Giochi sportivi studenteschi 2025 per le classi seconde e terze: impegno e soddisfazioni

Di Ritika Lakha, Elisa Leone, Alessio Groppi, Rachele Bertoni, Katia Hu

28/4/2025

La nostra scuola, offre ai ragazzi la possibilità di fare diverse esperienze sportive, anche fuori dall’edificio scolastico. Un esempio sono i giochi sportivi studenteschi, organizzati ogni anno, in primavera. Tutte le classi si recano al campo sportivo di Castel San Giovanni, che ospita, oltre al campo da calcio, anche la pista di atletica. 

Quest’anno sono stati organizzati il 24 marzo per le terze di Castel San Giovanni, e seconde e terze di Sarmato.  Le classi rimanenti di Castel San Giovanni e Sarmato hanno partecipato ai giochi nelle settimane successive.  La nostra classe è partita verso le 9 per andare al campo; il tragitto è durato più o meno 10 minuti, eravamo tutti molto agitati, il giorno atteso era arrivato, tutti noi non vedevamo l’ora di fare l’attività che avevamo scelto. 

Infatti, dal momento che la nostra scuola è grande e gli alunni numerosi, abbiamo scelto a quali gare partecipare nel periodo precedente, consigliati dai nostri prof. 

Le gare sono quelle classiche dell’atletica: le corse (velocità e resistenza), il salto in lungo, il lancio del vortex e il getto del peso e infine la staffetta. Insomma, tutti fanno gare diverse ma con un unico obiettivo: fare del proprio meglio e, se possibile, divertirsi. 

Una volta arrivati al campo, ci sediamo sui posti riservati alla nostra classe, in tribuna. Dopo una decina di minuti, il professor Manfredi, uno degli organizzatori della giornata, ci comunica che potevamo andare a cambiarci negli spogliatoi e l’orario di partenza di ogni gara. 

Ognuno si è recato quindi nella postazione indicata, dove lo aspettavano gli addetti alla conduzione della specialità scelta. Alla fine della giornata avviene ultima gara: la staffetta, la gara più coinvolgente. 

Prima si è svolta quella maschile, poi quella femminile; i maschi partecipanti della nostra classe 3^A erano : Stefano Bocenti, Luca Pan, Davide Villa e Ilman Khan. Le partecipanti femminili erano: Carolina Rebecchi, Jannat Majjati, Katia Hu e Rachele Bertoni. 

Vi riportiamo ora i risultati delle gare:

Corsa di velocità maschile (terze) 

al primo posto si è classificato Luciano Piraino, al secondo posto Federico Bonizzoni e al terzo posto Andrea Arati

Corsa di velocità maschile (seconde)

Al primo posto si è classificato Alex Bozzarelli, al secondo e terzo posto si sono piazzati rispettivamente Pietro Tassi  e Davide Scarabelli

Corsa di velocità femminile (terze)

al primo posto Mia Cabera(seconda G. Moia), al secondo posto Lobianco Rebecca e al terzo posto Gaia Xhani 

Lancio del vortex

Corsa di velocità femminile (seconde)

Al primo posto abbiamo Giulia Barbieri , secondo Eleonora Ramundo  e al terzo posto Alexa Negrea

Corsa di resistenza maschile (terze)

si è classificato primo Davide Villa, secondo Muca Ergi e  terzo Arcelli Alberto 

Corsa di resistenza maschile (seconde)

Nei primi posti si sono piazzati rispettivamente Matija Mihajlovic, Jody Guarda e Devis Hoxha

Corsa di resistenza femminile (terze)

si è classificata prima Bertoni Rachele, seconda Bortolin Greta (seconda G. Moia) e terza Corsi Amanda

Corsa di resistenza femminile (seconde) 

Si è piazzata al primo posto Beatrice Lavelli , successivamente si sono classificate Giulia Lakha  e Beatrice Provini

Salto in lungo femminile (terze)

La prima classificata è Gaia Pellegri, seguita da  Rebecca Lobianco e Martina Mihajlovic 

Getto del peso

Salto in lungo femminile (seconde)

si è classificata prima Barbieri Giulia, seconda Negrea Alexandra e terza Lavelli Beatrice 

Salto in lungo maschile (terze)

al primo posto si è classificato Ngom Khadim, al secondo Deda Ristian e al terzo Grissa Youssef. 

Salto in lungo maschile (seconde)

Al primo posto Jodi Guarda, al secondo Darius Pal e al terzo posto Gabriele Guarnieri

Lancio del vortex femminile (terze)

Al primo posto si è classificata prima Gaia Pellegri, seconda Alessia Mascaretti e terza Amanda Corsi.  

Lancio del vortex femminile (seconde)

Al primo posto abbiamo Sofia Beretta , secondo posto Nicoletta Tulbure e al terzo posto Aurora Carella

Lancio del vortex maschile (terze)

si è classificato primo Ilman Khan, secondo Enea Anelli e terzo Renato Marku.

Lancio del vortex maschile (seconde)

Al primo posto Lucchese Rayan, seguito da Riccardo Moia e Samuel Manolache

Getto del peso femminile (seconde)

al primo posto si è classificato Giulia Agnes, al secondo Ameli Coku e al terzo, Silvia Sorbello.

Getto del peso femminile (terze)

Prima posizione per Aurora Bottazzi, seconda per Francesca Losi e terza per Eleonora Bersani(seconda G. Moia)

Getto del peso maschile (terze)

Al primo posto è arrivato David Mandek, secondo Adam Menouar, terzo Miacol Benitez.

Gettò del peso maschile (seconde)

Al Primo posto Khaled Salama secondo e terzo si sono piazzati rispettivamente Rayan Lucchese e Nicolas Bulacu

al primo posto si è classificato Luciano Piraino, al secondo posto Federico Bonizzoni e al terzo posto Andrea Arati

La resistenza è una capacità mentale

Di Katia Hu con Rachele Bertoni e Beatrice Lavelli

12/5/2025

Scarpe chiodate

i cerchi concentrici 

dentro al cuore 

(Haiku di Rachele Bertoni)

Nella nostra scuola, si sono svolti i Giochi sportivi studenteschi e,  tra le varie gare, c’è stata anche quella degli 800 metri, basata sulla resistenza. Come dice l’ Haiku qui sopra inserito, la soddisfazione e la felicità sono sempre presenti durante una competizione e mi sono chiesta che altre emozioni provino i vincitori durante e alla fine della gara. Allora ho intervistato le due vincitrici degli 800 metri femminili. Abbiamo le risposte di Beatrice Lavelli vincitrice degli 800 metri femminili delle seconde e di Rachele Bertoni, che ha vinto, invece,  per la categoria delle Terze medie. 

D: Eri eccitata prima della gara? Quali erano le tue aspettative?

R1: Sì, ero eccitata anche se non ero in ansia. Mi aspettavo di andare bene perchè mi sentivo preparata, al contrario della campestre. (Rachele)

R2: Ero molto eccitata e avevo molta voglia di vincere, ma ero anche in ansia perchè avevo paura di non riuscire a qualificarmi per la fase provinciale dei giochi. (Beatrice)

D: Qual’è stato il punto più difficile della gara?

R1: Per me è stato l’inizio perchè non so mai a che velocità correre. Se vado troppo forte, mi stanco prima, invece, se parto troppo piano, non riesco a mantenere il ritmo delle altre partecipanti.

R2: La parte iniziale quando dovevo trovare ancora il mio ritmo, mentre tutte le persone partivano a razzo, mentre la parte finale è quella più “divertente” perché puoi usare tutta l’energia che ti rimane per scattare e superare gli avversari.

D: Come ti senti quando sei sotto sforzo? 

R1: Quando sono sotto sforzo, ho il respiro corto come se per un momento tutto l’ossigeno venisse rimosso dall’aria e dovessi cercarlo. Un suggerimento che mi danno spesso è pensare ad altro (può essere anche una conversazione avuta due minuti fa oppure anche ripetere l’alfabeto al contrario)  e non concentrarmi sulla fatica.

R2: Quando sono sotto sforzo, penso solo che tra poco finirà e mi aiuta ad andare più forte e fare la gara in meno tempo.

D: Come ti sei sentita alla fine?

R1: Ero felice di aver finito la gare ma soprattutto di aver dato il massimo. La fine della gara per me è uno dei momenti sia più faticosi, perché hai dato quello tutta l’energia per la gara, sia felici perché sai di aver dato il massimo. 

R2: Ero soddisfatta di come ero arrivata, ma soprattutto per quanto mi ero impegnata. A fine gara, di solito,  mostro uno dei miei sorrisi più grandi e corro verso la mia borraccia d’acqua.

D: Come è andata alle fasi Provinciali?

R1: Purtroppo non sono riuscita a partecipare, per colpa di un piccolo infortunio.

R2: Sono arrivata settima su 17 e penso di non essere andata regolarmente come a Castello, infatti ho impiegato poco tempo in più.

D: Daresti qualche consiglio a chi vuole praticare questa disciplina? 

R1: Non dovete pensare al mezzofondo come una disciplina solo fisica perché la parte più faticosa non è la gara in sé ma la capacità di saper credere nelle proprie potenzialità. 

R2: Di non arrivare convinti di vincere perchè, spesso e volentieri, non si arriva mai come si pensa, perchè, magari per stanchezza, magari per quanto si è preparati, il risultato può non soddisfare.

La fatica è

un salto mentale e

mille sorrisi

Le paure se                 

lanci, salti e corri         

si superano 

(Haiku di Rachele Bertoni e Katia Hu)

Grazie mille Rachele e Beatrice e buona fortuna per le prossime gare!

Un’avventura sul Grande Fiume

Di Alessandro Bricchi e Leonardo Cantoni

28/4/2025

Il giorno 24 Aprile, al termine della prima ora, la classe 2^A è partita in pullman per una fantastica esperienza, la navigazione sul fiume Po. Il fiume Po parte dal Monviso, attraversa tutto il nord Italia per 652 Km e sfocia nel mar Adriatico con uno spettacolare delta. Siamo arrivati a Portalbera, una località in provincia di Pavia, situata sulle rive del Po.

All’arrivo, ci ha accolto il capitano Marco Destro, che poi ci ha guidati per tutta la mattinata sul fiume. L’attracco da cui siamo partiti si chiama: “AvamPOsto sul Grande Fiume”, che ospita anche la sede di una rinomata piccola osteria, costruita sopra ad un barcone che un tempo veniva usato per la navigazione sul Po. Per il tour, abbiamo utilizzato la “Motonave le Due Rive” una barca che può accogliere anche una quarantina di persone, e che da due anni, quasi ogni giorno, naviga sul fiume facendo scoprire a centinaia di persone un luogo unico nel suo genere.

Abbiamo percorso un lungo tratto di fiume e abbiamo avvistato diverse specie di uccelli, come il cormorano, il gruccione, il falco, l’airone cinerino, il piro piro, i gabbiani. Il “secondo capitano” era il professore Pietro Dallagiovanna, uno storico prof. del nostro istituto, che ha insegnato persino alla nostra professoressa Elena Antoniotti. Il prof. Dallagiovanna è un esperto ornitologo, infatti ci ha fatto osservare gli uccelli che vivono sul Grande Fiume e ci ha illustrato il territorio circostante, con ricchi approfondimenti.

Ad un certo punto della navigazione, siamo entrati in una lanca, ricca di fauna e flora locale.

Bisogna ricordare che la settimana prima della nostra uscita, a metà aprile, c’era stata una forte alluvione nel Nord Italia, che ha portato a numerose esondazioni e che ha sommerso l’Avamposto di circa due metri. Perciò, al momento della nostra navigazione, il fiume era enorme, due metri sopra il livello abituale. I nostri occhi non potevano fare a meno di notare l’immensità di questa enorme distesa d’acqua, una sensazione indescrivibile! Inoltre, l’attività è stata molto apprezzata anche per il prezzo, visto che la gita è stata pagata con i soldi guadagnati dalla classe grazie alla vittoria al concorso: “La sostenibilità è un gioco da ragazzi”, descritto in un’altro articolo.

Un’esperienza che consigliamo a tutti, perché unica e ricca di bellezza, insomma una gita perfetta!

L’esperienza unica e sorprendente alla Casa della Carità

Di Carlotta Liberali e Sophia Cella

28/4/2025

La Casa della Carità di Castel San Giovanni è nata nel 2023, è dedicata al beato Don Giuseppe Beotti e si trova proprio accanto alla nostra Chiesa di San Giovanni Battista. Accoglie i servizi del Carrello Solidale e del Guardaroba della Caritas. Circa 40 volontari, di cui 20 operativi, lavorano ogni settimana, alcuni giorni a tempo pieno, per aiutare chi si trova in un momento difficile, distribuendo cibo e vestiti. Vengono assistite circa 370 persone tra  Castello, Sarmato e Ziano, per un totale di circa 90 famiglie. La Casa della Carità lavora in rete con i Servizi Sociali del territorio per individuare le persone bisognose che hanno diritto ad accedere, in base ad una certificazione (denominata ISEE). Ogni settimana entrano ed escono dalla Casa circa 1000 kg di cibo che viene raccolto dai volontari e che proviene dal banco alimentare di Parma, dai Carrelli Solidali che si trovano nei supermercati e dalle donazioni private. Esistono anche fondi europei (circa 6 milioni per il nostro paese) e nazionali (circa 4 milioni) con i quali comprare cibo per la solidarietà. Ci sono, infine,  supermercati che danno la frutta, la verdura e prodotti in scadenza che gli operatori puliscono e consegnano.

Visto che quest’anno il tema del nostro progetto sulla Legalità è la solidarietà, il prendersi cura degli altri come base per la legalità, tutte le 8 classi della secondaria Mazzini, che  hanno aderito, visiteranno la Casa della Carità. La nostra classe è andata il 23/4 ed ha potuto incontrare i volontari, guidati dall’instancabile signor Riccardo Goldoni. Noi ragazzi abbiamo potuto vivere l’esperienza di essere volontari Caritas.

Infatti, una volta arrivati sul posto, dopo una breve introduzione, ci siamo divisi in piccoli gruppi e ci siamo diretti verso le diverse aree dell’edificio: lo sportello d’ascolto, il guardaroba, la distribuzione ed il magazzino. 

Allo sportello d’ascolto, ci si deve recare appena si accede alla Casa della Carità. In questo ufficio si trovano esperti volontari a cui  mostrare i documenti, raccontare la propria storia e i propri bisogni. A questo punto vengono consegnati dei buoni per poter ritirare i prodotti, in base alle esigenze. Su questi buoni viene indicato di cosa hai bisogno, se sei una persona singola oppure hai una famiglia e nel caso, quanti figli ci sono, la loro età. In base a questi dati precisi, si può rispondere alle esigenze delle persone senza sprecare beni e denaro. Ad esempio, Giulia è una persona singola che ha bisogno di una borsa alimentare e una coperta, oppure Luca vive con sua moglie e 2 bambini una di 5 e l’altro di 7 anni e ha bisogno di alcune magliette per i suoi figli e due borse alimentari. Successivamente, dopo avere ricevuto il buono, si passa alla zona distribuzione dove alcuni volontari distribuiscono il cibo riposto nelle borse alimentari. Al guardaroba, situato al piano di sopra, si possono ritirare vestiti di ogni tipo e taglia e le coperte.

Infine, la zona più ampia della Casa della Carità è costituita dal magazzino: qui si conservano i beni acquistati e donati. Gli alimenti come la carne e il pesce vengono riposti negli appositi frigoriferi. 

Le persone possono venire a ritirare il cibo 1 volta a settimana. Inoltre, il giovedì pomeriggio dalle 16 si può fare volontariato,  dare una mano  e contribuire al funzionamento della struttura. 

È stato per noi veramente interessante capire che anche con piccoli gesti si può fare qualcosa per gli altri. Questa visita è stata sorprendente perché abbiamo potuto comprendere quanta organizzazione e impegno ci sia  dietro l’attività di volontariato; ci ha fatto riflettere su quanto sia importante aiutare chi ha bisogno e sul fatto che ognuno di noi  può fare davvero la differenza.

Il piacere dopo il dovere

10/03/2025

Dopo aver partecipato ai “Giochi Matematici”, detti anche “Giochi d’Autunno”, abbiamo aspettato tre mesi per le premiazioni, che sono avvenute il 21 febbraio del 2025. Alle 10 di quel venerdì, una professoressa incaricata è venuta a prenderci e ci ha portato all’oratorio, a due passi dalla nostra scuola. Quest’anno, ai “Giochi d’Autunno” hanno partecipato 117 studenti, confermando la notevole adesione ai giochi matematici degli ultimi anni. Una volta arrivati, sono cominciate le premiazioni. Hanno cominciato a chiamarci in ordine alfabetico dalla prima alla terza media, per darci gli attestati di partecipazione e un piccolo gradito premio a nostra scelta, per esempio: matite, righelli e squadre, quaderni, gomme.

Una volta distribuiti gli attestati e i premi a tutti, la preside ha voluto : fare un discorso a noi ragazzi, prima di annunciare la classifica finale.

Ai vincitori è stata consegnata una medaglia in base alla loro posizione: oro, argento e bronzo.

Nella classifica del livello C1, cioè prima e seconda media, troviamo al primo posto Dallavalle Filippo, al secondo posto Negrea Maria Alexandra e al terzo posto, Ferrara Matilde. Nella classifica del livello C2 , cioè terza media, al primo troviamo Lala Nikolas, al secondo Puiu Gabriella e al terzo Sartori Samuele. Complimenti a tutti!

I giochi del 2 aprile 2025

7/4/2025

Il giorno 4 aprile, presso il campo giochi in via Fratelli Bandiera di Castel San Giovanni, le classi 2^A e 2^E, in compagnia delle professoresse Antoniotti e Braga, hanno dato vita all’evento “I giochi del 2 aprile” che, come già da alcuni anni, vuole rendere onore alle vittime della  tragedia mafiosa di Pizzolungo. Questo parco giochi è stato infatti dedicato alla memoria di Giuseppe e Salvatore Asta, gemelli di sei anni a cui la mafia ha tolto la vita insieme a quella della madre, Barbara Rizzo. 

Le classi si sono preparate e hanno lavorato per diverse settimane per progettare l’evento: l’obiettivo era di preparare una serie di giochi per i bambini di prima della scuola primaria “Tina Pesaro” (della stessa età di Giuseppe e Salvatore Asta) in modo che potessero vivere un momento significativo e divertente insieme ai loro compagni. I giochi dovevano essere collaborativi e finalizzati a far fiorire i “Non ti scordar di me”, fiori simbolo dell’associazione che Margherita Asta, sorella di Salvatore e Giuseppe, ha fondato per fare memoria. Così i bambini avrebbero dovuto superare alcune prove per raccogliere tutti gli elementi della natura e far sbocciare i fiori. 

Arrivato il 4 aprile, eravamo piuttosto agitati in quanto la buona riuscita dell’evento era nelle nostre mani: avremmo dovuto spiegare e condurre le attività, rispettare i tempi, risolvere eventuali problemi da soli! Prima di partire dalla scuola, ci siamo assicurati che ci fosse tutto il materiale e poi… via, verso il campo giochi.

Quando i bambini sono arrivati, sono stati accolti dalla dirigente scolastica, dall’assessore Cesario e da Antonella Liotti di Libera. Quindi è toccato a noi spiegare quello che avremmo fatto e condurre i bambini nei vari giochi che avevamo preparato per loro.

Siamo rimasti stupiti di quanto i bambini, seppure piccoli, fossero attenti alle nostre parole e a portare a termine i giochi. Alla fine, i fiori sono sbocciati, i bambini hanno avuto la loro soddisfazione e hanno ricevuto piccoli fiori “Non ti scordar di me” che avevamo preparato per loro in ricordo della giornata. Ma la soddisfazione più grande è stata la nostra, nel riconoscerci capaci di essere autonomi e nell’essere riusciti a far vivere un momento felice ai nostri compagni più piccoli.

Lo sport in poesia

7/4/2025

Qualche tempo fa, agli alunni della 2 ^ A, dopo avere letto e analizzato numerosi esempi, è stato assegnato un compito: elaborare una poesia sullo sport, facendosi guidare dalle proprie emozioni ed esperienze. Ognuno ha scritto qualcosa che riguardasse il suo sport preferito, quello che praticava o quello in cui eccelleva. La biro tracciava percorsi sconfinati, creava parole e ne univa diverse: ne sono uscite poesie profonde che trattavano di sport e dell’effetto che faceva sugli alunni. Esse riguardavano la danza, la pallavolo, il basket, il calcio, il nuoto. Nelle righe che seguono vi presentiamo due delle poesie scritte dai ragazzi, riuscite ad indovinare di che sport trattano?

Le prospettive artistiche della classe 3 C

7/4/2025

Continuando la carrellata della nostra Galleria d’Arte virtuale, vi proponiamo alcuni lavori artisitici della classe 3 ^ C. Buona Visione!

Dalle stragi alla vita con i germogli della legalità: le piantine dell’associazione Libera

7/4/2025

In occasione della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie 2025”, i rappresentanti dell’associazione “Libera” Lorenzo Piva e Antonella Liotti ci hanno consegnato dei vasetti contenti del terriccio e dei semi. Ogni classe terza ne ha ricevuti due e su ogni vasetto erano stati scritti i nomi di vittime innocenti della mafia. Avevamo il compito di far germogliare i semi e di informarci sulla vita e su cosa era successo alle vittime assegnateci. A noi della classe 3A, hanno affidato due vasetti con questi nomi: Caterina Nencioni e Peppino Basile.

Abbiamo scoperto che Caterina, una neonata di soli 50 giorni , è stata vittima, nel 1993, della Strage di via dei Georgofili a due passi dalla Torre dei Pulci e del museo degli Uffizi a Firenze, dove vivevano. Un’autobomba è esplosa: la Galleria degli Uffizi ne è uscita profondamente ferita, con il 25% delle opere d’arte conservate al suo interno gravemente danneggiata e la Torre dei Pulci sventrata.  La famiglia Nencioni fu ritrovata sotto le macerie: Caterina, sua sorella di 9 anni Nadia, la madre Angela e il padre Fabrizio. Insieme a loro anche uno studente di Architettura Dario Capolicchio. È stata come un’onda d’urto di odio e violenza, che ha seminato distruzione e morte dove, fino a un attimo prima, c’era vita e bellezza. 

Peppino Basile, 61 anni, era un amministratore pubblico di Ugento (Lecce),  faceva parte della commissione provinciale Ambiente ed era impegnato in diverse battaglie politiche, amministrative e ambientali. Ucciso con 19 coltellate la notte tra il 14 e il 15 giugno 2008 davanti al cancello della sua abitazione. Indagava sulle infiltrazioni delle mafie nella gestione rifiuti. 

Dopo due settimane di cure, nella nostra classe sono nati i primi germogli! Faremo nascere la vita e con la vita conserveremo la memoria.