La vittoria della classe 2 ^ A al concorso della Cantina Valtidone “La Sostenibilità è un gioco da ragazzi”

Era un normale giorno di scuola, ad inizio secondo quadrimestre dell’anno scolastico 2023/24, quando la professoressa Antoniotti è entrata in classe dicendoci che avremmo partecipato ad un concorso proposto dalla Cantina Valtidone di Borgonovo. Il suo titolo era: “La Sostenibilità è un gioco da ragazzi”. L’obiettivo del concorso, destinato alle classi delle scuole dalla primaria alle superiori, era quello di creare un gioco che avesse come argomenti: la sostenibilità ambientale, la viticoltura e l’Agenda 2030.  La 2^A ha cominciato subito i lavori, con alcune lezioni preparate dalla nostra prof. che ci hanno spiegato che la viticoltura è una delle più antiche attività umane ed è presente sul nostro territorio piacentino dall’Età del Bronzo. Etruschi e Romani coltivavano viti e producevano vino nel piacentino, come dimostrano numerosi documenti. Sul famoso fegato etrusco del II sec. a.c., ad esempio,  è citato il dio Fuflnus, patrono della vendemmia e del vino; al museo archeologico di Piacenza si può trovare un esemplare di Gutturnium, la coppa che dà il nome ad uno dei più famosi vini piacentini. E proseguendo nei secoli, anche il Medio Evo fu un periodo di sviluppo della viticoltura, specialmente per scopi religiosi.  Abbiamo visto il “Libro del Maestro” durante un’uscita all’archivio capitolare,  dove, in corrispondenza del mese di settembre, è presente una bella miniatura sulla vendemmia. Quindi, in età moderna, la produzione cresce, migliora, si stabilizza e nascono i più famosi vini locali. Abbiamo poi visitato il Museo Etnografico della Val Tidone di Castel San Giovanni, presso Villa Braghieri e abbiamo potuto osservare materiali, attrezzi, oggetti del viticoltore in uso fino agli anni ‘60 del secolo scorso, davvero interessante. 

Quindi siamo entrati nel vivo del mestiere del viticoltore: abbiamo incontrato il prof. Vitali, che insegna nella nostra scuola e che ci ha raccontato delle caratteristiche della viticoltura, della viticoltura biologica, di quello che serve per lavorare il vino (non ci aspettavamo così tanta scienza e chimica) e ci ha colpito la sua passione per la terra e il lavoro a contatto con la natura.

E’ arrivato quindi il momento di approfondire l’agenda 2030 e di chiederci quali obiettivi siano collegati alla viticoltura: abbiamo riflettuto sul fatto che la viticoltura aiuta nella lotta al cambiamento climatico, nel promuovere l’energia e l’acqua pulita e quindi nel migliorare la vita sulla terra; dal punto di vista degli insediamenti umani, poi, favorisce la conservazione del paesaggio, contrasta lo spopolamento collinare, aumenta la crescita economica, quindi, migliora il benessere di persone e ambiente.

A questo punto ci siamo messi all’opera: la nostra progettazione ci ha portato a creare un gioco da tavolo la cui struttura avrebbe previsto un tabellone con una serie di caselle da percorrere per arrivare per primi alla fine. Ci siamo suddivisi in gruppi, ognuno dei quali aveva obiettivi precisi e compiti: chi doveva creare le domande, chi inventare divertenti “Contrattempi” e “Opportunità” a tema, chi progettava le pedine, il tabellone, il contenitore, il regolamento, la locandina.

Il nome del gioco è molto curioso: “Avventura In Val Tidone di OttaVINO CacciaVITI”. Il nome ha origine da un gioco di parole, nel nome Ottavino è presente la parola VINO, e invece nel cognome Cacciaviti è presente la parola VITI, due parole chiave della viticoltura.

Abbiamo spedito il materiale alla Cantina per la prima fase di valutazione delle tre previste:

  •  prima fase, voto dei giudici;
  •  seconda fase, voto social tramite il profilo Instagram della cantina Valtidone;
  •  terza e ultima fase, presentazione a Pianello direttamente alla giuria del concorso.

Nelle prime due fasi, la 2^A si è qualificata e, Il 4 ottobre del 2024, la classe si è recata al “Teatro Astorri” di Pianello per presentare il suo gioco ai giudici, che l’avrebbero valutato e avrebbero stabilito la classifica finale, che sarebbe stata svelata poi il 9 novembre alla festa del Picchio Rosso a Borgonovo Val Tidone nella sede della cantina. Siamo rimasti stupiti per la creatività dimostrata da tutte le classi che hanno partecipato. Noi eravamo rappresentati dai nostri due compagni Beatrice ed Alessio, che impersonava ottimamente il nostro OttaVINO, protagonista del gioco.

Superato l’ultimo step, la classe ha aspettato con ansia il momento della premiazione, il 9 novembre 2025. Per l’occasione, ci siamo dunque ritrovati a Borgonovo con le professoresse Cesena e Antoniotti. L’evento prevedeva di iniziare con la premiazione delle scuole primarie, poi le secondarie di primo grado e poi quelle di secondo grado.Dopo le premiazioni delle elementari, che sembravano infinite, è giunto il nostro momento. I cuori battevano a mille, restavano tre classi da premiare, per la categoria secondaria di primo grado, poi due e… la presentatrice ha annunciato: “La seconda classificata è la 1^A di Gossolengo!”. Dalla sala delle premiazioni è partito un boato: era la 2^A, l’ultima rimasta, la vincitrice e noi i campioni! Siamo quindi saliti sul palco, e abbiamo ricevuto un assegno da € 1500. Poi è seguita la festa, con tanto di lancio del nostro compagno Alessio, il nostro OttaVINO. E’ stata una grande emozione e una soddisfazione che non scorderemo.

Edizione straordinaria!

6/5/2024

Martedì 23 aprile e mercoledì 24 aprile, i ragazzi della scuola secondaria che hanno frequentato, durante l’anno scolastico, il laboratorio teatrale pomeridiano, condotto dall’associazione Manicomics e dall’insegnante Monica Murtas, hanno messo in scena uno spettacolo intitolato: “EDIZIONE STRAORDINARIA!” I ragazzi che hanno seguito il corso erano all’incirca 26. Lo spettacolo era concentrato sul tema della legalità. Molte delle scene erano create interamente dai ragazzi che si sono ispirati ad azioni e a situazioni quotidiane. Dopo tanto lavoro, ecco finalmente il momento in cui si è aperto il sipario. Per cogliere il significato, le emozioni e i commenti, vi proponiamo un’intervista ad alcune delle protagoniste: Chiara Azzali, Beatrice Lavelli e Giulia Lakha.

D: Vi siete preparate molto?

Chiara: io mi sono impegnata molto e ci ho messo tutta me stessa.

Beatrice: in realtà basta l’impegno, ma, fondamentalmente sì, ci siamo preparati molto.

Giulia: sì, ci siamo impegnati abbastanza. 

D: Siete partiti da una idea guida e poi, mano mano, avete scritto lo spettacolo o le battute erano già scritte?

Beatrice, Chiara e Giulia: siamo partiti da una base e abbiamo realizzato le battute tutti insieme, ognuno, quindi, ci ha messo del proprio nella recitazione.

D: Come vi siete sentiti sul palco, appena prima di iniziare lo spettacolo?

Chiara: all’inizio ero abbastanza tranquilla, ma poi, quando è arrivato il pubblico, dentro di me si innescava l’ansia.

Beatrice: quando è arrivato il pubblico, l’ansia, piano piano, incominciava a salire (anche se sapevo di aver studiato ogni singola battuta perfettamente), ma, appena ho fatto un passo sul palco mi sono sentita a “casa”, mi sono tranquillizzata e ho fatto del mio meglio, godendomi ogni singolo secondo dello spettacolo.

Giulia: io ho avuto molta ansia ma nonostante ciò lo spettacolo mi è sembrato molto breve. 

D: Mentre recitavate, che emozioni avete provato?

Chiara: non ero preoccupata, mi sono impegnata e quindi ero molto felice, sono stata soddisfatta dell’attività svolta.

Beatrice: io ero tranquilla, è stato molto divertente soprattutto perchè ho dato il meglio di me.

Giulia: ero molto preoccupata, ma allo stesso tempo felice, perchè la preoccupazione, udendo gli applausi del pubblico si è dissolta fino a scomparire.

D: Per voi è stata una bella esperienza?

Chiara: è stata una bella esperienza, mi ha fatto essere più fiduciosa verso me stessa.

Beatrice: ovviamente! Sul palco ero a casa mia, mi è piaciuto ogni istante: sia dal primo momento, (quello dell’accoglienza). 

Giulia: sì! Mi è piaciuta molto quest’esperienza e penso che la rifarò.  

D: La consigliereste?

Chiara: la consiglio a tutti, soprattutto per aver fatto nuove amicizie.

Beatrice: la consiglio vivamente! Soprattutto perché è molto motivante mettere in atto uno spettacolo frutto delle idee di ogni persona. Spero che il prossimo anno lo propongano ancora.

Giulia: sì, la consiglierei, soprattutto alle persone che si sentono insicure. 

Ringraziamo Chiara, Beatrice e Giulia per aver risposto ai nostri quesiti riguardanti lo spettacolo messo in scena quest’anno.

I giochi del due aprile

4/5/2024

Nell’ambito del progetto sulla Legalità del nostro istituto, la classe 2^A, insieme alla prof. Antoniotti Elena, ha organizzato un evento che ha coinvolto due classi di bambini di prima elementare presso il parco giochi n.1 di Castel San Giovanni: “I giochi del due aprile”.

Questo parco giochi, situato in via Fratelli Bandiera, è stato un paio di anni fa, intitolato a Giuseppe e Salvatore Asta, gemelli di sei anni che sono stati uccisi nella strage di Pizzolungo, dove perse la vita anche la madre, Barbara Rizzo. All’intitolazione era presente Margherita Asta, la sorella sopravvissuta, che ha fondato l’associazione “Non ti scordar di me”, ispirandosi al piccolo fiore azzurro dal nome significativo.

In classe, abbiamo lavorato per diverse settimane per progettare l’evento, pensando giochi significativi per i bambini e un filo conduttore per la mattinata. Abbiamo preparato una cornice per coinvolgere i bambini chiedendo loro di vivere un’impresa: riuscire a far sbocciare i fiori Non ti scordar di me, usando la forza degli elementi della natura. Ogni gruppo di lavoro, infatti, ha preparato un’attività collaborativa basandosi sugli elementi: aria, acqua, terra, sole ed energia. Ci siamo divisi i compiti, abbiamo preparato il materiale e, il giorno 17 aprile, siamo partiti alla volta del campo giochi.

Quando i bambini sono arrivati, li abbiamo fatti sedere per terra e tre nostre compagne hanno dato loro il benvenuto e spiegato quello che avrebbero dovuto fare. Quindi, le due classi di prima si sono divise in quattro gruppi e ogni gruppo si è spostato in un angolo del campo giochi, dove avevamo posizionato le postazioni del gioco degli elementi.

Una volta ultimati i giochi, ci siamo spostati nel campo da basket, dove era pronta la gara della staffetta. I bambini si sono impegnati al massimo per ultimare le prove con successo.

Alla fine, i fiori sono sbocciati, i bambini hanno avuto la loro soddisfazione e hanno ricevuto piccoli fiori che avevamo preparato per loro in ricordo della giornata. 

Insieme alla nostra classe, erano presenti all’evento il sindaco Lucia Fontana, l’assessore Federica Ferrari, la referente dell’associazione Libera Antonella Liotti insieme a Lorenzo Piva. Tutti si sono congratulati per il nostro lavoro e impegno.

Ci ha molto gratificato la possibilità di fare qualcosa per gli altri, l’entusiasmo che abbiamo suscitato nei bambini, la capacità che non sapevamo di avere di coinvolgerli e portare a termine un evento reale. Siamo anche stati contenti di aver ricordato, con questo evento, la memoria di alcune vittime innocenti delle mafie a cui è stata tolta la possibilità di crescere ed essere felici, questo non deve più succedere.

Esploriamo… un pianoforte

6/5/2024

Mercoledì 10 aprile, l’associazione di musica “Pierluigi da Palestrina” di Castel San Giovanni, ci ha invitato ad assistere allo svolgimento di una lezione sul pianoforte. Questo evento è stato presentato dal maestro Antonio Tarallo. Oltre ad essere un bravissimo pianista, ci è sembrato una persona allegra e positiva.

Ci ha fatto ascoltare le prime parti di alcuni brani di autori importanti come Johann Sebastian Bach. Una delle principali informazioni che ci ha dato sul pianoforte, è che la sua “vita” media può arrivare a 100 anni. Subito dopo, abbiamo provato a capire come funziona lo strumento, analizzandone le parti principali. Il maestro ci ha spiegato a cosa servono i martelletti, come fanno i tasti a produrre il suono e quanto costa. Inoltre, abbiamo appreso che la manutenzione di un pianoforte è molto delicata, perché più anni passano e più il suo valore aumenta. È come un essere umano, bisogna accudirlo e prendersene cura.

La lezione è servita ad approfondire la nostra conoscenza sul pianoforte e, a mio parere, è stata molto utile e divertente. Consiglio di imparare a suonare uno strumento perché è un arricchimento personale e migliora anche la capacità di concentrazione.

E tu cosa fai dopo aver letto un libro?

22/4/20204

Ci sono vari modi per raccontare un libro, dopo averlo letto. C’è chi scrive una recensione, oppure la trama o un commento personale. Però i libri li possiamo rielaborare anche in modi più creativi!Uno dei miei preferiti, che abbiamo sperimentato quest’anno, è il “libro in una scatola”. Questa rielaborazione consiste nel raccontare un libro con una semplice scatola, all’interno della quale dobbiamo inserire varie cose, secondo la consegna che ci viene data.

Nella nostra scatola non può mancare sicuramente la trama del libro, un commento personale, due oggetti che rappresento il libro, qualche parola chiave, una copertina alternativa che può essere sia disegnata sia realizzata in digitale (perchè spesso le copertine dei libri c’entrano poco con il contenuto), una citazione che ci faccia riflettere e che racchiuda il messaggio del libro e foto oppure disegni dei protagonisti principali. Prima di iniziare, però, dobbiamo sbizzarrirci e farci venire le idee più ingegnose. Quindi progettiamo il lavoro e cominciamo a realizzarlo. Ad esempio, io ho creato una scatola per il libro “Una ragazza fuor d’acqua” di Nat Luurtsema. Siccome questo libro parla principalmente di nuoto, ho deciso di ricreare all’interno della scatola una piscina (ovviamente senza acqua). 

Oppure per il libro fantascientifico “Brutti” di Scott Westerfeld, uno degli oggetti rappresentativi era la “Librella” cioè una sorta di skateboard volante. Ai giorni nostri questi mezzi di trasporto non esistono ancora, quindi, per ricrearla, ho utilizzato i Lego. Sempre per lo stesso libro per i personaggi ho utilizzato le minifigure di Lego.

Nella nostra classe, in generale, sono usciti dei capolavori!

Secondo me questo metodo  di rielaborazione, oltre a essere originale e particolare ci aiuta a stimolare la nostra fantasia ma soprattutto ci invoglia a leggere sempre di più!

IL DANTEDI` 2024

di Ean Tasi, Carolina Rebecchi e Federico Bonizzoni

6/5/2024

Il 25 marzo si festeggia il “Dantedì”, la giornata nazionale dedicata a Dante Alighieri e alle sue opere. La data è quella che gli studiosi riconoscono come inizio del viaggio nell’aldilà della “Divina Commedia” ed è l’occasione per ricordare in tutta Italia e nel mondo il genio di Dante. Questo avviene con tante iniziative, anche on line, organizzate dalle scuole, dagli studenti e dalle istituzioni culturali.

In occasione di questa giornata speciale, un gruppo di ragazzi di 2 A, ha scritto delle rielaborazioni a partire dalle letture fatte in classe della “Divina Commedia”. La prima rielaborazione di intitola “Divino rap”: un gruppo di ragazzi si è ispirato al viaggio di Dante nell’Oltretomba per creare un testo rap, che ha interpretato con una base di sottofondo. Ecco il testo:

Sono Dante Alighieri e la storia del mio viaggio

Vi devo raccontar

Potrò sembrare pazzo ma sono molto saggio 

Un omaggio a Virgilio volevo pure far

Perché per me lui è di grande ispirazione

Ma anche Beatrice non so dimenticar

Son sceso nell’Inferno con un po’ di magone

A volte son svenuto

Troppo forte l’emozione

Lasciate ogni speranza o voi ch’entrate

Una brutta sensazione

Vedere le creature che per sempre son dannate

Ed arriva per nave il demonio Caronte 

Che trasporta le anime perse

grande e  feroce come un rinoceronte 

Vedo Paolo Francesca e Ulisse

Nello scendere verso il basso

E tutti mi raccontano la loro apocalisse

Quindi il nostro tempo all’Inferno finisce

Saliamo al Purgatorio adesso

E purtroppo Virgilio il mio idolo sparisce

Arriviamo sulla cima del monte stesso

Dove vedo il mio amore Beatrice

Che è proprio colei a cui io penso spesso

A questo punto sono tanto felice

Nel Paradiso finisce il mio viaggio

Come un bel quadro dentro una cornice.

Due compagne, Rachele e Katia, hanno scritto un testo intitolato: “Una verifica infernale”:

Mi ricordo quella mattina a cui dedico questo canto,

in cui il prof. si arrabbiava

perché i compagni miei avevano parlato tanto.

Il prof. che già si stancava,

vista la confusione da noi creata

ci fece fare una verifica e l’agitazione aumentava.

La mia fronte era sudata.

Minosse dal bagno tornava

E quando seppe la notizia, vidi la sua faccia accaldata.

Vidi Caronte che già copiava

dal compagno accanto,

ma purtroppo il prof. lo allontanava

e Caronte era affranto.

Beatrice la verifica aveva già finito,

e io pregai ogni santo.

Ugolino che aveva dormito,

sentì il prof. dir: “La verifica è senza voto!”

E tutti a gridar : “Lei è un mito!”

Melissa ha rielaborato “Una mattina infernale”:

Nel mezzo del cammin verso la scuola

Mi trovai davanti un can senza museruola

E persi la dritta via in un’aiuola.

Ma correndo e saltando lui si è arreso

E il mio cammino ho ripreso

Così il mio arrivo a scuola non è stato atteso!

Con i nostri testi, abbiamo anche noi provato a celebrare il Dantedì!

La giornata dell’acqua 2024

Di Daniela Fantini, Arianna Ballotta, Silvia Sorbello

4/5/2024

Il giorno 22/03/2024, i ragazzi della quarta Liceo delle Scienze Umane del Polo Volta di Castel San Giovanni sono stati ospitati dalla classe 1^ A in occasione di un’importante ricorrenza: la giornata mondiale dell’acqua. 

Gli studenti liceali ci hanno accompagnato in un percorso di conoscenza e approfondimento dell’acqua in quanto risorsa e ci hanno fatto riflettere sull’importanza di conservare questo bene prezioso evitando sprechi.

Infatti, l’acqua è vita, è presente in ogni momento della nostra esistenza, permette il corretto funzionamento delle nostre funzioni vitali e dei nostri apparati, regola la temperatura ed è la principale fonte di vita degli esseri viventi. Gli stessi uomini, ad esempio, sono composti da circa il 70% di acqua. È essenziale per l’ambiente, per l’agricoltura e l’industria.Uno dei rischi più preoccupanti di questi anni, è la siccità, che si è fatta sentire anche nella nostra valle e nelle zone vicine. Tra luglio e agosto 2022 c’è stato il picco della siccità in Italia (peggior dato da 500 anni). La diga del Molato, importante fonte per l’agricoltura locale, dopo aver attraversato un momento di siccità l’anno passato, oggi si è ripresa e il lago di Trebecco si è riempito, grazie  alle piogge primaverili di quest’anno.

Il consumo giornaliero di ciascuno di noi è di circa 220 litri di acqua, pensate!Un problema molto preoccupante che riguarda l’uso delle risorse idriche è lo spreco di acqua che passa attraverso la vita di tutti i giorni: ogni famiglia spreca all’anno circa 200 mq di acqua che equivale a tre piscine! Pensate che in una tazzina di caffè ci sono più di 140 litri d’acqua, un dato che ha dell’incredibile. I ragazzi del Volta ci hanno proposto semplici soluzioni agli sprechi, alla portata di tutti: chiudere il rubinetto mentre ci si lava i denti, diminuire il flusso dei rubinetti stessi, aggiornare le tubature, raccogliere l’acqua piovana per innaffiare, per lavare e per molto altro.Si stima che nel 2050 si ridurranno le piogge e quindi va ridotto lo spreco (l’Italia è ai primi posti per spreco in Europa).

Siamo stati molto contenti di accogliere i ragazzi del Liceo perché con immagini, plastici (un esempio casa di legno con tubature e impianti idrici), esperimenti hanno espresso i loro concetti in modo accessibile a tutti. Tutto questo ha fatto sì che potessimo entrare nel mondo dell’acqua e, soprattutto, i ragazzi  ci hanno ricordato che è un bene essenziale, da non dare mai per scontato e da proteggere.

Recensione del film “Togo – Una grande amicizia”

Di Giulia Lakha

6/5/2024

Ho avuto occasione di vedere, con la mia classe, un film che mi è piaciuto molto, che ci è stato proposto dal prof. Marco Tornari.  Il prof. ci ha detto che si trattava del suo film preferito e si intitola: “Togo – Una grande amicizia”.

Diretto da Ericson Core nel 2019 e prodotto da Disney, questo film ci catapulta nella straordinaria storia di un cane da slitta Siberian Husky e del suo coraggioso proprietario, Leonhard Seppala, interpretato dall’attore Willem Dafoe. La trama si sviluppa durante un’epidemia di difterite che colpisce la città di Nome, in Alaska, che rimane isolata a causa delle terribili condizioni climatiche. Togo e un gruppo di cani da slitta avranno il compito di recuperare il siero per salvare le vite di centinaia di bambini. La loro avventura epica si svolge attraverso un percorso estremamente pericoloso, sfidando mille difficoltà. Il film è stato acclamato per la sua narrazione coinvolgente, le intense interpretazioni e le scene d’azione mozzafiato che tengono lo spettatore incollato allo schermo. Oltre a trasmettere il coraggio del protagonista, “Togo” offre una commovente rappresentazione del profondo legame tra l’uomo e il suo fedele compagno a quattro zampe. Ma le abilità e la forza dei coraggiosi cani saranno sufficienti per portare i medicinali in tempo? Buona visione!

In gita alla diga del Molato e sul sentiero del Tidone

29/4/2024

Il 16 Aprile, le classi 1^B e 1^A sono partite per la loro gita alla diga del Molato, al sentiero del Tidone e al lago di Trebecco che si trovano in Alta Val Tidone. Da piazza Olubra, in pullman, bastano 30 minuti ed eccoci lì davanti al lago di Trebecco. La giornata limpida e leggermente ventosa ci regala un cielo azzurro, nuvole che si muovono nel cielo e colori limpidi. Inoltre, le piogge delle settimane scorse hanno riempito il lago, che negli anni scorsi aveva attraversato momenti di secca.

Ad accoglierci, c’era il custode della diga che ci ha parlato della sua costruzione, negli anni ‘20 del secolo scorso e la sua importanza soprattutto per l’agricoltura. La diga è una struttura “a gravità”, cioè appoggiata alla roccia ed è continuamente monitorata per controllare gli spostamenti. In questo periodo il lago di Trebecco è pieno al 93% e può contenere al massimo circa 8  milioni di metri cubi di acqua.

Dopo questa presentazione della diga, abbiamo incontrato le guide volontarie del sentiero del Tidone che ci hanno condotto per la parte del sentiero che costeggia il lago. Esso era completamente immerso nella natura, le foglie nate da poco erano di un colore verde acceso e tutti siamo rimasti meravigliati dalla bellezza del paesaggio che ci circondava .

Dopo aver pranzato al bar ristorante “Quattro venti”, siamo stati raggiunti dalla maestra Gabriella Marazzi, referente per il sentiero del Tidone, che ci ha condotti fino alla nuova meta: il paese di Caminata. Il sentiero, ben tenuto e pulito, si snoda nel bosco e mostra i suoi tesori di piante e di fiori.

Passo dopo passo, siamo arrivati fino a Caminata, un paese di collina sulle sponde del Tidone. Dopo una pausa relax al parco giochi e presso il campo sportivo, soddisfatti per la bella esperienza, abbiamo preso il pullman per il ritorno a Castel San Giovanni.