Un biglietto per un concerto a piacere…

di Simina Paula Prodan

15/3/2021

In questo periodo, non siamo più  così liberi, ma esiste un settore che soffre più di noi: quello della musica e dello spettacolo che, a causa delle restrizioni anti- covid,  non può più lavorare come prima e noi non possiamo più assistere a spettacoli e concerti. Ma se l’emergenza covid finisse domani? Se accadesse veramente,  il primo concerto a cui assistere sarebbe, secondo me, quello di Annalisa Scarrone, la mia cantante preferita. Adoro le sue canzoni perché sono piene di ritmo e molto orecchiabili. 

Annalisa Scarrone

Un altro concerto a cui andrei, sarebbe quello delle Blackpink, un gruppo di ragazze coreane (Lisa, Rosé, Jennie e Jisoo). Anche la loro musica  è molto piacevole e solo a sentirle mi viene voglia di cantare. La mia cantante preferita del gruppo è Rosé,  perché ha un volto simpatico, assomiglia molto a mia cugina, l’unica differenza sono gli occhi a mandorla!

Le Blackpink

E voi? Il biglietto di quale concerto vorreste se l’epidemia di covid scomparisse domani?

Un’antica forma poetica: il centone

di Malak Es Sabahi

10/3/2021

La nostra professoressa di italiano ha fatto conoscere alla classe seconda A un tipo di poesia molto particolare: il centone. Si tratta di un componimento, tipico della letteratura greca e latina, che si crea raccogliendo i versi delle poesie di qualche famoso autore, mettendoli insieme e dando un nuovo significato al testo creato. Ci siamo esercitati a fare centoni su due argomenti: il mare e gli alberi.

Per realizzare il centone a tema “alberi”, abbiamo preso le frasi dalle poesie: Tu non sai (Alda Merini), Veder cadere le foglie (Nazim Hikmet), Alberi! (F. Garcia Lorca), Gli alberi (Eugenio Montejo), Se fossi albero (Giusi Quarenghi). Ecco un esempio:

Tu non sai,

veder cadere le foglie mi lacera molto.

Basta guardarli in autunno,

soprattutto le foglie dei viali,

soprattutto se sono ippocastani.

Pianterei i rami nel cielo                     

per confondere le farfalle.

Guarderei il vento in faccia  

e gli farei lo sgambetto.

E’ difficile riempire un piccolo libro

coi pensieri degli alberi.

Per creare il centone sul mare, siamo partiti dalle poesie: Arrivederci fratello mare (Nazim Hikmet), Al di là (Fernando Pessoa), Il mare è tutto azzurro (Sandro Penna), Mare (Giovanni Pascoli), Il mare (Federico Garcia Lorca), L’omino che la sera (Chiara Carminati).

Al di là del porto            

c’è solo l’ampio mare,

sorride da lontano,

denti di spuma

labbra di cielo.

M’affaccio alla finestra e vedo                                   

l’omino che la sera 

tende le onde 

e stira il mare,

perché alla sera le stelle

si possano specchiare.

Cento anni di Gianni Rodari (+1)

di Lorenzo Prati, Nicolò Fanaletti, Alessandro Carrà

1/3/2021

Il 2020 è stato l’anno di Gianni Rodari: infatti abbiamo ricordato il suo centesimo compleanno. In particolare, la nostra scuola ha deciso di creare un evento speciale: il giorno 28 Novembre, le classi prime e seconde dell’istituto hanno festeggiato il compleanno di Gianni Rodari attraverso la lettura di alcuni testi e poesie a lui ispirati e rielaborati dai ragazzi. Grazie a Rodari, si è anche voluto strappare un sorriso a tutti in questo momento cupo e complicato.

Durante l’evento, che si è svolto nel nostro cortile interno, tutti noi siamo stati costretti a mantenere il distanziamento e la mascherina, oltre che a ruotare per rimanere in cortile in un numero ridotto di persone: questo ci ha un po’ penalizzato, infatti ogni sezione doveva rientrare in aula dopo 20 minuti.

Qualche settimana prima dell’evento, i ragazzi hanno svolto, insieme al professor Guerra e alla professoressa Antoniotti, numerose prove di lettura e preparato magnifici cartelloni e alcune decorazioni di carta a forma di libro da appendere alla scala antincendio della scuola, che avremmo trasformato nel palcoscenico dal quale avremmo letto i nostri testi ai compagni delle classi prime.

 Ci siamo organizzati: due ragazzi della sezione sono stati scelti come addetti al montaggio delle casse audio e dei microfoni, gli altri sono stati impegnati nella ricerca delle basi musicali e nella lettura dei testi. Finalmente arrivato l’atteso giorno, la classe era molto ansiosa ma anche molto contenta, così alla seconda ora, i ragazzi si sono subito messi a lavoro, per montare il necessario per l’evento. Ma durante il montaggio, c’è stato un contrattempo: le casse dell’impianto audio, inizialmente, non funzionavano! Dopo un primo momento di sconcerto, i ragazzi si sono rimboccate le maniche e hanno cercato una soluzione, anche con la collaborazione di professori e bidelli, così la festa di compleanno è iniziata. 

“Squillino le trombe, si alzino i sipari, 

festeggiamo il compleanno di Gianni Rodari!”

L’evento si è svolto seguendo la scaletta prevista finché, a fine mattinata, la festa è finita: i ragazzi della 2 A hanno smontato l’impianto e, sfiniti, sono ritornati a casa felici e soddisfatti: non si scorderanno mai quella giornata che li ha visti protagonisti.

La Web Radio di istituto: è nata I.C.C.C.

di Malak Es Sabahi e Emma Tosca

1/3/2021

Quest’anno è iniziato con una novità: la professoressa Antoniotti ed il professor Guerra ci hanno proposto un nuovo progetto che aveva come obiettivo quello di creare la web radio della scuola. Abbiamo creato la radio per diffondere delle notizie sulla scuola, per esprimere i nostri punti di vista, per raccontare cosa ci piace riguardo lo sport, la musica, l’arte con un atteggiamento curioso e positivo. Ci siamo innanzitutto dovuti informare su cosa fosse la radio, sulla sua storia e per questo i professori hanno chiamato degli esperti: il primo è stato Francesco Zarbano, un DJ radiofonico. Quindi si è collegato con noi Lorenzo Dardano, speaker radiofonico ed esperto di dizione che ci ha dato alcune dritte. Quindi abbiamo scelto il nome: l’abbiamo chiamata “Web Radio I.C.C.C.” usando l’acronimo del nome del nostro istituto. Quindi è stata la volta del logo e dell’allestimento della sede: abbiamo arredato una stanza con la strumentazione che serve per le trasmissioni. Inoltre abbiamo creato un sito ed un canale Youtube per raccogliere i nostri podcast. Per registrare usiamo un’applicazione che si chiama Spreaker, che permette di registrare la voce, aggiungere della musica di sottofondo e degli effetti speciali.

Questi sono i link del canale e del sito della nostra radio: 

canale: https://www.youtube.com/channel/UCHvhvD3T05m1FDfX-eE0dLw

sito: https://sites.google.com/comprensivo-csg.edu.it/webradio-iccc/home-page

Una vita alternativa per un eroe dell’Iliade…

di Maria Sole Visentin

3/3/2021

Questo racconto racconta come avrebbe potuto essere la vita di uno dei personaggi dell’Iliade se avesse fatto scelte diverse da quelle conosciute da tutti. Vi parlerò di Paride e di un’avventura avvenuta dopo la fine della guerra di Troia. Ho scelto di creare questa storia perché sono molto appassionata di miti greci e di scrittura. Spero vi piaccia e buona lettura!

Busto di Paride

Mentre assisteva al funerale di Ettore, il  grande eroe troiano, Paride ripensò alla gloria dell’ amico caduto , ricordando quando, insieme, programmavano il loro futuro e il momento in cui avrebbero vinto la guerra. Nello stesso tempo lui provava però anche rabbia per l’impavidità dell’amico che aveva  sfidato Achille senza nessun aiuto.  Dopo il funerale Paride raccolse tutti i suoi averi e partì per la campagna. Durante il suo viaggio , continuò a pensare a tutti gli amici persi in guerra e li rimpianse uno ad uno . Quando arrivò ad un piccolo villaggio gli abitanti non lo riconobbero ,ma lui pensò che fosse meglio così quindi accettò volentieri un pasto caldo e un posto dove dormire .  La mattina seguente, alcuni popolani dissero che gli Dei alleati con i troiani avevano avuto una lite con le altre divinità ed erano scesi in terra per trovare pace. Molti abitanti non vi credettero ma Paride, all’udire di quelle parole, sapeva che era possibile, perciò prese un pugnale, un po’ d’acqua e di cibo e s’incamminò, determinato a trovare gli dei discesi sulla Terra.  Arrivò sulle sponde di un fiume e vide un giovane alto con i riccioli color dell’oro; aveva legata alla schiena una faretra dorata ed era intento a suonare la cetra. Paride capì che era Apollo, così si nascose dietro ad un cespuglio e si mise a fissarlo per qualche minuto, ancora incredulo. Ad un certo punto, il dio si mise a cantare un motivo triste, che parlava di qualcosa che era stato perduto e che era una preziosa fonte di conoscenza.

Statua di Apolllo

Quando Apollo si accorse della presenza di Paride, lo chiamò per nome invitandolo ad avvicinarsi. Quando arrivò al suo fianco, Apollo, con lo sguardo verso il fiume, iniziò a spiegargli il senso della sua canzone: qualche ora prima, era entrato nel palazzo di suo padre Zeus e aveva visto comparire sul palmo di Afrodite l’ologramma di una ragazza che camminava per le vie di Roma. Si era avvicinato per chiedere ai presenti chi fosse quella fanciulla ma gli fu risposto che su di lei c’era una profezia: nessun uomo o semidio avrebbe mai curato il suo cuore. Quando Afrodite si accorse della sua presenza, conoscendo Apollo e la sua passione per le storie d’amore, disse che non doveva azzardarsi ad avvicinarsi a lei altrimenti lo avrebbe maledetto. Così iniziarono a litigare e la dea rubò la freccia profetica di Apollo: la freccia di Dodona. Il dio, allora, chiese a Paride di trovare Afrodite e recuperare la freccia, in cambio lui gli avrebbe garantito la vita eterna. Paride accettò. Apollo disse che in quel momento Afrodite si trovava nel bosco dei salici piangenti, il luogo che lei ed Eros prediligevano. Paride si incamminò ma, quando arrivò, era calata la notte. Mentre si addentrava nel bosco, sentì un canto leggero e spensierato. Trovò un piccolo altare ormai distrutto accanto al quale era seduta una bellissima ragazza con il volto illuminato dalla luna piena: Afrodite.

Volto di Afrodite

Andò diretto dalla dea che lo accolse con un gran sorriso, sapendo che lo aveva mandato Apollo. Paride, cercando di mantenere la calma e di non agitarsi, le disse quello che voleva e Afrodite accettò di ridargli la freccia a patto che Apollo non infrangesse più con tanta facilità i cuori delle giovani ragazze che lo veneravano e amavano. Ormai però era notte ed entrambi non sapevano più dove si trovasse Apollo in quel momento. La dea gli rispose che non era un problema e, come per magia, apparve Ermes, il messaggero degli dei, venuto lì per recapitare il messaggio che Afrodite doveva mandare ad Apollo. Questi, immediatamente, arrivò con il suo carro, decidendo di far sorgere prima il sole. Quando scese dal suo carro, le due divinità si guardarono in silenzio per un po’ con un’ aria di sfida, specialmente Afrodite, che lo osservava occhi negli occhi con un ghigno stampato sulle labbra. La dea della bellezza parlò del patto al dio del sole ma l’accordo non gli piacque molto e le due divinità iniziarono a discutere nuovamente . Paride, stufo delle continue grida, decise di intervenire provando a trovare un accordo: Afrodite avrebbe restituito la freccia e Apollo, prima di corteggiare una ragazza, avrebbe dovuto prima chiedere il consenso di Afrodite. Le due divinità lo trovarono un buon patto e lo accettarono immediatamente. Come promesso, Apollo diede l’immortalità all’eroe e anche Afrodite volle fare un dono al giovane: la fortuna in amore. Da quel momento, Paride visse sempre sereno e spensierato ai piedi delle montagne con una bellissima moglie e una numerosa famiglia.       

La Giornata della Memoria 2021

L’Istituto Comprensivo “Cardinal Casaroli” ha celebrato questo importante appuntamento

di Alice Bollani

1/3/2021

Il giorno 27/1/2021, alcuni alunni della scuola secondaria di primo grado insieme alla famiglia Pesaro, al sindaco, all’assessore all’Istruzione e alla preside, si sono riuniti alla scuola elementare “Tina Pesaro” per la commemorazione della “Giornata della Memoria” preparata dalle classi terze per ricordare le vittime della Shoah. La giornata si è svolta all’interno della scuola, con la partecipazione aggiunta di alcuni alunni delle classi 5^ elementari. Purtroppo non tutti gli alunni delle classi interessate hanno potuto partecipare, infatti, a causa delle disposizioni anti pandemia, ha potuto essere presente solo una rappresentanza dei ragazzi. Il momento però è stato filmato, in modo si potesse condividere con tutti. Nel corso della manifestazione, si sono alternati momenti di musica alla lettura delle riflessioni sulla Shoah scritte dalle classi. 

Grazie all’interessamento del prof. Guerra, famoso violinista, ho potuto suonare il violino, strumento che coltivo da parecchi anni. I brani proposti provengono dalla tradizione ebraica: “Freylekhs from Warsaw” e “Dance Dance!” e si caratterizzano per essere ritmati e malinconici, come tutta la musica ebraica, che valorizza molto il violino come strumento espressivo.

Le letture sono state eseguite, sempre con sottofondi musicali, dagli alunni intervenuti ed hanno riguardato un omaggio a Tina Pesaro e le riflessioni sull’eredità che ci ha lasciato Franco Pesaro, fratello di Tina, che è mancato a fine estate. Successivamente gli alunni delle classi quinte della scuola primaria hanno raccontato il loro lavoro fatto nelle classi, in particolare riportando riflessioni sulla Shoah e la storia di Andra e Tatiana Bucci, deportate da bambine ad Auschwitz.

La giornata si è conclusa con gli interventi del sindaco, della preside e di un membro della famiglia Pesaro, il sig. Garolfi.

Chi si trovasse a passare davanti all’ingresso della scuola, può ammirare, sulla cancellata, un mazzo di fiori in chiave street art dedicato a Tina Pesaro, un omaggio alla sua memoria.

Mi ha fatto molto piacere suonare in questa occasione e dedicare la musica al sig. Franco, che ho conosciuto negli anni passati. Molti violini suonarono nei campi di concentramento e aiutarono tante persone a sopravvivere e a tenere viva la loro speranza.

Fiori per Tina

di Ionut Sebastian Hojda e Irene Lombardelli

4/3/2021

Le classi terze del nostro istituto, quest’anno, in occasione della Giornata della Memoria, hanno deciso creare dei fiori particolari per onorare la concittadina Tina Pesaro, vittima della Shoah, e il fratello Franco Pesaro, deceduto nell’estate del 2020. 

Una fase della realizzazione dell’opera di street art

I fiori realizzati sono però diversi da come si potrebbe immaginare, infatti sono stati tessuti con del filo di cotone colorato sopra ad una rete metallica, utilizzando la tecnica del punto e croce. Si tratta di un lavoro di street art, molto usato dagli artisti di tutto il mondo, che ha come obiettivo quello di trasformare un angolo urbano poco significativo (una rete metallica) in un’opera colorata, che attiri l’attenzione. Gli alunni, con l’aiuto delle professoresse Cesena, Pedretti e Antoniotti hanno realizzato l’opera, sapendo che ciò che stavano creando avrebbe aiutato le persone a ricordare gli orrori della Shoah.

I fiori sono stati posizionati sulla cancellata della scuola primaria di Castel San Giovanni, vicino alla stele e alla pietra d’inciampo che ricordano Tina Pesaro.

L’opera è stata inaugurata il 27 febbraio, durante la commemorazione che si è svolta presso la scuola “Tina Pesaro”; i ragazzi che hanno presentato l’opera hanno ribadito che i fiori che sbocciano a gennaio sono quelli della Memoria perché sono fiori speciali, che sfidano il freddo e il gelo per portare i colori della speranza.

L’incontro con il DJ Francesco Zarbano

Di Alessio Labò e Francesca Signorino Gelo

17/2/2021

Il 17/12/2020 la classe 2 A della Scuola Media G. Mazzini di Castel San Giovanni, ha avuto un incontro di formazione, attraverso Meet, con lo speaker radiofonico Francesco Zarbano. L’attività è inserita nel progetto che ha portato alla creazione di una Web Radio di istituto ed ha avuto come obiettivo quello di spiegare ai ragazzi la storia della radio, come si crea, come funziona un podcast e il linguaggio da utilizzare. I ragazzi, dalla classe, si sono collegati con i propri computer personali tramite videoconferenza con l’esperto.

Francesco Zarbano è stato la voce storica di Radio Sound, formatore di speaker radiofonici e lavora per la tutela del diritto d’autore. Innanzitutto ha definito cos’è la radio e ha accennato alla sua storia. Ha spiegato che fu inventata nel 1901 da Guglielmo Marconi grazie all’utilizzo delle onde radio. Ha fornito le spiegazioni fisiche che riguardano la propagazione delle onde nell’atmosfera. Abbiamo appreso che le onde radio possono essere ad alta frequenza e bassa frequenza come il mixer o il computer. L’esperto ha quindi spiegato come funziona una redazione radiofonica. Ogni radio deve avere un nome e un logo: in America il nome può iniziare con Channel e si può intitolare anche con una sigla, come BBC.                     

Nel linguaggio radiofonico è molto importante la sintesi e per lavorare in radio bisogna essere persone curiose e intelligenti.  Alla fine, Zarbano ha parlato ai ragazzi dell’importanza del rispetto del diritto d’autore, tutelato dalla SIAE: è un diritto inalienabile che sostiene la creatività dell’autore. 

Questo incontro ci è piaciuto molto perché ci ha permesso di scoprire molti aspetti  tecnici e storici a noi sconosciuti, riguardanti il mondo della radio. E’ stato molto interessante ascoltare e interagire con il signor Zarbano perché con le sue spiegazioni e la sua esperienza ci ha mostrato com’è sviluppato l’ambiente radiofonico. E’ stata un’esperienza che ricorderemo a lungo con piacere. 

Audio Libero

Un progetto per liberare la musica nel nostro istituto

di Sofia Maiocchi e Sheetel Adheen

7/3/2021

Nel mese di dicembre è partito il progetto “Audio libero”: l’idea iniziale è stata quella di provare a rallegrare i nostri intervalli nel cortile interno della nostra scuola con della buona musica. L’aula di musica, che è dotata di impianto audio con casse di amplificazione, si affaccia infatti sul cortile stesso con le sue finestre e quindi sarebbe bastato aprirle per liberare la musica e farla arrivare ai compagni. Per prima cosa ci servivano dei brani per creare delle playlist con diverse canzoni da proporre durante i 10 minuti di ricreazione.

Due compagni di 2 A che animano il progetto Audio Libero

La prof. Antoniotti insieme al prof. Guerra hanno dato a ogni alunno della classe 2 A la consegna di cercare due brani: un canzone classica ed una contemporanea che trasmettessero un messaggio positivo. Infatti una regola di base dell’iniziativa è che le canzoni siano portatrici di messaggi positivi, senza volgarità o violenza. Ogni giorno, da dicembre, durante il momento della ricreazione, due ragazzi si sono recati in aula di musica, hanno aperto le finestre che si affacciano sul cortile  ed hanno avviato la playlist creata da noi. Alla maggior parte dei ragazzi nella scuola questa idea è piaciuta moltissimo. Per esempio, quando riconoscono le canzoni,  molti dei ragazzi nel cortile si mettono a ballare e cantare. La nostra classe 2 A è partita per prima con il progetto e, con il passare dei giorni, abbiamo scoperto che anche molte altre classi vorrebbero partecipare. Così abbiamo chiesto di farci avere le playlist di classe per proporre le canzoni che anche altri ragazzi hanno scelto.

Il prof. di musica ha quindi spostato le casse al piano terra, in un corridoio che si affaccia sul cortile più facilmente accessibile, così anche altri ragazzi potranno condividere con noi questa attività “da DJ”. Facendo questo progetto stiamo scoprendo tanti nuovi e bellissimi generi musicali. Inoltre, le playlist che creiamo ci serviranno per arricchire il progetto della Web Radio del nostro istituto.