TIME TRAVELING: EXPLORING THE PAST DESIGNING THE FUTURE 

Erasmus+ Saragozza/Castel San Giovanni 

Venerdì 10 gennaio, un gruppo di  alunni delle classi terze di Castel San Giovanni e di Sarmato è partito all’aeroporto di Bergamo: destinazione Saragozza! Il viaggio è stato fatto nell’ambito del progetto Erasmus+, che promuove lo scambio di studenti tra diverse nazioni dell’Unione Europea all’insegna della promozione di valori universali quali la cultura, le tradizioni, i diritti umani, il progresso. La nostra scuola è partner dell’istituto IES “Clara Campoamor Rodrìguez”, che si trova nel centro di Saragozza. Quest’anno, la prima mobilità si è svolta in Spagna, dove noi siamo stati ospitati dagli studenti spagnoli per poi ospitare loro, in Italia, dal 24 febbraio al 3 marzo.

Arrivati  in aeroporto, i ragazzi spagnoli ci stavano aspettando ansiosi. Visto che eravamo arrivati di venerdì e avevamo il weekend a disposizione, prima dell’inizio delle attività con la scuola, abbiamo visitato la città di Saragozza, che è veramente immensa. Continuavano a passare tram e autobus e grandi palazzi solcavano il cielo. Si trova nella regione autonoma di Aragona, a nord della Spagna ed è la principale e la più grande della stessa regione. Il clima era magnifico, si poteva stare anche solo con la felpa. Lunedì siamo andati nella scuola dei nostri ospiti: era bellissima ma soprattutto molto vasta e attrezzata. Erano presenti un bar, tre campi da basket e laboratori di biologia e di chimica. Il nostro viaggio in Spagna non serviva solo per migliorare il nostro inglese e per fare nuove amicizie, ma anche per, come dice il titolo del progetto: “Exploring the past, designing the future” che tradotto significa: “Esplorare il passato, disegnare il futuro”. Infatti, con  le nostre attività successive, avremmo scoperto come si viveva nel passato (circa 60 anni fa) e ci saremmo chiesti come sarebbe stato il nostro futuro. 

Tra le varie attività che abbiamo fatto durante il soggiorno in Spagna, le nostre preferite sono state: la visita al museo dei pompieri “Fightfires’s museum”, quella all’ “Aljaferìa” un castello costruito nel IX secolo e al museo del futuro, il cui nome era “Mobility Museum”. 

Nel museo dei pompieri, abbiamo scoperto le attrezzature che si usavano e che si usano anche oggi. Abbiamo scoperto che in passato era molto difficile spegnere o controllare incendi di grandi dimensioni, inoltre il lavoro dei pompieri era complicato, infatti venivano considerati dei supereroi. Il “Mobility museum” era un museo basato soprattutto sulla mobilità nel futuro, dove abbiamo potuto provare dei simulatori di guida di un’auto a scelta tra quella elettrica, ibrida, a gasolio e a idrogeno. Successivamente, le guide del museo ci hanno dato la possibilità di usare dei visori 3D in cui potevi fare un viaggio in un modello di città futuristica. L’ “Aljaferia” è un castello costruito nel IX secolo e inizialmente era molto decorato con soffitti d’oro e colori che variano dal blu, rosso e verde. Dopo la conquista dei cristiani, ha perso la sua bellezza iniziale, per diventare una fortezza militare. Molte stanze sono state ricostruite come si pensava fossero in passato. La costruzione è gigantesca, ricca di decori e ambienti enormi.

Durante il nostro soggiorno in Spagna, abbiamo potuto anche assaggiare diversi cibi tipici, come per esempio: tapas, paella, croquetas, churros, tortillas des patates, Jamón  serrano. I tapas sono stuzzichini serviti nei caffè spagnoli insieme all’aperitivo, possono essere dei tipi più svariati: frutti di mare, cubetti di formaggio, frittata di patate, pezzetti di salsiccia piccante, olive, ecc. Le croquetas sono crocchette realizzate con un composto di besciamella e prosciutto crudo, successivamente impanate e fritte; molto simili alle nostre crocchette di patate. Le tortillas des patates sono una frittata di patate mentre i  churros sono dei dolci, tipici della cucina spagnola, a base di una pastella fritta spolverata di zucchero a velo, con l’aggiunta, talvolta, di cannella e serviti con la cioccolata calda. Lo Jamon serrano è il loro prosciutto tipico 

Quando non eravamo a scuola, trascorrevamo la maggior parte del tempo con la famiglia che ci ospitava, erano tutte molto accoglienti e disponibili. In casa, le abitudini erano molto simili a quelle italiane. L’unica cosa un po’ diversa erano gli orari: si pranzava alle tre e mezza di pomeriggio e si cenava alle nove. Ma nei weekend la cena si spostava addirittura alle 23! All’inizio abbiamo fatto un po’ di fatica ad abituarci ai nuovi orari, soprattutto il primo giorno,  ma poi ci si adatta al nuovo ambiente. Per la comunicazione non c’erano problemi: parlavamo inglese e ci capivamo benissimo, alcuni di noi italiani utilizzavano anche lo spagnolo. Si notava però che gli spagnoli erano molto più esperti in inglese, infatti loro lo studiano per 5 ore alla settimana!  L’ultimo giorno, eravamo un po’ tristi perché avremmo dovuto lasciare Saragozza: in quella settimana c’eravamo divertiti davvero tanto, conoscendo una cultura molto simile alla nostra ma anche con numerose differenze. La cosa più triste era lasciare le famiglie, ci sarebbero mancate davvero moltissimo!  Per fortuna, con i nostri amici spagnoli ci vedremo presto, però in Italia!

Everybody STEM!

1/2/2025

Tutto l’Istituto Casaroli, da qualche settimana, è impegnato nel progetto “Everybody STEM”. STEM significa Science, Technology, Engineering and Mathematics: nel progetto sperimentiamo coding e robotica educativa per sviluppare il pensiero computazionale, cioè il modo di pensare logico e creativo che viene messo in atto ogni giorno per affrontare e risolvere problemi con strategie specifiche. A partire dalla scuola dell’infanzia, sia a Castel San Giovanni che a Sarmato, tutte le oltre 70 classi della nostra scuola stanno partecipando a questa iniziativa. 

Ci guidano esperti che stimolano la scoperta e l’ingegno dandoci obiettivi (ad esempio muovere dei robot) e noi, attraverso  i programmi (come Scratch o Spike) dobbiamo costruire le sequenze delle istruzioni corrette. Tra le altre cose, abbiamo capito che le materie STEM sono accessibili a tutti ed è molto importante, per il nostro futuro, comprenderle ed apprezzarle. 

Questo progetto, inoltre, risponde alle indicazioni dell’Agenda 2030 (obiettivo numero 4), che prevede di incrementare le materie scientifiche, di eliminare le disparità di genere e favorire l’accesso all’istruzione anche alle persone più vulnerabili.  

Secondo noi, apprezzare le materie scientifiche è importante perché bisogna capire che non bisogna sviluppare soltanto le materie che ci piacciono ma anche impararne altre che ci serviranno sempre di più in un prossimo futuro. E il futuro, sicuramente, parlerà la lingua STEM.

Esploratori senza pregiudizi: i protagonisti della Giornata della Memoria 2025

2/1/2025

Il titolo del nostro percorso di lavoro sulla didattica della Memoria di quest’anno è: Esploratori senza pregiudizi, la mappa non è il territorio. Ci siamo posti come obiettivo quello di capire cosa sono i pregiudizi e quanto sia importante conoscere prima di giudicare, in tutti i campi.

Abbiamo allestito La mostra dei pregiudizi, il frutto del lavoro di 13 classi della primaria Tina Pesaro e della secondaria Mazzini, per un totale di quasi 300 lavori, uno per ogni alunno, sui quali si può leggere sia la bellezza e l’unicità di ogni persona, sia la pesantezza e il disastro che i pregiudizi provocano. Nella nostra storia, abbiamo vissuto un periodo nel quale i pregiudizi sono addirittura diventati legge, si sono trasformati in razzismo e hanno portato alla tragedia della Shoah.

Ma ancora oggi non dobbiamo dare niente per scontato, perché, come sanno gli esploratori, la mappa non è il territorio. La mappa è astratta, semplificata mentre il territorio va vissuto, conserva tracce della Memoria, pietre d’inciampo per non dimenticare il passato. Alcune classi della scuola secondaria stanno lavorando sulla mappatura dei luoghi della memoria di Castel San Giovanni e Sarmato e hanno scoperto, da bravi esploratori, storie, persone, eventi del passato che hanno scritto il nostro presente. 

Infine, abbiamo riflettuto sul fatto che è difficile conoscere in profondità gli altri e ciò che ci circonda ma non è facile neppure conoscere se stessi. I ragazzi hanno provato a descriversi come territori abitati da emozioni, passioni, paure, sogni. Ognuno è un territorio che confina con gli altri, bellissimo da esplorare: territori di pace, dove sentirsi a casa.

E dove si riconosce l’unicità di ciascuno, non può esserci odio, superficialità, pretesa di essere superiori; perché non si vede bene che con il cuore e non si conosce il mondo se non si sceglie di essere esploratori … ma senza pregiudizi.

A seguire, inseriamo il link alla playlist dei lavori preparati da primaria e secondaria per la Giornata della Memoria 2025.

La corsa campestre d’Istituto 2024/25

13/1/2024

Uno degli eventi più attesi all’inizio dell’anno scolastico 2024/2025 è la corsa campestre d’Istituto, che coinvolge tutti gli studenti della scuola media “G. Mazzini” di Castel San Giovanni e i ragazzi dell’Istituto “G. Moia” di Sarmato. L’evento si è svolto al campo sportivo Pinetto Soressi, dove le gare hanno avuto inizio alle dieci del mattino, in una giornata leggermente nuvolosa e ventosa del 15 novembre 2024. Come ogni anno, gli studenti sono stati suddivisi in sei categorie: prime maschili e femminili, seconde maschili e femminili, terze maschili e femminili. A gareggiare per primi sono stati i ragazzi seguiti poi dalle ragazze di ciascuna categoria. Quest’anno, però, c’è stata una novità nel percorso: invece di fare più giri sulla pista di atletica, i partecipanti hanno completato un unico giro che attraversava la pista, i campi da calcio e tornava infine al punto di partenza. Questo cambiamento è stato deciso anche a seguito delle condizioni del clima. 

Dagli spalti, dove sedevano i ragazzi delle categorie che dovevano correre o che avevano già gareggiato, si faceva il tifo per gli amici, soprattutto quando arrivavano nel tratto finale, visibile dalla tribuna. Le grida incitavano alla vittoria, il clamore e i fischi hanno regalato un brivido speciale ai vincitori esausti. Infine, dato il freddo della giornata, alcuni volontari hanno distribuito il tè agli studenti. Ecco i nomi dei vincitori nelle diverse categorie:

  • Terze maschili: 1° Grissa Youssef, 2° Davide Villa, 3° Stefano Bocenti
  • Terze femminili: 1° Anna Lou Ferrari, 2° Iolanda La Face, 3° Eleonora Bersani
  • Seconde maschili: 1° Riboni Filippo, 2° Guarda Jody, 3° Bozzarelli Alex
  • Seconde femminili: 1° Beatrice Lavelli, 2° Giulia Lakha, 3° Fede Tramonti
  • Prime maschili: 1° Majjati Ayman, 2° Mema Devid, 3° Aliu Mariel

I ragazzi sopra elencati, hanno partecipato, il 24 gennaio 2025, alle fasi  provinciali, presso la pista di atletica dello stadio “Leonardo Garilli”. Il campo è stato raggiunto dagli atleti in autobus. Per ogni categoria, il percorso e la sua lunghezza cambiavano: i ragazzi e le ragazze hanno corso in totale 1000 metri, le cadette 1400, mentre i cadetti 1700 metri. C’era una leggera pioggerellina e il cielo era nuvoloso: questo maltempo ha reso la gara più difficile, perché il terreno era coperto di pozze d’acqua e fango. In tutto hanno partecipato 14 scuole; le prime tre vincitrici  accederanno  alle gare regionali. 

Tra i vincitori della fase d’istituto, per la scuola Mazzini, c’è Giulia Lakha, seconda classificata nella categoria seconde femminili.
Oggi abbiamo il piacere di intervistare questa ragazza, per scoprire qualcosa in più sulla sua esperienza e sulle emozioni vissute durante la corsa: 

D: Come ti sei sentita gli istanti prima di iniziare a gareggiare?

Giulia: Mi sentivo abbastanza tranquilla, perchè avevo già gareggiato e sapevo come funzionava. 

D: Qual’è stato il momento più emozionante o difficile della gara? 

Giulia: Per me il momento più difficile della gara è stato il tratto pieno di sassi, in cui ho dovuto rallentare per non cadere.

D: Il nuovo percorso è stato una sorpresa rispetto all’anno scorso. Come ti sei trovata ad affrontare un circuito diverso?

Giulia: Mi aspettavo fosse uguale, ma non è stato un gran problema anche se ho rischiato di scivolare diverse volte. 

Ringraziamo Giulia, le facciamo i complimenti e le diamo appuntamento al prossimo anno con nuovi successi!

Su e giù dagli alberi a Salice Terme

All’inizio di ottobre 2024, le classi seconde di Castel San Giovanni e di Sarmato hanno potuto vivere un’esperienza davvero emozionante al Parco Avventura di Salice Terme. Raggiunta la meta in pullman, siamo stati accolti dagli addetti del parco e ci siamo divisi in due gruppi, uno per ogni attività. La prima era l’attività di orientamento: siamo stati divisi in sotto gruppi formati da 5 ragazzi. Ci hanno dato una mappa, una scheda da completare e una bussola. Il nostro compito era quello di cercare dei luoghi specifici nel parco. Alcuni gruppi si erano bloccati in alcuni punti, mentre altri sono andati dritti come fulmini verso la meta.

La seconda attività (e anche quella più interessante secondo noi) è stata il tree climbing, cioè l’arrampicata sugli alberi. Gli esperti ci hanno spiegato come usare l’imbragatura e i ganci per poter salire in sicurezza, quindi, finalmente, siamo potuti salire  con una scala sulle piattaforme posizionate sugli alberi. Da quelle partivano cavi su cui camminare, reti in cui gattonare, tavole di legno che si muovevano pericolosamente, il tutto sospesi ad alcuni metri dal suolo! Inoltre erano presenti due lunghe zipline che permettevano di “volare” letteralmente appesi ad una carrucola.

Questa attività è stata la preferita da molti, i più spericolati, che si divertivano a salire in alta quota. La gita è stata una bella esperienza, ci ha aiutato a sconfiggere le nostre paure affrontando percorsi da mozzare il fiato e abbiamo passato una bella giornata all’aria aperta con i nostri compagni.

Al Campo Scout: tante emozioni e un po’ di competizione!

20/1/2025

Anche quest’anno, come da tradizione,  le classi prime della scuola media Mazzini hanno partecipato alla “Giornata al Campo Scout” di Castel San Giovanni.  Era lunedì 7 ottobre 2024, una giornata soleggiata, noi eravamo emozionati e felici di passare la mattina all’aperto.  Alle 9:30 ci siamo incamminati per raggiungere a piedi la Base Scout in Via Parpanese.
Qui ci aspettavano gli amici delle classi terze con alcuni giochi che avevano organizzato apposta per noi: all’inizio ci hanno proposto un’attività di calcio, dovevamo tutti segnare dei goal contro la squadra avversaria in una medesima porta dove non c’era nessun portiere. 

Poi ci siamo divertiti con l’ hockey sul prato, anche in questo caso dovevamo segnare in una porta senza rete e portiere, con una mazza da hockey. Abbiamo poi giocato a pallavolo, dovevamo passarci la palla a vicenda e lanciarla sopra la rete senza farla cadere. Infine ci siamo affrontati in una corsa ad ostacoli. In base ai punteggi ottenuti è risultata vincitrice la classe 1^A. Peccato, perché noi siamo in 1^ C! A noi è piaciuto soprattutto il calcio perché è il nostro sport preferito. Siamo rientrati a scuola con tanta energia e molto soddisfatti, sicuramente con nuovi amici e una bella esperienza da raccontare!

I Giochi Matematici d’Autunno 2024

Di Carolina Rebecchi ed Ean Tasi

27/1/2025

Il 12 novembre 2024, i ragazzi di tutte le classi del nostro istituto hanno potuto partecipare ai Giochi d’Autunno, promossi dall’università Bocconi di Milano per le scuole secondarie di primo e secondo grado. I Giochi d’Autunno sono una gara di giochi matematici e propongono una serie di quesiti che gli studenti devono risolvere individualmente nel tempo di 90 minuti. Sono stati pensati per mettere alla prova le abilità logiche e matematiche degli studenti. L’iscrizione ai giochi non era obbligatoria, ogni alunno poteva scegliere se partecipare, versando una quota.

Per gli studenti della nostra età c’erano due livelli: il C1 per gli studenti di prima e seconda media e il C2 per gli studenti di terza media e prima superiore. Nell’edizione 2024, in tutto, gli esercizi da completare erano sedici, otto per ogni categoria e  dovevano essere risolti nell’arco di un’ora e mezza. Era consentito portare con sé matita, gomma, forbici, righello, compasso e fogli. Non erano ammesse calcolatrici o tavole numeriche. Ai vincitori verranno assegnate delle medaglie e a tutti i partecipanti sarà consegnato un attestato di partecipazione. Nel momento in cui ci sono stati consegnati i fogli, si sentiva nell’aria l’agitazione: tutti ne provavamo almeno un po’. Le prove erano difficili, ma nel complesso fattibili. Non era obbligatorio consegnare la prova allo scadere dell’ora e mezza, si poteva consegnare il foglio quando gli esercizi erano finiti. Il nostro esercizio preferito è stato quello dei pacchi regalo: bisognava indovinare il pacco in cui era contenuto un premio, gli altri erano vuoti. I vincitori e i risultati dei test devono ancora uscire sulla piattaforma dell’università Bocconi, a noi verranno detti a scuola. Le gare continueranno fino alle nazionali dove si eleggerà un vincitore. 

I giochi matematici vogliono trasmettere un messaggio che sia quello di avvicinamento alla matematica, a prescindere dalla futura occupazione che i partecipanti poi sceglieranno, perché avere una mentalità aperta e predisposta al ragionamento è sicuramente di aiuto in qualsiasi campo, non solo in quello scientifico. In Italia, circa il 26 % dei ragazzi sceglie un liceo con indirizzo scientifico, il 19% un istituto a indirizzo tecnico o tecnologico e circa il 2% una scuola superiore professionale a indirizzo tecnico. Ma la veloce evoluzione della tecnologia e gli obiettivi delle aziende, imposti dalle nuove sfide di mercato, richiedono professionalità con competenze scientifiche, tecnologiche, ingegneristiche e matematiche, che al momento scarseggiano. Tanto che il 23% delle imprese Italiane, fatica a trovare professionisti adeguati per guidare la crescita futura. Oggi la maggior parte delle aziende è infatti alla ricerca di profili STEM, acronimo che sta per Science, Technology, Engineering e Mathematics.  Nel nostro paese, solo uno studente universitario su quattro è iscritto ad una facoltà STEM. Grazie a queste manifestazioni e a progetti di coding, robotica educativa e pensiero computazionale rivolti a bambini e a ragazzi, potremo rispondere con le giuste competenze alle richieste future del mercato del lavoro.

Milano e le stelle: una gita con i compagni finlandesi

Il 5 novembre 2024, con la nostra classe 3^A, insieme ad un gruppo di compagni finlandesi in visita alla nostra scuola grazie al progetto Erasmus + e agli studenti che li ospitavano, siamo partiti per Milano, la destinazione della nostra gita intitolata: “Milano e le stelle”. Infatti avremmo visitato alcuni luoghi legati alle stelle, dal punto di vista storico e artistico. Siamo partiti da piazza Olubra, alle 7:30 e siamo arrivati a destinazione alle 9:15. La prima tappa della gita è stata il Memoriale della Shoah presso il Binario 21 della stazione centrale di Milano.

Si tratta del luogo da cui partivano i treni per i campi di sterminio nel periodo della Seconda guerra mondiale, un posto nascosto, sotterraneo, dove solitamente transitava la posta ma nessun passeggero. Una volta entrati, ci siamo trovati davanti ad una parola chiave: “Indifferenza”: è proprio a causa dell’indifferenza che, nella storia dell’uomo sono accadute tragedie forse evitabili. Abbiamo percepito un’atmosfera buia, resa molto inquietante dal rombo dei treni della stazione centrale che passavano sopra di noi: esattamente lo stesso rumore che sentivano le persone ebree che venivano deportate e che, una volta giunte qui, non avevano idea del destino che le attendeva.

Ed eccoci al binario 21, dove siamo saliti sul treno che si usava per trasportare gli ebrei nei campi di concentramento: vagoni bestiame, di legno, senza finestre. In ognuno venivano messi più di 100 persone e a noi, che eravamo meno di 50, sembrava già strettissimo. Abbiamo provato angoscia perché ne avevamo sentito parlare più volte, ma dal vivo è un’altra cosa. Poi abbiamo visitato il memoriale, che raccoglie le storie di molte vittime della Shoah, stelle innocenti e racchiude anche il Centro di documentazione storico del periodo.

Una volta usciti, ci siamo diretti verso piazza Duomo. Nel tragitto siamo passati per le vie della moda dove abbiamo ammirato tanti negozi di marchi famosi, le stelle della moda. Finito il pranzo, ci siamo divisi in due gruppi e ci siamo diretti verso le terrazze del Duomo di Milano. Abbiamo affrontato le scale, sembrava che non finissero più, per arrivare alle terrazze, cioè al tetto del duomo con tutte le sue meravigliose sculture di marmo bianco, decorazioni e guglie. Abbiamo fatto tante foto al bellissimo panorama. 

Dopo esser scesi, siamo passati per l’interno della cattedrale, per poi uscire e andare a fare un bel giro nella libreria Mondadori di piazza Duomo. Noi che vi scriviamo, in particolare, siamo uscite con borse piene di libri! A questo punto, abbiamo cominciato ad andare verso Piazza Gae Aulenti, la zona più moderna della città, con palazzi bellissimi, il bosco verticale, una piazza tonda e un ambiente che sembrava uscito dal futuro. E’ questo il luogo che racchiude le opere di importanti stelle dell’architettura mondiale.

Verso le 17.45 ci siamo avviati nel punto di ritrovo con l’autobus: il ritorno a casa è stato parecchio silenzioso visto la giornata impegnativa, eravamo stanchi ma felici. Per molti di noi è stata la più bella gita che abbiamo mai fatto, tutto ci è piaciuto, non solo Milano ma anche il fatto che eravamo insieme a altri ragazzi di un’ altra nazionalità, con i quali abbiamo potuto parlare e condividere bei momenti. Anche loro e i loro prof sono stati molto interessati e felici della compagnia e della giornata. Vogliamo concludere ringraziando le prof che hanno deciso di accompagnarci e che ci hanno permesso di fare un’esperienza così bella e indimenticabile.

La giornata degli alberi 2024

Ogni anno, il 21 novembre, si celebra la Giornata Nazionale degli Alberi, una festa che ha lo scopo di promuovere la cura e la valorizzazione degli alberi e ricordare il ruolo essenziale dei boschi e del verde urbano per il nostro ecosistema. Gli alberi non sono solo gli antichi custodi della vita sulla terra, coloro che ci procurano ossigeno e migliorano la vita degli abitanti del pianeta ma sono i protagonisti di miti, leggende e storie antichissime, sono i nostri compagni di viaggio da sempre. Il nostro istituto ha deciso di festeggiare coinvolgendo classi di ogni ordine scolastico, dall’infanzia alla secondaria. Noi della classe 2^A della scuola secondaria, l’anno passato, abbiamo piantumato numerosi alberi presso il rio Lora e quest’anno ci siamo recati presso la scuola primaria “Tina Pesaro” dove ci hanno accolto i bambini delle classi seconde con canti dedicati agli alberi eseguiti davvero bene.

I bambini avevano preparato dei lavoretti molto creativi: dei piccoli alberi fatti di carta. Quindi, ogni classe seconda della primaria ha ricevuto una piccola quercia, in vaso, nata dalle ghiande della quercia secolare della legalità “Nonna Speranza”, che la nostra prof. Antoniotti ha coltivato. I bambini si prenderanno cura degli alberelli fino a quando sarà il momento di piantarli nella terra e creare un boschetto.

Successivamente, ci siamo spostati alla scuola dell’infanzia dove, nel giardino, con i bimbi, sono stati piantati due alberi: un susino e un ciliegio.

A questo punto, noi della secondaria abbiamo letto brani di poesie ispirati agli alberi: è stato un piccolo omaggio ai nostri preziosi amici verdi perché “Chi pianta un albero, pianta una speranza” (Lucy Larcom).

Concludiamo con alcuni versi tra quelli che abbiamo letto durante la giornata:

Tu non sai:

ci sono betulle che di notte

levano le loro radici,

e tu non crederesti mai

che di notte gli alberi

camminano o diventano sogni.

Pensa che in un albero c’è un

violino d’amore.

Pensa che un albero canta e ride.

Pensa che un albero sta

in un crepaccio e poi diventa vita.

(Ada Merini)