L’intitolazione dell’albero della Legalità: “Nonna Speranza”

20/4/24

I ragazzi delle classi prime della scuola secondaria e delle quinte della scuola primaria, accompagnate dal gruppo musicale d’istituto, la mattina del giorno 19 aprile, si sono riuniti sotto la grande e centenaria quercia di via Carlo Manzella, a Castel San Giovanni,  per un evento davvero speciale. La grande quercia sarebbe diventata “Albero della Legalità” e le sarebbe stato attribuito un nome dai bambini della scuola primaria.

Le classi quinte ed alcune classi prime, preparate da un laboratorio di musica durato alcuni mesi e dirette dal prof. Cirinnà, hanno creato un enorme coro di circa 200 bambini e ragazzi. Proprio con una canzone è cominciato l’evento: “Gli alberI”, musicata dal prof. sulle parole di Bruno Tognolini. Quindi i bambini hanno spiegato il motivo della scelta del nome della quercia: “Nonna Speranza” a unire passato e futuro. A seguire, noi delle medie abbiamo raccontato il nostro lavoro sulla legalità e presentato i consigli che, secondo noi, la quercia ci potrebbe dare per vivere meglio insieme: rispettare ciò che ci circonda, denunciare quello che non va, avere il coraggio di mettersi in gioco. Abbiamo deposto i nostri pensieri scritti su foglie di quercia ai piedi del grande albero. 

Le autorità sono intervenute a questo punto per proporci qualche riflessione: la nostra preside Maria Cristina Dragoni, il sindaco Lucia Fontana, la referente dell’associazione Libera, Antonella Liotti. E’ arrivato quindi il momento di svelare la targa che l’amministrazione comunale aveva preparato per l’evento.

Infine, il grande coro ha cantato la canzone “Lo chiederemo agli alberi”, di Simone Cristicchi, accompagnato da un violino della Memoria, costruito in un campo di concentramento, a Terezin nella Repubblica Ceca. Il marchio del violino, che ci è stato concesso dal proprietario Matteo Corradini, è Zalud, che in ceco significa proprio “ghianda”!

Concludendo, ci è piaciuto molto il concetto della “rivoluzione gentile” che fanno gli alberi: cambiano il mondo con la loro resilienza e l’attaccamento alle loro radici, ai loro valori. Anche noi vogliamo seguire il loro esempio. Abbiamo letto che a Palermo, vicino alla casa di Giovanni Falcone, c’è un albero che è diventato un monumento a ricordo del giudice ucciso dalle mafie: un monumento vivo, che cresce e respira proprio come noi.

Anche la nostra quercia è diventata il nostro monumento vivo, per noi che siamo i semi della speranza. Di seguito, potete vedere il video dell’evento.

“Anne Frank – Diario”: la graphic novel

20/4/2024

Anne Frank nasce nel 1929 a Francoforte, in Germania. Ha una sorella, Margot, di tre anni più grande. Purtroppo, quando salì al governo Adolf Hitler, a causa delle leggi razziali che prevedevano restrizioni e persecuzioni per gli ebrei, fu costretta a scappare nei Paesi Bassi, più precisamente ad Amsterdam, dove tornò a vivere una vita normale: pattinava, andava in bici e si divertiva. Ma nel 1940 la Germania nazista invase i Paesi Bassi e così, con la guerra e l’estensione delle leggi razziali, gli Ebrei non ebbero più libertà ed iniziarono le persecuzioni. Quando arrivò una lettera dalle SS per Margot, che significava la deportazione nei campi di sterminio,  Anne e la sua famiglia furono costrette a nascondersi in una soffitta nell’edificio sopra all’azienda del padre. Purtroppo, il 4 agosto del 1944, tutti i rifugiati vennero scoperti, catturati e portati nei campi di concentramento. La Graphic Novel che racconta  il diario di Anne Frank, è un’importante testimonianza dei tempi della Seconda guerra mondiale, in particolare, della Shoah. E’ stato interessante conoscere cosa provava una nostra coetanea, le sue emozioni, le sue paure; ci ha colpito sapere cosa mangiava, cosa faceva quando era nascosta e, secondo noi, è stata molto coraggiosa. Ci hanno colpito le immagini disegnate da Ari Folman perché sono molto dettagliate e belle graficamente.

Ma cos’è una graphic novel? La graphic novel è una specie di fumetto, una storia raccontata con disegni e testi, il cui scopo è di appassionare il lettore con le immagini e le parole. Le graphic novel sono solitamente auto conclusive cioè senza un seguito della stessa storia. Scegliere una graphic novel come lettura è una grande opportunità perché usa un linguaggio molto adatto ai ragazzi, aiuta ad avvicinarli alle storie e colpisce per la creatività delle illustrazioni.

In visita al Museo di Storia Naturale di Piacenza: un’esperienza speciale!

20/4/2024

Venerdì 5 Aprile, le classi Prima A e Prima B della scuola secondaria “G. Mazzini”, si sono recate alla stazione ferroviaria di Castel San Giovanni, destinazione Piacenza. Attendeva gli alunni un’esperienza straordinaria: la visita al Museo di Storia Naturale di Piacenza. Il treno di andata  aveva orario di partenza alle 08:20, mentre quello di ritorno era previsto per le 12:42. Una volta arrivate, le due classi si sono separate per la visita al museo: una classe ha fatto la visita mentre la seconda è stata all’esterno a fare un laboratorio molto interessante che ha insegnato ad individuare gli alberi dall’analisi delle loro foglie. Le classi, alla fine delle loro attività, si sarebbero scambiate.

Nella visita del museo, la Prima A, guidata da un’esperta, ha potuto osservare animali imbalsamati di tutti gli ambienti del territorio piacentino: pianura, collina, montagna e fiume. Inoltre, sono state illustrate testimonianze delle ere geologiche che hanno modellato la nostra provincia: fossili di vegetali e animali marini e terrestri ormai scomparsi.

Successivamente i ragazzi sono usciti nel giardino del museo, dove una guida ha consegnato agli alunni un testo con le istruzioni per classificare i diversi tipi di albero a partire dalle foglie. Sul foglio erano presenti domande “tecniche” che portavano alla risposta finale, cioè all’ipotesi della tipologia di albero; l’esperta confermava o smentiva l’ipotesi. Aceri, querce, gelsi, tassi, platani: ogni foglia ha le proprie caratteristiche che la distinguono dalle altre. Consigliamo questa esperienza a tutti i “malati” di preistoria o di scienza naturale!

I nostri centoni sugli alberi

7/4/2024

Agli alunni della classe 1^A, è stato assegnato un compito creativo: realizzare un centone partendo da alcune poesie assegnate. Ma cos’è un centone? La parola “centone” deriva dal latino centonis che significa “panno costituito da pezzi di stoffa differenti”. Nella poesia, con la parola “centone” si indica un componimento poetico formato con versi di numerosi poeti diversi, adattati ad altri significati o con versi di poesie differenti di uno stesso autore. Il tema principale che abbiamo trattato noi, è stato quello degli alberi, perché quest’anno stiamo affrontando un percorso sulla natura. E ora vi proporremo alcuni dei nostri centoni.

IO  E VOI centone realizzato con versi di Alda Merini,  Chandra Livia Candiani, Wislawa Szymborska, Sergy Esenin

Tu non sai 

che ci sentiamo 

che facciamo vita 

viaggiamo insieme 

cerchiamo di sapere qualcosa ognuno a suo modo 

nel silenzio assonnato. 

UNA BETULLA SOTTO CASA centone realizzato con versi di Sergey Esenin, Giusi Quarenghi, Emily Dickinson.

E sta la betulla

che mi fa solletico

sotto la mia finestra 

nel fuoco dorato.

Ed io per non essere all’antica

mi metterò un ciondolo

AMICO MIO centone realizzato con versi di Jovanotti, Simone Cristicchi, Nazim Hikmet, Chandra Livia Candiani.

Proprio come un albero che vive in mezzo agli alberi,

basta solo un po’ di clima accogliente 

lo chiederemo agli alberi 

mi sento d’accordo 

con gli uomini e con me stesso.

Amico mio.

“Terre e oro”: le classi prime in uscita a Piacenza

7/04/2024

Una gita scolastica, a cui tutte le classi prime della scuola “G. Mazzini” hanno partecipato, ci ha portato a Piacenza, per fare un percorso sul Medio Evo. Le classi hanno potuto ammirare alcuni monumenti medievali di Piacenza, come la cattedrale della città, dedicata a Santa Maria Assunta e ai patroni di Piacenza Sant’Antonino e Santa Giustina, la chiesa di San Francesco, quella di Sant’Antonino, di San Savino e, in Piazza Cavalli, la piazza principale, il palazzo comunale denominato “Gotico”.

Quindi, ogni classe ha visitato Kronos: il museo della Cattedrale di Piacenza.  

Abbiamo visto un bellissimo filmato tridimensionale sul Codice 65, il famosissimo “Libro del Maestro”, un codice miniato preziosissimo conservato proprio nel museo. Quindi, abbiamo ammirato il codice stesso, un bellissimo documento illustrato e decorato.

A questo punto, abbiamo iniziato un laboratorio che ci ha immersi nel mondo degli amanuensi: abbiamo provato a riprodurre dei capolettera, lettere illustrate che si trovavano all’inizio di un capitolo. 

Per decorare i testi medievali venivano utilizzati dei coloranti naturali. Ogni colore aveva una sua fonte diversa: il lapislazzulo per l’azzurro, la terra per il marrone, lo zafferano per il giallo. Una volta ottenuta la polvere triturando la sostanza colorante, serviva un legante e  spesso veniva utilizzato l’uovo. Così abbiamo fatto anche noi: abbiamo mescolato l’uovo alle polveri e  abbiamo ottenuto dei colori pronti ad essere utilizzati. A questo punto, abbiamo disegnato una lettera, l’abbiamo decorata e quindi dipinta e colorata.

Una gita interessante e divertente, sia per la parte di visita ai monumenti, che per quella di laboratorio.

Intervista al prof. Marco Tornari

7/4/2024

Il calcio è uno sport che ci appassiona e, visto che quest’anno abbiamo come professore  di sostegno l’allenatore del Piacenza Under 14 Marco Tornari, abbiamo pensato di approfittarne per intervistarlo su cosa ne pensa del ruolo di allenatore, come il calcio sta cambiando negli ultimi anni e se questo può influire sull’atteggiamento dei ragazzi che cominciano a giocare fin da piccoli.

Queste sono le sue risposte:

D: Che studi ha fatto?

R: Per poter insegnare e allenare ho fatto la triennale di scienze motorie più i 2 anni di specialistica.

D: Nella squadra che allena le danno un soprannome?

R: Il soprannome che mi danno è quello che danno, penso, a tutti gli allenatori di calcio che è “mister”.

D: Cosa la rende felice dei ragazzi della squadra che allena?

R: Mi rende felice, innanzitutto, trasmettere loro dei valori come l’educazione, vedere che i ragazzi salutano tutte le persone che incontrano, i valori come la lealtà in campo e valori come il rispetto degli avversari e poi mi rende felice vedere, anche, dal punto di vista calcistico i loro miglioramenti.

D: Cosa sognava da piccolo e cosa sogna ora?

R: Da piccolo sognavo, come tutti i bambini, di diventare un calciatore famoso, adesso non ho più sogni particolari quindi sono molto realista e vivo la giornata.

D: Come si trova nel ruolo di allenatore?

R: Mi trovo bene devo dire che all’inizio lo vivevo con un po’ di agitazione perché comunque devi parlare davanti a tante persone anche se sono ragazzini. Poi, devo dire che col passare del tempo mi trovo molto bene e a mio agio nel mio ruolo.

D: Cosa ne pensa del cattivo esempio che i calciatori adulti portano ai bambini?

R: Penso che soprattutto i calciatori famosi debbano pensare sempre a come si comportano perché ci sono milioni di bambini che li guardano e ogni loro gesto può essere copiato anche in negativo.

D: Secondo lei è giusto che la tecnologia stia pian piano sostituendo l’arbitro?

R: Ma secondo me non deve sostituirlo ma deve aiutarlo però, in questo caso, parliamo solo del calcio di alti livelli: fortunatamente il nostro calcio dei ragazzi è ancora condotto dall’arbitro umano e tutti devono cercare di rispettarlo il più possibile.

D: Se potesse proporre una nuova regola nel calcio quale sarebbe?

R: Ma in realtà a me il calcio piace così com’è quindi mi auguro anche che non lo modifichino più di tanto perché è un gioco meraviglioso e spero rimanga così.

Grazie professore per l’intervista e per il suo impegno nello sport!

Podcast: istruzioni per l’uso

7/4/2024

Giovedì 8 febbraio, la nostra redazione ha fatto un incontro di formazione sui podcast, con Lorenzo Dardano, speaker radiofonico, formatore, esperto di dizione e comunicazione ed Ester Memeo, esperta di podcast. 

Come prima cosa, abbiamo riflettuto sulla distinzione tra Radio e Podcast. La radio è un mezzo di comunicazione senza le immagini, si basa su suono e voce, è in diretta, affronta tanti argomenti, articola i suoi contenuti in programmi ma soprattutto non è immediatamente riascoltabile. Invece il podcast è registrato, è un prodotto audio, solitamente si ascolta con le cuffie (perché aiutano a stare concentrati sul contenuto), è diviso in puntate e si può riascoltare. Dopodiché ci siamo concentrati più nello specifico sul fantastico mondo dei podcast.

Un curiosità che ci ha colpito è l’ etimologia di questa parola che deriva dall’ inglese: Pod (baccello, capsula) e  Cast (broadcast, registrazione, trasmissione radio, diffusione). Quindi significa, all’incirca, “contenitore di una registrazione”. Quindi, ci siamo chiesti come si registra un podcast. Il podcast è come un libro, con tanti capitoli: c’è un argomento principale, raccontato in tanti episodi. Ci vuole un titolo ben preciso, coinvolgente e bisogna individuare un tema centrale, come, ad esempio, per un podcast scolastico: gite, libri, progetti, argomenti di studio, musica.

Per registrare un podcast, come i veri professionisti, ci sarebbe bisogno di un microfono ed in seguito, di un software per editarlo. In ogni caso, si può tranquillamente registrare anche dal proprio smartphone ( come facciamo noi ) e, per editare, utilizzare un’applicazione come il software “Canva”. Anche nel podcast, come nei testi scritti,  dobbiamo seguire delle regole che riguardano la struttura. All’inizio, inseriamo una sigla (serve a ricordare agli ascoltatori dove si trovano) che è una melodia che abbiamo creato quando abbiamo aperto la nostra Web Radio. Quindi, chi sta parlando saluta gli ascoltatori e deve dire chi è e presentare il podcast. Mentre si racconta, si possono usare sottofondi musicali ed effetti sonori per incuriosire l’ascoltatore e per facilitarlo a immergersi nel contenuto. Infatti dobbiamo ricordare che l’ascoltatore è come se avesse gli occhi chiusi perché non ci sono immagini come nei video. Chi ci ascolta si affida a noi che dobbiamo creare immagini con le parole .

Per rendere il nostro podcast più avvincente, possiamo iniziare con alcune domande, con frasi interrogative. Questo  è un altro elemento che stimola la curiosità delle persone. Dopo aver esposto i contenuti, per concludere, si ringrazia per aver ascoltato e si invita ad ascoltare altri lavori. Volendo si può inserire anche una citazione (ovviamente si deve collegare al contenuto), noi lo facciamo sempre, è un po’ la nostra caratteristica. Grazie a tutti questi preziosi consigli, forniti dagli esperti, abbiamo potuto migliorare le nostre competenze da podcasters! Se volete vedere alcune nostre registrazioni cliccate sul link qui di seguito. Buon ascolto!

https://www.youtube.com/@webradioi.c.c.c.3373

La corsa campestre 2023

7/4/2024

Il 9 novembre scorso, gli alunni della scuola Media “G. Mazzini” hanno partecipato alla corsa campestre, ovvero una gara di corsa su pista e sterrato. La nostra scuola ha svolto la campestre sulla pista dello stadio “Soressi” di Castel San Giovanni e nei suoi dintorni, dove le gare sono cominciate alle ore 10:00. Tutti gli alunni di Castel San  Giovanni sono arrivati al campo a piedi, mentre i ragazzi di Sarmato ci hanno raggiunto in autobus. I partecipanti alle gare erano divisi in categorie e ogni categoria aveva il proprio percorso.


Ecco i vincitori di ogni categoria:

1°(Galana Enzo), 2°(Alberti Andrea), 3°(Provini Gabriel) corsa di circa 1800 metri. Terza media, maschi. 

1°(Conte Kendra), 2° (Lucenti Aurora) 3°(Helal Dorra) corsa di circa 1400 metri. Terza media, femmine.

1°(Villa Davide), 2° (Bocenti Stefano) 3°(Grissa Youssef) corsa di circa 1500 metri. Seconda media, maschi.

1°(Ferrari Anna Lou), 2° (Bertoni Rachele) 3°(Lobianco Rebecca) corsa di circa 1100 metri. Seconda media, femmine. 

1°(Riboni Filippo), 2° (Meskaoui Mohamed) 3°(El Moudni Amir) corsa di circa i 1000 metri. Prima media, maschi.

1°(Cabrera Mia), 2° (Negrea Maria Alexandra) 3°(Lakha Giulia) corsa di circa 1000 metri. Prima media, femmine.

Oggi abbiamo qui con noi due ragazze che sono state molto brave nella campestre: Giulia Lakha e Beatrice Lavelli, che abbiamo il piacere di intervistare. Cominciamo con Giulia.

D: Come ti è sembrata la campestre?

Giulia: Mi è sembrata un’esperienza unica ed emozionante.

D:Come era la giornata?

Giulia: Era molto nuvolosa e faceva molto freddo, infatti ad un certo punto era anche cominciato a piovere ed essendo autunno, c’era più buio del solito. 

D:Qual era lo stato d’animo dei tuoi compagni?

Giulia: I miei compagni, ma anche gli altri ragazzi presenti, mi sembravano molto agitati, e felici allo stesso tempo. C’era molta tensione tra gli avversari e, dagli spalti, c’erano ragazzi che tifavano, facevano cori, incitando i partecipanti. 

D: Ti sei posizionata in testa, ti aspettavi di arrivare in questa posizione? 

Giulia: No, non me l’aspettavo. Pensavo di arrivare tra i primi venti, ma non tra i primi tre infatti ne fui molto contenta. 

D: Qual è stato il momento più emozionante? 

Giulia: Il momento più emozionante per me è stato quando siamo scesi in campo, prima della partenza.

D: Ti eri esercitata per la gara?

Giulia: Sì, mi ero esercitata, andando spesso a correre e facendo nuoto. 

D: Ti sei divertita?

Giulia: sì, mi sono divertita molto e mi è piaciuto partecipare.

Passiamo ora a Beatrice.

D: Come ti è sembrata la campestre?

Beatrice: Non molto complicata,  è comunque stata veramente un’esperienza divertente ed emozionante, sono sicura che non la dimenticherò!

D: Come era la giornata?

Beatrice: Era una giornata d’autunno e quindi era piuttosto fredda; comunque si poteva stare all’aperto, anche se ad un certo punto ha cominciato a piovere.

D: Come erano i tuoi compagni?

Beatrice: Simpatici e  molto agitati, ma anche competitivi.

D: Ti aspettavi di arrivare in una posizione di testa?

Beatrice: No, mi aspettavo di arrivare in una posizione più “bassa”.

D: Qual’è stato il momento più emozionante? 

Beatrice: Sicuramente essere arrivata al traguardo è stata una grande emozione e poi sapere che andavo alle fasi provinciali.

D: Ti eri esercitata?

Beatrice: In realtà no, ho solo dato tutta me stessa e poi mi piace veramente tanto correre.

D: Ti sei divertita?

Beatrice: Sì, mi sono divertita molto e mi è piaciuto molto gareggiare. 

Grazie e complimenti per il risultato raggiunto.

I giochi del 2 aprile 2024

5/4/2024

Il giorno 17/4, presso il campo giochi n. 1 di via Fratelli Bandiera, a Castel San Giovanni, si terranno “I giochi del 2 aprile”, evento a cui parteciperanno i bambini di prima primaria e la classe 2^A della secondaria per ricordare i gemelli Giuseppe e Salvatore Asta, vittime innocenti delle mafie a cui il campo giochi è dedicato.

Il corso di teatro del nostro istituto

25/3/2024

Nella nostra scuola, ci sono diversi corsi pomeridiani aperti a tutti gli studenti, come ad esempio quello che riguarda la redazione del Giornalino di istituto, corsi sportivi di basket, pallavolo, atletica, il gruppo musicale. Tra questi, particolare interesse raccoglie il  corso teatrale, coordinato dalla professoressa Monica Murtas e gestito dagli esperti e attori Paolo Pisi e Mauro Caminati, dell’associazione teatrale Manicomics. I ragazzi di tutte le classi che volontariamente hanno scelto di partecipare, si trovano dalle 14: 45 alle 16:15 di ogni mercoledì.

Durante gli incontri,  si lavora sul linguaggio teatrale e sulla rappresentazione di diverse scene, ideate dai partecipanti. A fine anno si terrà uno spettacolo basato su un tema scelto dalla scuola stessa che, quest’anno, è la legalità. E’ un argomento molto vasto e quindi il gruppo, insieme agli esperti che ci hanno dato un ottimo aiuto grazie alla loro esperienza, ha elaborato diverse scene comiche, così da poter rappresentare al meglio alcuni messaggi che ricordano alcuni aspetti fondamentali della legalità, come l’importanza del rispetto delle regole o dell’ambiente che ci circonda. 

Partecipare a un corso teatrale offre molti vantaggi per imparare ad esprimersi: ad esempio, aiuta a vincere il timore di parlare in pubblico. Durante il percorso, abbiamo imparato a improvvisare, a lavorare in squadra e a gestire la paura e lo stress in situazioni difficili. Lo spettacolo finale, che durerà circa un’ora, si ripeterà ben due volte e quest’anno le date selezionate sono il 23/04/2024, la sera, in cui saranno presenti  amici e parenti dei giovani attori e verrà invitata tutta la cittadinanza e il 24/04/2024, quando lo spettacolo sarà dedicato agli studenti della scuola “G. Mazzini”.