di Cristiano Gobbi, Leonardo Cantoni, Alessandro Bricchi
13/1/2025
Era un normale giorno di scuola, ad inizio secondo quadrimestre dell’anno scolastico 2023/24, quando la professoressa Antoniotti è entrata in classe dicendoci che avremmo partecipato ad un concorso proposto dalla Cantina Valtidone di Borgonovo. Il suo titolo era: “La Sostenibilità è un gioco da ragazzi”. L’obiettivo del concorso, destinato alle classi delle scuole dalla primaria alle superiori, era quello di creare un gioco che avesse come argomenti: la sostenibilità ambientale, la viticoltura e l’Agenda 2030. La 2^A ha cominciato subito i lavori, con alcune lezioni preparate dalla nostra prof. che ci hanno spiegato che la viticoltura è una delle più antiche attività umane ed è presente sul nostro territorio piacentino dall’Età del Bronzo. Etruschi e Romani coltivavano viti e producevano vino nel piacentino, come dimostrano numerosi documenti. Sul famoso fegato etrusco del II sec. a.c., ad esempio, è citato il dio Fuflnus, patrono della vendemmia e del vino; al museo archeologico di Piacenza si può trovare un esemplare di Gutturnium, la coppa che dà il nome ad uno dei più famosi vini piacentini. E proseguendo nei secoli, anche il Medio Evo fu un periodo di sviluppo della viticoltura, specialmente per scopi religiosi. Abbiamo visto il “Libro del Maestro” durante un’uscita all’archivio capitolare, dove, in corrispondenza del mese di settembre, è presente una bella miniatura sulla vendemmia. Quindi, in età moderna, la produzione cresce, migliora, si stabilizza e nascono i più famosi vini locali. Abbiamo poi visitato il Museo Etnografico della Val Tidone di Castel San Giovanni, presso Villa Braghieri e abbiamo potuto osservare materiali, attrezzi, oggetti del viticoltore in uso fino agli anni ‘60 del secolo scorso, davvero interessante.




Quindi siamo entrati nel vivo del mestiere del viticoltore: abbiamo incontrato il prof. Vitali, che insegna nella nostra scuola e che ci ha raccontato delle caratteristiche della viticoltura, della viticoltura biologica, di quello che serve per lavorare il vino (non ci aspettavamo così tanta scienza e chimica) e ci ha colpito la sua passione per la terra e il lavoro a contatto con la natura.
E’ arrivato quindi il momento di approfondire l’agenda 2030 e di chiederci quali obiettivi siano collegati alla viticoltura: abbiamo riflettuto sul fatto che la viticoltura aiuta nella lotta al cambiamento climatico, nel promuovere l’energia e l’acqua pulita e quindi nel migliorare la vita sulla terra; dal punto di vista degli insediamenti umani, poi, favorisce la conservazione del paesaggio, contrasta lo spopolamento collinare, aumenta la crescita economica, quindi, migliora il benessere di persone e ambiente.
A questo punto ci siamo messi all’opera: la nostra progettazione ci ha portato a creare un gioco da tavolo la cui struttura avrebbe previsto un tabellone con una serie di caselle da percorrere per arrivare per primi alla fine. Ci siamo suddivisi in gruppi, ognuno dei quali aveva obiettivi precisi e compiti: chi doveva creare le domande, chi inventare divertenti “Contrattempi” e “Opportunità” a tema, chi progettava le pedine, il tabellone, il contenitore, il regolamento, la locandina.





Il nome del gioco è molto curioso: “Avventura In Val Tidone di OttaVINO CacciaVITI”. Il nome ha origine da un gioco di parole, nel nome Ottavino è presente la parola VINO, e invece nel cognome Cacciaviti è presente la parola VITI, due parole chiave della viticoltura.




Abbiamo spedito il materiale alla Cantina per la prima fase di valutazione delle tre previste:
- prima fase, voto dei giudici;
- seconda fase, voto social tramite il profilo Instagram della cantina Valtidone;
- terza e ultima fase, presentazione a Pianello direttamente alla giuria del concorso.
Nelle prime due fasi, la 2^A si è qualificata e, Il 4 ottobre del 2024, la classe si è recata al “Teatro Astorri” di Pianello per presentare il suo gioco ai giudici, che l’avrebbero valutato e avrebbero stabilito la classifica finale, che sarebbe stata svelata poi il 9 novembre alla festa del Picchio Rosso a Borgonovo Val Tidone nella sede della cantina. Siamo rimasti stupiti per la creatività dimostrata da tutte le classi che hanno partecipato. Noi eravamo rappresentati dai nostri due compagni Beatrice ed Alessio, che impersonava ottimamente il nostro OttaVINO, protagonista del gioco.




Superato l’ultimo step, la classe ha aspettato con ansia il momento della premiazione, il 9 novembre 2025. Per l’occasione, ci siamo dunque ritrovati a Borgonovo con le professoresse Cesena e Antoniotti. L’evento prevedeva di iniziare con la premiazione delle scuole primarie, poi le secondarie di primo grado e poi quelle di secondo grado.Dopo le premiazioni delle elementari, che sembravano infinite, è giunto il nostro momento. I cuori battevano a mille, restavano tre classi da premiare, per la categoria secondaria di primo grado, poi due e… la presentatrice ha annunciato: “La seconda classificata è la 1^A di Gossolengo!”. Dalla sala delle premiazioni è partito un boato: era la 2^A, l’ultima rimasta, la vincitrice e noi i campioni! Siamo quindi saliti sul palco, e abbiamo ricevuto un assegno da € 1500. Poi è seguita la festa, con tanto di lancio del nostro compagno Alessio, il nostro OttaVINO. E’ stata una grande emozione e una soddisfazione che non scorderemo.






















































































