Le classi 2E, 2C, 2D si sfidano a colpi di bussola e mappe
Di Lorenzo Bollani
19/4/2016
Il giorno 9/4/2016, i ragazzi delle classi 2E, 2C e 2D sono partiti con destinazione base scout di Spettine.
Una volta arrivati, abbiamo posato i nostri zaini e ci siamo diretti nell’immenso prato che circonda la casa scout. Abbiamo conosciuto alcuni capi con i quali abbiamo fatto varie attività tra le quali visitare il castello abbandonato di Spettine.
Il castello abbandonato
Poi… pranzo! Ci siamo sistemati sull’erba del prato e abbiamo mangiato tutti insieme.
E’ arrivata finalmente l’ora dell’orienteering!
A caccia di lanterne
L’orienteering è uno sport che consiste nel sapersi spostare su terreni sconosciuti, in mezzo alla natura, utilizzando solo la bussola e la carta topografica, cercando di seguire un itinerario fissato, nel minor tempo possibile e senza evitare alcun posto di controllo. Il posto di controllo è chiamato “lanterna” e chi aspira a vincere la gara, non deve mancarne nessuno.
A contatto con la natura
Siamo partiti a coppie: una alla volta con un intervallo di due minuti.
Dopo quasi un’ora a cercare le sette lanterne indicate nel percorso, hanno compinciato ad arrivare alla meta le prime coppie. Io e il mio compagno Luca Sacchi eravamo sfiniti perché avevamo corso a perdifiato cercando di mantenere sempre alta la concentrazione. Fortunatamente il nostro tempo era buono e ci siamo aggiudicati la possibilità di partecipare ai campionati provinciali a Piacenza!
Le classi prime riflettono su comportamenti, tecnologia e rispetto
Di Sara Frattola e Jessika Hoxha
19/4/2016
Il 6/4/2016, gli psicologi Gabriella, Elisa, Anna e Francesco ci hanno presentato il progetto “CyberbullisNO”. Questo progetto ci ha aiutato a capire che anche i social network sono pericolosi e offensivi verso le persone se usati male.
In sintesi, il cyberbullismo è un comportamento caratterizzato da mancanza di rispetto che serve per mettere in imbarazzo e far sentire a disagio le persone.
Tutto questo può avvenire utilizzando diverse modalità, come per esempio: messaggi, chat sincrone, social network (per esempio, Facebook)
Il cyberbullismo si manifesta attraverso:
pettegolezzi diffusi attraverso messaggi sui cellulari, mail, social network;
postando informazioni, immagini o video imbarazzanti ;
il furto dell’identità e del profilo di altri, o costruendone di falsi;
insultando o deridendo la vittima.
Rispetto al bullismo tradizionale, questo tipo di bullismo è più pesante perché immagini e parole vengono condivise da gruppi di persone che si allargano a macchia d’olio, rendendo sempre più dolorosa e imbarazzante la condizione della vittima.
Dopo averci spiegato tutto ciò, ci hanno proposto una simulazione di “cyberbullismo”.
Siamo stati divisi in due gruppi: il primo si metteva nei panni del bullo, insultando e deridendo la vittima, interpretata dal secondo gruppo. Dopo questo si scambiavano i ruoli.
Il fatto di mettersi nei panni degli altri è il primo passo per comprendere chi ci sta intorno e per superare questo problema, oltre naturalmente all’educazione.
Ecco il video che gli psicologi ci hanno proposto:
Le classi prime imparano a conoscere come si impara!
di Sara Frattola, Alice Buonocore, Giulia Meazza
19/4/2016
La dottoressa Elena Carolina Rossi, psicologa, sta presentando alle classi prime di Sarmato e Castel San Giovanni il progetto “Einstein”che ha come obiettivo la conoscenza dei diversi stili di apprendimento. Ogni incontro inizia con la presentazione dei vari stili: ognuno deve cercare di riconoscere il proprio e, per farci rendere consapevoli di quale sia, eseguiamo alcuni esercizi e giochi.
La prima coppia di stili è INTUITIVO-SISTEMATICO. Il primo si basa sull’intuizione: ad esempio permette di capire subito il risultato di un problema di matematica. Il secondo, invece, è l’opposto dello stile intuitivo: per arrivare alla soluzione bisogna procedere seguendo dei passaggi. Attraverso coppie di parole che simboleggiavano lo stile intuitivo o sistematico, l’esperta ci ha fatto individuare il nostro stile personale.
La seconda coppia di stili è RIFLESSIVO-IMPULSIVO. Lo stile riflessivo si basa sull’agire dopo aver riflettuto. L’impulsivo è l’agire senza pensare, spesso portando a conseguenze spiacevoli. Per capire il nostro stile, la dottoressa ci ha proposto un’immagine; successivamente ci ha mostrato altri disegni simili ma con delle differenze, tranne uno che era esattamente uguale. Noi alunni, attraverso l’intuizione e la riflessione, dovevamo individuarla. Dopo aver riflettuto, la dottoressa ci ha chiesto come avevamo fatto a trovare la risposta, facendoci capire il nostro stile.
La terza coppia di stili è ANALITICO-GLOBALE. Lo stile analitico si basa sul vedere prima i dettagli delle cose e poi l’insieme mentre il secondo vedere prima l’insieme e poi i dettagli. Per far capire ad ognuno il proprio stile, la psicologa ci ha mostrato la lettera F composta da tante piccole lettere A. Chi vedeva prima le A apparteneva allo stile analitico, chi vedeva direttamente la F apparteneva allo stile globale.
La quarta coppia di stili è VISIVO-VERBALE. Lo stile visivo si basa sull’apprendimento attraverso le immagini, mentre il verbale è basato sull’apprendimento attraverso schemi o riassunti. La dottoressa Rossi, per farci capire quale fosse il nostro stile, ci ha fatto vedere uno schema formato da 4 colonne: 2 di immagini e 2 di parole. Dopo qualche minuto, ha tolto lo schema e noi abbiamo riportato su un foglio quello che ricordavamo; chi si ricordava più immagini apparteneva allo stile visivo, chi invece si ricordava più parole a quello verbale.
L’ ultima coppia di stili è DIPENDENTE-INDIPENDENTE DAL CAMPO. Lo stile dipendente appartiene a chi per studiare ha bisogno dell’aiuto di un genitore o di una persona adulta mentre chi è indipendente, per studiare non ha bisogno di aiuto. La dottoressa Rossi, per farci individuare il nostro stile, ha scritto una frase e noi, tra diverse scelte, dovevamo cogliere la risposta che ci rappresentava di più. Alla fine dell’ esercizio, ci ha detto i vari punteggi a seconda delle nostre risposte. Dopo aver calcolato il punteggio, la dottoressa ci detto che se esso era minore di tre eravamo dipendenti mentre se il punteggio era superiore di tre eravamo indipendenti.
Il progetto ci è stato molto utile: capire con quali meccanismi possiamo imparare ci aiuterà nel nostro percorso di studio.
Come ogni anno, gli studenti si sono recati al campo sportivo “P. Soressi” per disputare i Giochi Sportivi studenteschi di atletica leggera.
Gli studenti delle classi seconde e terze hanno potuto scegliere tra varie specialità a cui partecipare: salti, lanci e corse. Tra queste, una delle più faticose e impegnative è la resistenza, che prevede la corsa su una distanza di 1000 metri.
Nella gara maschile, i primi classificati sono stati:
Rafiq Omar di 2^D, tempo 3’23”
Bonelli Paolo di 3^D, tempo 3′ 32″
Ferrari Filippo di 3’E, tempo 3’38”
Partenza 1000 m categoria maschile
Nella gara femminile, le tre prime classificate sono state:
L’unica prova di squadra dei giochi sportivi è la staffetta. Ogni classe ha individuato quattro ragazzi e quattro ragazze che si cimentassero con questa specialità.
La staffetta 4 x 100 metri è una gara dell’atletica leggera nella quale quattro corridori, detti frazionisti, si succedono sulla stessa corsia in sequenza e si danno il cambio passandosi il testimone. In tal modo completano i 400 metri della pista, percorrendo ciascuno 100 metri.
Il buon esito della gara è dovuto al passaggio preciso e veloce del testimone e alla velocità dei frazionisti.
Ora vi mostriamo le classifiche delle nostre squadre di staffetta:
El nuestro albergue era muy bonito, pero las camas (las de 8 y de 7) eran un poco pequñas y estrechas. Pero para dormir solo una noche, ha ido bien. Era bastante cerca del centro.
Casa Batllo’
Casa Batllo’ es una de las atracciones mas importantes y conocida de Barcelona. Es un opera de Gaudi’ en el Passeig de Gracia. Es la cosa que me ha encantado mas de Barcelona. es muy bonito el cambio de los azules diferentes.
Rambla
La rambla es un largo paseo (1,3km) para ir a la Barceloneta, la playa de Barcelona. al lado de esto paseo lleno de gente, estan muchas tiendas de ropas y tambien el mercado de la Boqueria.
el mercado de la Boqueria
El mercado de la Boqueria es un mercado que se encuentra en l rambla de Barcelona. Ademas de ser un lugar donde se puede comprar todo tipo de productos frescos, es tambien un atraccion turistica.
el mercado de la Boqueriael mercado de la Boqueria
La Sagrada Familia es una basilica catolica deseñada por Gaudi’, y es tambien la su obra maestra.
Sagrada Familia
Ahora no es terminada.
Sagrada Familia
El parque Guell es un parque publico con jardines y elementos arquitectonicos, situado en la parte superior de Barcelona.
parque Guell
parque Guell
La Barceloneta es un barrio muy antico de Barcelona. Aqui’ hay el puerto y tambien la playa de Barcelona. Es muy bonita y llena de gente.
Libri misteriosi che si animano… e scatenano l’inferno
di Leonardo Silva e Jacopo Ianaro
19/o4/2016
R.L. Stine
“Piccoli Brividi” è una collana di romanzi horror scritta da Robert Lawrence Stine, da cui prende spunto il film diretto da Rob Letterman.
R.L. Stine naque a Colombus l’8 ottobre 1943 ed è uno scrittore, un produttore televisivo ed editore statunitense. Oggi vive a New York.
La trama del film tratta la storia di un ragazzo, Zack, che si trasferisce da New York a Madison dove conosce la sua vicina di casa Hanna.
Una sera, mentre Zack faceva i compiti, sentì un urlo proveniente dalla casa di Hanna così chiamò la polizia, che non riuscì però a dare spiegazioni all’accaduto. Il ragazzo, non essendo convinto del lavoro dei poliziotti, decise di indagare con Champ (un amico) entrando nella casa di Hanna. I due trovano dei libri all’interno della casa e, aprendone uno, scoprono che dall’inchiostro delle parole si materializzano i mostri protagonisti delle storie raccontate. Mentre i ragazzi cercano di catturare un mostro in fuga, si apre il libro del mostro più malvagio che prima apre tutti i libri e poi li brucia per far sì che i mostri usciti non non riescano più a rientrare.
una scena tratta dal film
Qui entra in scena lo scrittore e protagonista del film che cerca di scrivere più velocemente possibile un libro che contenga tutti i mostri per riuscire a rinchiuderli.Ci riuscirà o i mostri rimarranno liberi di vagare per la terra?
E’ un film da vedere perché unisce horror e comicità e vi farà passare dei momenti di divertimento.
Vi consigliamo anche di leggere il libro da cui è tratto il film: “Piccoli brividi, la storia”.
di Federico Bosini, Filippo Frattola, Matteo Valla.
22/3/2016
I minions sono esistiti fin dall’alba dei tempi ed hanno un solo scopo: servire il padrone più cattivissimo al mondo.
Sono una specie non conosciuta di organismi gialli e piccoli. Hanno un carattere molto dispettoso e a volte sono
anche pasticcioni. Nel film la loro missione è andare alla ricerca di una persona molto cattiva che sarà il loro padrone.
Il film dei Minions ha rivoluzionato la moda di tutto il mondo, perchè dopo la sua uscita molte industrie hanno prodotto numerosi gadget pubblicizzandoli.
I Minions è uscito nell’anno 2015 ed è un film di animazione e comico.
L’animatore e regista del film è Kile Balda. Nato in Arizona, ha studiato al California Institute of the Arts. Ha anche collaborato alla produzione dei film Jumanji e The Mask. Successivamente passò alla Pixar dove lavorò come
animatore a molte pellicole dello studio come Toy Story 2 e Monsters & Co.Nel 2015 inizia a dirige lo Spin Off di ‘Cattivissimo me’ e realizza I Minions.
A noi è piacuto molto perchè i Minions sono molto divertenti. Nonostante siano degli esseri malvagi hanno un linguaggio allegro e buffo.
Strategia ed abilità: l’evoluzione virtuale dei giochi di carte
di: Floridi Simone e Andritoiu Matteo
12/4/2016
Clash Royale è un gioco di carte sviluppato e pubblicato dalla Supercell, ambientato nell’universo di Clash of Clans.
E’ stato reso disponibile su tutti i dispositivi dal 2 marzo 2016 ed é “volato” subito tra le classifiche dei giochi più scaricati.
Durante la battaglia online, i due sfidanti, a colpi di carte virtuali, cercheranno di distruggere una o più torri dell’avversario per vincere la partita.
Ogni carta presente all’interno del gioco è unica e il mazzo da gioco può essere composto da sole 8 di esse per volta. Si possono creare al massimo tre mazzi.
Vincendo le battaglie si guadagnano trofei e grazie a questi si scalano le arene e si sbloccano nuove carte.
Per ogni partita svolta e vinta, viene consegnato un baule contenente oro, gemme e carte rare e leggendarie.
Inoltre, raggiungendo il livello tre, è possibile entrare in un clan oppure crearlo. Il vantaggio di essere in un clan è che si possono donare e ricevere carte di pari livello. Dopo aver donato un certo numero di carte si riceve una ricompensa in oro, gemme e punti esperienza.
Il gioco può piacere per la strategia e allo stesso tempo richiede una certa dosa di abilità. E’ consigliato alle persone appassionate di giochi di tattica.
di: Lombardi Elisa, Mozzi Carolina e Risposi Tommaso
12/04/2016
Alla gara maschile di salto in alto delle classi sia seconde che terze hanno partecipato 17 ragazzi.
Sette di questi erano di seconda: Fiori, il primo classificato (m.1.40), Bassanini, Brandolini, Barbieri, Rossi, Sacchi, Dumitru. Dieci erano di terza: Cordani, il primo classificato (m. 1.50), Javier (2000), Oziegbe, Deliallisi (2001), De Oliveira, Risposi, Dizon, Ferrara, Omini, Yang.
Il vincitore delle classi terze, Cordani
Alle gare femminili sia di seconda che di terza hanno partecipato 8 ragazze; quattro di seconda: Sgobbi, la prima classificata (m. 1.25), Pinna, Hisenay, Turati e quattro di terza: Mozzi, prima classificata (m. 1.25), Pedone, Pennini, Misuri.