice della situazione economica mondiale, in quanto se esistono merci da trasportare si ha uno sviluppo economico, se le merci sono poche vuol dire che il lavoro è scarso. L’indice è rafforzato dal trasporto dato che tramite navi si trasportano merci e petrolio, a seconda delle merci trasportata si ha l’indice economico di una nazione in questo periodo di crisi e una timida variazione in aumento fa si che si abbia una ripresa economica e nel lavoro.
In controtendenza si ha un grosso sviluppo di panfili (grandi yacht) per uomini ricchi che non risentendo della crisi danno lavoro alle industrie.”
Sei ottimista o pessimista riguardo al futuro di questa azienda?
“Dato che l’azienda ha realizzato nuovi brevetti per il risparmio energetico si spera che in futuro si abbia un buono sviluppo in campo mondiale.”
[IERI- Una nave mercantile]
[IERI- Un peschereccio]
[IERI- Un peschereccio]
[IERI- Uno dei primi panfili]
[OGGI- Uno dei panfili più recenti]
[OGGI- Uno dei più moderni tra gli yacht recenti]
[Stemma della RTN]
Scritto da: Amici Lucia
Interviste di: Amici Lucia
Foto di: Amici Lucia
-Concorso sulla crisi 2012/2013 Amici Lucia 3^C-
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L’Universo visto da noi
Siete pronti per uno splendido viaggio nell’Universo?
Ebbene, partite con noi!
Osservando il cielo in estate, si può vedere una striscia biancastra che attraversa tutto il cielo.
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