2 aprile: 35 anni fa, la strage di Pizzolungo

a cura della classe 3 A

2/4/2020

La classe 3 A della scuola sec. di I grado “G. Mazzini” di Castel San Giovanni, dopo aver lavorato con gli esperti dell’associazione LIBERA all’interno di un progetto di istituto sulla legalità, ha creato un booktrailer del libro di Margherita Asta “Sola con te in un futuro aprile”. Il lavoro è stato fatto per onorare l’impegno di Margherita Asta contro le mafie e ricordare le vittime della strage di Pizzolungo.

 

Un viaggio virtuale tra i castelli della Val Tidone

di Alessandro Carrà

25/3/2020

La classe 1 A ha svolto, nelle ore di storia, un lavoro di ricerca e approfondimento sui castelli della Val Tidone. Essendo in un momento molto difficile, abbiamo potuto lavorare su queste opere storiche attraverso immagini e notizie prese dalla rete e dai libri che potevamo avere in casa. Abbiamo creato delle carte d’identità di alcuni castelli. Poi le abbiamo condivise e abbiamo potuto fare un viaggio virtuale tra i castelli della nostra valle che sono molti e di gran valore storico e artistico. Vogliamo proporre anche a voi un momento di svago: anche se non si può uscire, possiamo fare entrare la storia nelle nostre case! Buon viaggio.

 

 

La poesia… all’improvviso

a cura della redazione

29/3/2020

Riflettendo con la prof. Postè sulla poesia, abbiamo notato come questa forma d’arte apparentemente complicata possa in realtà, se svincolata dall’aspetto grammaticale e vissuta come libertà di espressione, essere altamente inclusiva e possa permettere ai ragazzi  di essere totalmente spontanei. La prof. ha riportato un esempio, legato all’esperienza degli stilisti Dolce e Gabbana che parafrasato diceva: “Noi non sapevamo come si facesse una giacca, all’inizio. E le nostre giacche erano qualcosa di bellissimo e mai visto. Poi abbiamo imparato come si facesse una giacca.  E le nostre giacche sono diventate giacche”.

Così anche la poesia viene prima e noi, poi, le diamo un nome.

Come nel caso di questa bellissima poesia spontanea di Stefan Cracana:

Booktrailer del libro “Cuore d’Inchiostro”

di Alice Bollani

29/3/2020

Durante una visita alla biblioteca scolastica con la mia professoressa di italiano, sono stata colpita dal libro “Cuore d’Inchiostro” di Cornelia Funke. A me piace leggere e anche scrivere, sarà per questo che il libro mi ha colpito. Inoltre il genere è fantasy, il mio preferito. Così, dopo avere finito la lettura, ho pensato che sarebbe stato bello far vivere i personaggi del libro, proprio come succede nella storia, ed ho creato un booktrailer che vi presento. Buona visione!

 

Mercoledì 25 marzo: “Dantedì”

Una giornata dedicata a Dante

di Alice Bollani

26/3/2020

Il 25 marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, si è celebrato per la prima volta il “Dantedì”, cioè  la giornata dedicata a Dante Alighieri recentemente istituita dal Governo. ‪Dante è il simbolo della cultura e della lingua italiana e tutti siamo stati chiamati a ricordarlo. La consegna era leggere la “Divina Commedia” e condividere i versi letti. I ragazzi della scuola Media di Castel San Giovanni e Sarmato l’hanno fatto e hanno creato due video con le loro letture. E’ stato un modo per sentirci vicini a tutti gli italiani, in un momento difficile come quello che stiamo vivendo.

 

 

http://https://www.youtube.com/watch?v=Cgmhx-O2Wug

 

 

Il booktrailer del libro: “Solo una Parola”

Noi ragazzi della prima A abbiamo letto e poi trasformato  in booktrailer uno dei libri dello scrittore Matteo Corradini

di Sofia Maiocchi

24/3/2020

All’inizio dell’anno scolastico, a settembre, durante le ore di lezione di italiano, abbiano letto ad alta voce un libro: “Solo una parola” dello scrittore Matteo Corradini. Dopo la lettura, abbiamo scritto la recensione e abbiamo provato a rielaborare il testo: ci siamo divisi in gruppi e ogni gruppo ha prodotto un booktrailer. Non l’avevamo mai fatto, è stata una sfida!

Il  mio gruppo andava molto d’accordo e siamo riuscite a fare un bellissimo video su questo libro. Alla fine, invece di fare come alcuni nostri compagni che hanno letto il commento scritto precedentemente nella recensione,  noi abbiamo comprato delle magliette completamente bianche e sopra abbiamo scritto con la bomboletta una frase molto importante: ” Aiutateci a far dire no al razzismo”, che poi è un po’ il messaggio del libro.

Il 20 febbraio, lo scrittore Matteo Corradini è venuto come ospite nella nostra classe e ha potuto vedere i nostri lavori. Li ha molto apprezzati. Ora vi mostriamo il nostro booktrailer. Buona visione!

http://https://www.youtube.com/watch?v=hjRsSjSX5GE&t=9s

 

 

Le pandemie nei film

Numerosi film hanno, negli ultimi decenni, messo le pandemie al centro delle loro storie

di Mattia Repetti

24/3/2020

Di film che parlano di virus, contagi (umani o alieni), infezioni ce ne sono molti, forse perché quella di essere contagiati è una paura forte dell’uomo. Dato che questa paura la stiamo vivendo anche adesso, presenterò alcuni film che hanno fatto successo facendo spaventare milioni di persone.

Io sono leggenda

Una strana epidemia causata da un virus modificato per combattere il cancro ha sterminato la popolazione mondiale. I pochi sopravvissuti sono diventati delle creature a metà strada tra gli zombie rabbiosi e i vampiri. L’unico uomo rimasto nel pieno delle sue facoltà è Robert Neville che, solo a New York in compagnia di un cane, cerca un antidoto. Il film è tratto dal romanzo di Richard Matheson del 1954.

L’alba del pianeta delle scimmie

Il film si collega ad una saga di fantascienza degli anni Sessanta e Settanta ed è tratta dal libro di Pierre Boulle del 1963 “Il pianeta delle scimmie”.  Nella storia, lo scimpanzé Cesare è divenuto intelligente grazie agli esperimenti con un virus nato per curare l’Alzheimer e che aumenta i neuroni delle scimmie. Questo porterà le scimmie a fare una rivolta contro gli uomini per ribellarsi allo sfruttamento.

Virus letale

Racconta la scoperta di alcuni ricercatori intenti a studiare un misterioso virus trasmesso attraverso le scimmie in Africa. E’ pericolosissimo ma dovranno vedersela con le forze militari che stanno nascondendo questo virus simile all’ebola per usarlo come arma batteriologica. Ma il contagio comincia a diffondersi in California…

L’esercito delle 12 scimmie

Un detenuto viene mandato indietro nel tempo dal 2035 per scoprire le cause di una catastrofe che costringe i pochi uomini superstiti  a vivere nel sottosuolo. scoprirà che un gruppo ecologista, negli anni Novanta, aveva liberato un virus per punire la razza umana.

Insomma, vedere questi film fa paura ma può aiutarci a esorcizzare l’ansia che ogni tanto si prova in questo periodo!

Memoria a distanza: 21 marzo giornata della Memoria e dell’Impegno

di Emma Piva

24/03/2020

Il 21 marzo si sarebbe dovuta svolgere la Giornata della Memoria e dell’Impegno e la nostra scuola aveva organizzato una manifestazione, in collaborazione con l’associazione Libera, che consisteva nel rileggere tutti i nomi delle vittime innocenti di mafia; i lettori saremmo dovuti essere proprio noi studenti.

Purtroppo il tutto è stato cancellato per ovvi motivi e non abbiamo potuto stare insieme in quel giorno così importante.

Noi però non ci siamo fermati e siccome la memoria si può fare sempre, anche a casa, l’organizzazione Libera ci ha proposto un’attività alternativa, una campagna social a distanza.

Tutto ciò che dovevamo fare era semplicemente scattarci un selfie in cui fossero presenti dei fiori, non per forza reali, anche disegnati o creati nel più fantasioso dei modi e un foglio dove ci fosse scritto il nome della vittima di mafia che volevamo ricordare e dedicargli il fiore da noi scelto.

Quest’idea ci è piaciuta da subito e non abbiamo tardato a dare la nostra partecipazione. Grazie a quelle foto tutti i nomi di quelle persone sono stati riportati alla luce con un semplice gesto che facciamo comunemente, un selfie. Li abbiamo fatti rivivere nonostante la difficoltà della distanza.

Credo che fosse proprio questo che volessero le vittime di mafia, venire ricordate attraverso il continuo impegno, sempre.

Così, ecco a voi i nostri selfie:

 

Le video lezioni che vorremmo…

di Thomas Rapalli, Matilde Massari e Alessia Albo

24/03/2020

A causa del coronavirus molte attività lavorative sono state chiuse, ma fortunatamente la scuola va avanti… anche se c’è una nota stonata, perché le uniche lezioni che non facciamo sono quelle più divertenti: stiamo parlando delle ore di ginnastica con il fantastico prof. Beghi, che da quest’anno purtroppo potevamo vedere solo al gruppo sportivo pomeridiano, non essendo più un prof. della nostra classe, dopo averci accompagnato per due anni.

Da una settimana abbiamo iniziato a fare le video lezioni di italiano, storia, geografia, matematica, scienze e inglese, che ci occupano le mattinate, mentre nel pomeriggio abbiamo gran parte del tempo libero, dove sarebbe bello fare degli esercizi tutti insieme per tenerci in forma e per farci due risate con le battute che solo il nostro amato prof. riesce a fare.

A noi piacerebbe molto che nel programma settimanale delle lezioni venissero inserite un paio di ore così, per sfogarci, visto che siamo segregati in casa da parecchie settimane.

Le video lezioni a nostro parere sono più pesanti e tristi delle lezioni a scuola, stare attenti risulta molto più complicato e stancante, proprio per questo avremmo bisogno di passare del tempo con lui.

In più il prof., in certe situazioni, è l’unico che riesce a strapparci un sorriso, noi parliamo per la mitica 3B, visto che siamo una delle poche classi fortunate ad averlo avuto con noi.

In questi giorni più che mai sentiamo la mancanza della sua figura, perché proprio domenica saremmo dovuti partire per la settimana bianca, dove ci avrebbe accompagnato: questo è il momento dell’anno che preferiamo e che ci ha portato negli anni ad affezionarci così tanto a lui.

Come si può notare a noi manca tanto il prof. Beghi e non vediamo l’ora di poterlo rivedere!

Bill Gates: l’inquietante predizione

Invitato nel 2015 a una conferenza dall’organizzazione privata non-profit The Sapling Foundation, il fondatore di Microsoft aveva commentato gli effetti dell’epidemia di Ebola, abbattutasi in quell’anno in alcuni paesi dell’Africa Centrale con numerose vittime.

di Stefano Ratti, Davide Bergonzi e Giovanni Piombino

24/03/2020

In questo periodo di quarantena sono stati ritrovati video e articoli passati che in qualche modo, più o meno vago, avevano predetto questa catastrofe. In particolare c’è un’intervista a Bill Gates del 2015 in cui fa un’inquietante ipotesi: “Oggi il più grande rischio per una catastrofe mondiale non è una bomba nucleare, ma un virus”.
Da una parte questo potrebbe far sembrare Bill Gates un veggente, ma secondo noi invece quello che ha detto si può spiegare molto semplicemente.

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Nel video integrale infatti il multimiliardario criticava il fatto che altre esperienze con malattie pericolose (che però sono state arginate e non hanno avuto gli effetti del Coronavirus) tipo l’ebola, non ci avevano fatto da campanello d’allarme su quello che poteva essere una pandemia da virus: dopo quelle esperienze infatti non abbiamo sviluppato la ricerca medica come avremmo dovuto fare e ci siamo invece dedicati alla corsa agli armamenti per fronteggiare un’ipotetica III Guerra Mondiale. All’epoca Obama aveva anche creato un’unità di crisi permanente contro le pandemie, ma il governo di Trump poi la sciolse, ritenendola superflua. Quindi alla fine ci siamo ritrovati in questa situazione, che è sì una guerra, ma contro un nemico che non si sconfigge con mitra e bombe, ma con cure e vaccini, che però non abbiamo ancora trovato. Questo ci può anche far riflettere sulla fragilità umana e sul fatto che spesso la maggior parte di noi pensa a se stesso e solo pochi hanno la chiaroveggenza per capire quale sia il bene per l’umanità.
Speriamo che questa battaglia ci abbia fatto da lezione su quali sono le nostre priorità, sul fatto che dobbiamo pensare prima a come fare del bene per l’umanità intera e al suo sviluppo, piuttosto che a come annientarci a vicenda.