Il 14 maggio, i ragazzi che si sono distinti a livello provinciale si sono recati a Cesenatico per i campionati regionali di atletica leggera.
La squadra della staffetta
Questi gli atleti impegnati nelle gare:
– Davide Pettegoli ha partecipato al salto in alto
– Matteo Trabacchi al getto del peso
– Gleis Sula al lancio del vortex
– Paul Ghiuzan ha partecipato ai 1000 metri
– Lorenzo Viani al salto agli ostacoli
– Davide Iaccarino agli 80 metri piani
-Marco Terni al salto in lungo
Il podio del salto in lungo maschile
Due atleti si sono aggiudicati il podio: Marco Terni e Davide Iaccarino si sono aggiudicati il 3° posto nelle rispettive discipline e anche la squadra della staffetta ha raggiunto la stessa posizione migliorando il loro tempo di quasi un secondo.
Alcuni dei ragazzi sono arrivati ai campionati regionali pur avendo un anno in meno rispetto agli altri, lasciando buoni propositi per l’anno prossimo. L’appuntamento rimane lo stesso, si spera. Al prossimo anno!
Forse avrete sempre pensato che noi della redazione lavoriamo solo ai nostri articoli ma il giornalino scolastico è anche un luogo dove ridere e scherzare in compagnia.
Vi mostriamo il nostro video su come lavoriamo insieme e ci divertiamo!
Sono una ragazza tredicenne, di origine ucraina e ormai, vivendo da anni in Italia, mi considero italiana, anche se un po’ di nostalgia per la mia terra natale non manca e un legame speciale con il mio paese d’origine rimarrà in me per sempre. L’ ultima immagine che mi è rimasta dell’ Ucraina sono i campi di papaveri e di girasoli che tempestavano tutti i prati e si mischiavano con il celeste del cielo. Le distese di fiori sembravano senza fine, perché la terra si univa al cielo attraverso mille sfumature di colori, come in un quadro. Se ci tornassi ora, gli unici colori che vedrei sarebbero il rosso intenso del sangue sparso a terra, l’ arancione spento delle fiamme e il nero della devastazione. È guerra in Ucraina. Nella città portuale di Odessa sono decedute quarantadue persone. Ribelli hanno assaltato la sede della polizia, liberando sessantasette persone, arrestate il 2 maggio dopo le violenze effettuate nelle piazze. Migliaia di nazionalisti dell’ estrema ucraina sono scesi nelle strade della città, passando prima per il quartier generale della polizia e poi di fronte all’ abitazione del sindaco di Odessa, dove lo stesso 2 maggio era scoppiato un rogo che aveva causato la morte di tante persone. Spero che i presidenti dell’Ucraina e della Russia trovino un accordo per terminare questa guerra che io considero insensata.
Era una mattina grigia e più fredda delle altre, quando l’investigatore Simpson ricevette una telefonata e dopo alcuni minuti, uscì di corsa.
Il sole pallido era offuscato da una fitta coltre di nebbia che avvolgeva la meravigliosa città di Dublino,creando un’atmosfera tetra.
L’investigatore non lasciava mai trasparire nulla dal suo candido viso.
Arrivato sulla scena del crimine, notò un cadavere insanguinato, di corporatura robusta, molto alto e vecchio.
Egli aveva sostenuto, prima di morire, una serie di collutazioni, data la notevole quantità di ematomi presenti sul corpo.
Simpson notò che la casa aveva una finestra e ciò significava che la vittima avrebbe potuto essere stata gettata attraverso essa e che, cadendo, avrebbe potuto essersi rotto qualche osso.
A dimostrazione dell’ipotesi, vi erano diverse schegge di vetro, oltre ad un insolito sentore di violetta, che gli fece tornare a mente un altro caso, un altro luogo e un altro tempo.
Era una bellissima giornata di primavera e stavano sbocciando i primi fiorellini.
L’investigatore, intento a intercettare le telefonate di una banda criminale, scoprì che la gang si doveva riunire per discutere di affari illeciti.
Quando egli si recò nel luogo dove era fissata la riunione , vide un membro della banda che stava discutendo con un altro.
In quel momento Simpson lo raggiunse e gli saltò addosso, urlando: ”Criminale, per te è finita”.
Il ragazzo, allora, rispose in tono menefreghista: ”Calma, calma”.
Si sentì allora un insolito sentore di Violetta.
Egli era stato processato e finito in carcere per due anni.
Il periodo di detenzione era ormai terminato e quel ”disgraziato” girava indisturbato per la città.
L’investigatore , allora, si diresse verso la sua casa, per fargli qualche domanda.
Simpson era un uomo di poche parole, ma sapeva sempre far confessare, utilizzando il suo carisma.
Egli pose, quindi, la prima domanda, ponendo davanti agli occhi del galeotto l’immagine del malcapitato: ”Hai mai visto quest’ uomo?”
”Non l’ho mai visto prima” rispose l’uomo.
“Questo corpo è stato rinvenuto ieri mattina morto dissanguato”.
“Mi dispiace per lui, ma io non l’ho mai visto”.
Simpson, allora, togliendogli l’immagine, batté fragorosamente la mano contro il tavolo.
“Guarda quest’uomo e prova a ricordare!”.
E l’altro ribadì: “Non so niente!”.
La faccia dell’uomo, prima disteso, sembrava sempre più preoccupata, il cuore batteva sempre più forte e il sudore bagnava la camicia bluastra.
“E allora perché ho trovato una gomma alla violetta?”
“Io sono stato sulla scena del crimine, perché volevo pregare per quel pover’uomo, ma non sono stato io ad ucciderlo; io ero a casa con i miei genitori.”
L’investigatore allora chiese: “Sei a conoscenza di qualche fatto che potrebbe avere a che fare con il caso?”
“L’altro giorno ho assistito ad una lite tra quell’uomo e una donna; ma non riesco a descriverla.
Simpson, a quel punto, convocò la badante, che lo aveva chiamato per avvisarlo della morte del signor Neville e chiese al criminale: “E’ lei?” “Sì, è proprio lei!”
Allora egli chiese alla donna come stava il signor Neville l’altra notte.
La donna rispose: “Egli aveva un’aria preoccupata e non aveva dormito per l’agitazione. Egli ha fissato per tutta la notte il cielo stellato, poi un urlo e la finestra si è frantumata in mille pezzi.
“Ma lei ha assistito all’omicidio?”
“No, ho solo sentito il rumore della finestra frantumata e poi…”
Allora ella si mise a singhiozzare e cominciò a piangere, dicendo:”Ma perché, perché proprio lui?”
Simpson continuò poi a domandare:” Lei, per caso, ha litigato con il signor Neville?”
E la donna:” Ma cosa vuole insinuare?”
“Lo confesso, era sua moglie, perché aveva saputo che l’uomo aveva una relazione.”
“L’interrogatorio è finito” disse Simpson in tono neutro. Egli cercò qualche informazione sul signor Neville, telefonando ad amici e parenti, ma nessuno di loro sapeva che avesse una moglie. L’investigatore, davanti allo specchio, corrugò l’alta fronte e si guardò nei grandi occhi verdi, riflettendo sul caso: era evidente che la badante era la colpevole del delitto, perché non aveva un solido alibi e aveva sviato le indagini con una falsa pista.
Si sentì, poi, una telefonata, che echeggiava nel salotto della casa dell’investigatore.
Ella, così, affermò:” Sono stata io ad uccidere il signor Neville, perché quell’uomo negli ultimi tempi non mi pagava più e mi chiedeva di adempiere strani compiti.”
Un altro caso è stato risolto dall’infallibile Simpson. La donna fu consegnata alle autorità e fu condannata.
Di Andrea Campomagnani.
Trascritto da: Matteo Zambianchi e Keith Grissel Galicia
In questo caso particolare, preferisco rallentare un po’, nel senso che anch’io preferisco i cibi più tradizionali. Non sono un grande amante dei panini, a parte quello con la nutella. Mi è capitato di andare a mangiare nei fast food ma non mi hanno mai convinto più di tanto.
È da sottolineare il fatto che sono abituato molto bene anche io: mia nonna ha fatto la cuoca per tutta la vita e ai fornelli ci sa davvero fare; tutte le domeniche andiamo a mangiare a casa sua. Nonostante l’età è sempre tutto delizioso.
Ho avuto modo di assaggiare piatti tipici di tutto il mondo, anche oltre oceano, ma la cucina piacentina non si batte!
Noi della classe 1A ci siamo soffermati a ragionare sul tema del gioco, provando ad analizzare perchè giochiamo e che caratteristiche hanno i giochi di ieri e quelli di ieri e di quelli di oggi. Abbiamo anche intervistato i nostri nonni sui giochi di una volta e i nostri cari direttori del giornale scolastico sui giochi di oggi.
Vogliamo condividere con voi le nostre riflessioni.
Il gioco è un’ attività che ci accompagna fin dalla preistoria, anche se in modi diversi. Naturalmente è cambiato nel corso del tempo. Durante la preistoria i giochi più svolti dai bambini, probabilmente, erano: correre, saltare e arrampicarsi, giochi di base che, tutto sommato, facciamo anche oggi. Proseguendo nellastoria, il gioco iniziò ad essere più elaborato, una vera e propria sfida, e nacquero i giochi da tavolo.
L’antico gioco egiziano del “Senet”
Persino gli Egizi avevano un loro gioco da tavolo, simile alla “dama”, il ” Senet”, che stato trovato in moltissime tombe.
Il gioco, soprattutto da piccoli, ci aiuta a entrare in contatto con il mondo che ci circonda, ci insegna divertendoci, è essenziale per la nostra crescita. Anche aumentando l’età, il gioco non ci abbandona: giochi di simulazione, di agilità, di prontezza, di ragionamento, di logica ci accompagnano fino all’età adulta.
Qualche decennio fa, quando mia nonna era piccola, si giocava prevalentemente all’aperto, sulla strada. Alcuni esempi di giochi di ieri sono: “la lippa”, ” il mondo” e “il cerchio” e naturalmente saltare, correre e tutti i giochi di manualità. Se non sapete cosa sona “la lippa”, “il cerchio” o “mondo” ve lo spiego io.
Il gioco della “lippa” o “pindarlo”
“La lippa” consiste nel prendere un legnetto con le estremità appuntite e sporgerlo da un basamento, ad esempio un gradino; poi bisogna prendere bastone e colpire il legnetto per farlo volare; vince chi lo fa arrivare più lontano.
“Mondo”
“Mondo”, invece, consiste nel disegnare dieci caselle con un gesso per terra, tirare un sasso nei vari spazi e raggiungerli saltellando.
Il gioco del “cerchio”
Il “cerchio” si gioca facendo correre sulla strada un cerchio di legno e governandolo con un bastone senza farlo cadere.
Oggi però il modo di giocare è cambiato in seguito alle trasformazioni della società. Ad esempio, sarebbe estremamente pericoloso mettersi a giocare per strada come facevano i nostri nonni a causa del traffico!
In classe, abbiamo fatto un sondaggio e abbiamo visto tra i giochi più ” popolari” ci sono i videogiochi che, sinceramente, a me non piacciono molto, anche se posso dire che almeno mezz’ora, alla sera, con l’I pad faccio le mie partite. Tuttavia molti compagni hanno rivelato che a loro piacerebbe molto poter giocare come una volta, tutti insieme e liberi di scorrazzare per le vie del paese! Inoltre il gioco più gradito alla mia classe è risultato essere… lo storico “nascondino”!
Io e mia sorella, non tanto tempo fa, abbiamo inventato un gioco all’aria aperta: anche se non ha un nome è molto divertente e dimostra che ci si può divertire con molto poco. Consiste nel mettere uno scivolo davanti a un’ altalena e buttarsi da un gioco all’altro.
Lo so, vi sembrerò spericolata, ma se voglio giocare posso fare di tutto!
Di: Sofia Dagradi in collaborazione con Amal El Aliane e Valentina Toscano
Quest’anno, l’associazione scout di Castel San Giovanni compie cinquant’anni.
Cinquant’anni di avventure, di emozioni, di esperienze vissute a contatto con la natura animate dall’inconfondibile spirito scout.
Route Sicilia
Per celebrare l’anniversario, è stato pensato di far rivivere i bellissimi momenti passati insieme con mostre di foto (di ieri e di oggi), video, conferenze, concerti, rendendo protagonosti i giovani scout di oggi e coinvolgendo anche gli scout più “storici”.
Attività presso la sede
L’associazione è oggi suddivisa in diversi gruppi: lupetti e lupette (dai 7 ai 10 anni), espolatori e guide (dagli 11 ai 16 anni), noviziato (dai 16 ai 17 anni), clan(da 18 anni in poi ) e infine la comunità dei capi. Il mio gruppo ha preso come impegno quello di costruire un portale-alza bandiera che verrà posizionato all’ingresso della sede. Questa impresa, che richiede fatica e impegno da parte di tutti noi, dovrà essere completata entro la grande settimana dei festeggiamenti.
Inaugurazione della nuova sede in via S. F. Cabrini a Castel San Giovanni
Essendo un evento molto importante, sono state programmate cene, riunioni ed incontri per la sua preparazione. Il primo di questi si è tenuto sabato 15 marzo: abbiamo cenato tutti insime nella sede scout per riunirci ed iniziare i festeggiamenti al meglio.
Lupetti in azione
Le date degli incontri in programma sono:
– venerdi 30 maggio: convegno presso la “Sala della festa” di villa Braghieri alle ore 21.00
– martedi 3 giugno: Santa Messa in onore dei defunti alle ore 21.00 nella chiesa di San Rocco
– giovedì 4 e venerdì 5 giugno: giornata di sede aperta. Mattinate dedicate ad attività scout con i ragazzi delle classi prime medie ed elementari. Oltre a questi appuntamenti, in queste date, la sera, presso la sede scout, ci saranno momenti di convivialità da condividere insieme a tutti gli amici e i conoscenti. Ci saranno: il fuoco di bivacco, assaggi gastronomici, proiezioni di diapositive e una mostra fotografica.
– sabato 7 giugno: serata musicale presso il parco di Villa Breghieri.
-domenica 8 giugno: Santa Messa alle ore 18.00 per la chiusura della settimana dei festeggiamneti.A seguire rinfresco per tutti presso l’Oratorio parrocchiale.
-sabato 12 luglio: alle ore 20.00 presso la sede scout cena annuale aperta a tutta la comunità.
Vi aspettiamo numerosi!